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Mercoledì scorso il Ministro dei lavori pubblici Altero Matteoli si è recato all’assemblea annuale dell’ Associazione costruttori edili Ance e si è PRESO UN SUBISSO DI FISCHI.
Fuoco amico?
Altero Matteoli, con la franchezza che lo contraddistingue, ha semplicemente detto che i soldi sono finiti. Semplicemente. Ha confessato che lo Stato non ha in cassa nemmeno un euro. Punto.
Il piano di crescita? Nuove commesse pubbliche? Al massimo si possono prevedere delle defiscalizzazioni, ha sostenuto il Ministro Matteoli. Ma finanziamenti statali, soldi freschi, milioni veri, beh, quelli sono solo un miraggio. Bisogna s.c.o.r.d.a.r.s.e.l.i !!!
Possiamo aggiungere che l’economia ha raggiunto il punto di collasso sistemico nel 2008 con la caduta di Lehman Brothers e da allora tutto è finito.
Quindi non ci sono più soldi, e non c'e' più margine per la crescita. E se dopo il fallimento della Grecia, per un effetto domino toccasse anche all’ Italia…e, poi, a tutta l’Europa….?
Ma questo è un altro discorso. Facciamo comunque le corna.
Torniamo a bomba.
La crisi del comparto costruzioni è drammatica. Il crollo del mercato delle nuove costruzioni si può quantificare in alcune decine di punti di percentuali in meno.
La plateale e chiassosa contestazione al povero Ministro è da capire e anche da giustificare, un una certa misura.
Certamente la cancellazione o la mancanza di appalti pubblici ha messo molte ditte di costrizioni con le spalle al muro, e molte di esse sono, nel frattempo, già fallite, ma è necessario chiedersi: è tutta colpa del Ministro Matteoli?
E’‘ tutto colpa del governo Berlusconi, ormai entrato in una forma di coma vigile?
Qui, in Italia, sono decenni che le realizzazioni delle grandi opere pubbliche, che sono il vanto delle amministrazioni comunali e statali degli Stati esteri, vuoi per la rapidità della loro esecuzione, vuoi per l’alta qualità architettonica delle stesse, sono ostacolate, sabotate ridicolizzate da alcune forze della sinistra estrema e giurassica che si appoggia pretestuosamente a ragioni ecologiche ma, in realtà, riverberando una visione ristretta ,ottocentesca ed irrazionalmente anti industriale
In Italia c’è ancora una vasta cultura economica e politica che vede nell’attività industriale, nella libera iniziativa economica, nel rischio imprenditoriale,nel genio di un’idea innovativa un’attività di puro ladrocinio che va sempre controllata o possibilmente impedita.
E’ colpa di Matteoli se a Firenze si è discusso per vent’anni la questione dell’ transito dell’ Alta Velocità ? La faccenda, dopo tanto dibattere, è stata decisa solo qualche mese fa.
E la vexata questio dell’ Autostrada Civitavecchia Livorno che dura da 40 anni?
Possibile che gli enti locali dello stesso colore politico non riescano a mettersi d’accordo su questo grande progetto edilizio e stradale che è stato già progettato e già FINANZIATO ( qui i soldi ci sono già! ) ma che poi si è insabbiato per le beghe “ambientali” di tante amministrazioni comunali?
Quanti posti di lavoro si perdano così per un ridicolo shintoismo di campanile?
E quante vittime della strada Aurelia - uno stretto imbuto, ormai, inadeguato al volume del traffico - si sarebbero potute salvare se l' autostrada fosse già in funzione?
Vogliamo parlare dei fatti drammatici e, allo stesso tempo teatrali, del traforo del Frejius? Dove finalmente lavarono 10.000 persone che, con questi chiari di luna, è tutto grasso che cola?
E allora?
Giusto per capirci. i Verdi tedeschi, a confronti con i vari Pecoraro Scanio, sono degli spietati cementificatori….
 

StLegaleDeValeriRoma

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A parte il subisso:disappunto: di fischi al ministro, le altre considerazioni sono condivisibili ... senza parlare delle irregolarità che la magistratura sta perseguendo in svariati appalti pubblici nelle cui procedure si sono configurati ipotesi di reati.
Avv. Luigi De Valeri:stretta_di_mano:
 

rivinci

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In Italia un kg di cemento costa 4 volte lo stesso kilo che in Francia.
In Italia si scrive la fine lavori al 31 luglio e poi si chiude un piffero di buco dopo 3 mesi.
In Italia siamo tutti degli arraffoni e quando capita a noi mangiamo come gli altri.
In Italia non c'è il senso dello stato e della cosa pubblica, quindi abbiamo i politici, gl'imprenditori e gli operai che ci meritiamo.
In Italia in una villatta bifamiliare ci si chiede come impedire al vicino di esercitare la professione di avvocato in casa propria.
In Italia se scrivi che siamo tutti zanza ti rispondono che non è vero.
Finchè non ci sarà un mea culpa generazionale non cambierà nulla.
 

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