La Cina “compra” il debito spagnolo
gennaio 8, 2011La Cina compra il debito spagnolo (e non solo).
Un nuovo piano Marshall, in cui cambiano i soggetti e persino le finalità, ma a Madrid l’aria che si respira, incontrando i vertici del governo di Pechino è la stessa che vivevano gli stati europei, usciti dalla guerra 65 anni fa, incontrando i rappresentanti del governo americano. L’incontro tra il vice-premier cinese e il governo spagnolo a Madrid è stato, infatti, molto proficuo, perché ha confermato le indiscrezioni delle scorse settimane, secondo cui la Cina è disposta ad acquistare titoli europei del debito sovrano, per evitare tensioni sui mercati finanziari e una crescita rovinosa dei rendimenti, che rischierebbero di provocare un defaul.
La moneta di scambio dei cinesi è altrettanto importante: il governo di Pechino vorrebbe dalla UE carta bianca al libero accesso delle proprie aziende ai mercati europei. Insomma, la UE chiuderebbe più di un occhio verso le imprese cinese e la loro politica di dumping, in cambio di un sostegno concreto di Pechino, in questa fase di crisi europea del debito, che minaccia l’esistenza stessa dell’euro.
Così come già accaduto per il Portogallo, quindi, anche per la Spagna i cinesi acquisteranno titoli, pare per un valore concordato di circa 6 miliardi di euro, che permetterà al governo di Madrid di tirare un breve sospiro di sollievo, con un deficit attuale ben lontano dall’obiettivo del 3% nel rapporto al pil, e una sfiducia crescente dei mercati verso la sostenibilità dei conti pubblici iberici.
La Cina detiene già il possesso del 20% del debito spagnolo. Si appresterebbe, dunque, a divenire sempre più indispensabile per l’economia della Spagna. Riguardo ai tassi e alle condizioni delle nuove emissioni obbligazionarie, invece, non ci sono notizie ancora certe. Ciò che pare certo è che il governo di Pechino vorrà giocare un ruolo geo-politico ed economico importante, attingendo all’abbondante possesso di riserve valutarie, frutto di un tasso di cambio sottovalutato e ponendosi sullo scacchiere internazionale come la nuova America, contrariamente a quella vecchia e indebitatissima.
....per completare l'informazione volevo aggiungere che una sconosciuta banca cinese la quale efffettua intermediazioni bancarie pari all'intero PIL italiano ha aperto il propri sportelli a milano e chissà che non vogliano acquisire il debito italiano (avendone i capitali per farlo) per poi farci diventare finalmente dei "veri" comunisti senza sindacati e inutili partiti .......


P.s. in cina la casa è garantita a tutti dove il mediatore è uno strumento seppur del capitalismo necessario per la conclusione di qualsiasi "affare"......


da noi invece la figura del mediatore si cerca in tutti i modi di cancellare...................


W IL PROGRESSO

gennaio 8, 2011La Cina compra il debito spagnolo (e non solo).
Un nuovo piano Marshall, in cui cambiano i soggetti e persino le finalità, ma a Madrid l’aria che si respira, incontrando i vertici del governo di Pechino è la stessa che vivevano gli stati europei, usciti dalla guerra 65 anni fa, incontrando i rappresentanti del governo americano. L’incontro tra il vice-premier cinese e il governo spagnolo a Madrid è stato, infatti, molto proficuo, perché ha confermato le indiscrezioni delle scorse settimane, secondo cui la Cina è disposta ad acquistare titoli europei del debito sovrano, per evitare tensioni sui mercati finanziari e una crescita rovinosa dei rendimenti, che rischierebbero di provocare un defaul.
La moneta di scambio dei cinesi è altrettanto importante: il governo di Pechino vorrebbe dalla UE carta bianca al libero accesso delle proprie aziende ai mercati europei. Insomma, la UE chiuderebbe più di un occhio verso le imprese cinese e la loro politica di dumping, in cambio di un sostegno concreto di Pechino, in questa fase di crisi europea del debito, che minaccia l’esistenza stessa dell’euro.
Così come già accaduto per il Portogallo, quindi, anche per la Spagna i cinesi acquisteranno titoli, pare per un valore concordato di circa 6 miliardi di euro, che permetterà al governo di Madrid di tirare un breve sospiro di sollievo, con un deficit attuale ben lontano dall’obiettivo del 3% nel rapporto al pil, e una sfiducia crescente dei mercati verso la sostenibilità dei conti pubblici iberici.
La Cina detiene già il possesso del 20% del debito spagnolo. Si appresterebbe, dunque, a divenire sempre più indispensabile per l’economia della Spagna. Riguardo ai tassi e alle condizioni delle nuove emissioni obbligazionarie, invece, non ci sono notizie ancora certe. Ciò che pare certo è che il governo di Pechino vorrà giocare un ruolo geo-politico ed economico importante, attingendo all’abbondante possesso di riserve valutarie, frutto di un tasso di cambio sottovalutato e ponendosi sullo scacchiere internazionale come la nuova America, contrariamente a quella vecchia e indebitatissima.
....per completare l'informazione volevo aggiungere che una sconosciuta banca cinese la quale efffettua intermediazioni bancarie pari all'intero PIL italiano ha aperto il propri sportelli a milano e chissà che non vogliano acquisire il debito italiano (avendone i capitali per farlo) per poi farci diventare finalmente dei "veri" comunisti senza sindacati e inutili partiti .......
P.s. in cina la casa è garantita a tutti dove il mediatore è uno strumento seppur del capitalismo necessario per la conclusione di qualsiasi "affare"......
da noi invece la figura del mediatore si cerca in tutti i modi di cancellare...................
W IL PROGRESSO