naralis

Membro Attivo
Mediatore Creditizio
Buongiorno,
Volevo gentilmente una info.
Lavoro come dipendente presso azienda di commercio pezzi metalmeccanica.
Posso contemporaneamente aprire partita IVA e fare collaboratore di mediatore creditizio mutui ?
C'è incompatibilità?
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
Non c'è incompatibilità, ma leggi comunque qui:

.

Un lavoratore dipendente del settore privato può aprire la Partita IVA per avviare un'attività da freelance. Puo' farlo mantenendo il proprio lavoro dipendente a patto che non vi sia concorrenza tra il lavoro svolto come dipendente e quello a partita IVA e sempre che il contratto non lo vieti espressamente.

Leggi molto bene anche qui:

https://www.pmi.it/impresa/contabilita-e-fisco/88783/dipendente-partita-IVA-quando-possibile.html

Se non vi è esplicito divieto non vi è alcun problema di coesistenza tra le due attività. In generale non vige alcun obbligo di comunicazione al datore di lavoro, anche se è generalmente conveniente informare l’azienda per non incorrere in problematiche che potrebbero portare ad un licenziamento per giusta causa.

Aggiungerei che conviene chiedere PREVENTIVAMENTE all'azienda e farsi dare una risposta SCRITTA E LEGALMENTE VALIDA.


Resta inteso che ti brucerai ogni aumento di stipendio, bonus e promozione, perché l'azienda privata, vedendo che non dedichi tutte le tue energie solo a lei, non avrà più alcun interesse ad incentivarti economicamente per aumentare la tua produttività, perché saprà che hai già rivolto parzialmente altrove le tue attenzioni economiche al fine di migliorare la tua posizione.
 

naralis

Membro Attivo
Mediatore Creditizio
X il discorso aumenti non mi interessa.
C'è un punto del mio contratto che recita "il lavoratore non può trattare affari in conto proprio in concorrenza con la società"
Essendo settori totalmente staccati non sono passibile di licenziamento (caso estremo) a mio parere.
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
Essendo settori totalmente staccati non sono passibile di licenziamento (caso estremo) a mio parere.

Questo è il tuo pensiero. L'azienda potrebbe pensarla diversamente anche se APPARENTEMENTE le due attività non sono fra loro concorrenti. Per questo ritengo che sarebbe opportuno avvisarla in modo tracciato, puoi anche usare un legale che farà domanda al reparto risorse umane e si aspetterà una risposta ufficiale, che per te sarà la garanzia di non licenziamento per questa ragione.
Se fai di testa tua, possono appellarsi a tutto, anche e soprattutto quando verrà meno il blocco dei licenziamenti.
 

Tegolaz

Membro Junior
Privato Cittadino
X il discorso aumenti non mi interessa.
C'è un punto del mio contratto che recita "il lavoratore non può trattare affari in conto proprio in concorrenza con la società"
Essendo settori totalmente staccati non sono passibile di licenziamento (caso estremo) a mio parere.
Devi contattare il tuo datore di lavoro, segreteria, capoufficio, responsabile o chi per lui ed inviargli una mail con la tua richiesta. Solo loro posso risponderti, da quel che dici ti diranno sicuramente di no, nel dubbio. Io mi accerterei tramite loro e non tramite un sito. Nel caso non ti rispondano o ti dicano che non sanno, non fare niente
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
Nel caso non ti rispondano o ti dicano che non sanno, non fare niente

Piuttosto che tarparsi le ali per colpa del silenzio del datore di lavoro, io li farei contattare formalmente da un avvocato, e sulla letteraccia ci scriverei che se non rispondono o dichiarano di non sapere, s'intenderà senz'altro il loro benestare incondizionato.
 

Murapa

Membro Attivo
Professionista
... e allora dovresti rivolgere il quesito all'Ag. Entrate.
In certi mandati c'è un divieto esplicito di svolgere altre attività, a prescindere.
 

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