Dal sito di ANAMA (che almeno bisogna riconoscergli che un po' di informazione seppur di parte, la fa) apprendiamo dell'esito della riunione dai contenuti segreti che le associazioni di categoria ANAMA, FIMAA e FIAIP hanno organizzato silenziosamente presso il Ministero dello Sviluppo Economico.
Sempre dall'articolo di ANAMA, apprendiamo che le associazioni adeguatamente rappresentate si sono date appuntamento per discutere con il dirigente dott. Gianfranco Romeo la bozza del decreto attuativo dell’art. 80* del d.lgsl. 59/2010 (attuazione della direttiva 2006/123/CE) – Soppressione elenco agenti d’affari in mediazione e le osservazioni delle associazioni interessate.
Angeletti, Bellini e Righi hanno presentato le misteriose e super segrete aspettative della categoria (anzi, le "loro" aspettative visto che non ne hanno fatto parola con gli oltre 100.000 colleghi sul territorio nazionale)
Tai aspettative secondo ANAMA consistono in
Sempre ANAMA sostiene che le associazioni hanno contrastato la regolamentazione della "mediazione occasionale" che aprirebbe secondo le associazioni a forme legalizzate di abusivismo.
La riunione si sarebbe chiusa con l'impegno da parte delle associazioni di formulare un documento congiunto (storia già vista con l'eliminazione del ruolo n.d.r.) che il Ministero si impegnerebbe ad accogliere ed eventualmente adottare.
Francamente a parte dubitare dell'unità delle tre associazioni che sembrano simulare unioni di convenienza senza però rinunziare a "tiri mancini" per difendere i propri interessi istituzionali (ma non dovrebbero essere i nostri e tutti uguali?) rimane un mistero incomprensibile il contenuto preciso della proposta che i nostri rappresentanti (dico "nostri" in quanto si auto nominano a rappresentanza dell'intera categoria) intendo perorare e rendere vigente all'insaputa della stragrande maggioranza della categoria.
Concludo invitando tutte e tre le associazioni ad assumere un atteggiamento più aperto al dialogo con tutti gli agenti immobiliari e in particolare con i media come il nostro in modo che si conoscano in anticipo le strategie di chi sostiene di rappresentarci a nostra insaputa.
Sempre dall'articolo di ANAMA, apprendiamo che le associazioni adeguatamente rappresentate si sono date appuntamento per discutere con il dirigente dott. Gianfranco Romeo la bozza del decreto attuativo dell’art. 80* del d.lgsl. 59/2010 (attuazione della direttiva 2006/123/CE) – Soppressione elenco agenti d’affari in mediazione e le osservazioni delle associazioni interessate.
Angeletti, Bellini e Righi hanno presentato le misteriose e super segrete aspettative della categoria (anzi, le "loro" aspettative visto che non ne hanno fatto parola con gli oltre 100.000 colleghi sul territorio nazionale)
Tai aspettative secondo ANAMA consistono in
- La presentazione della SCIA da parte delle imprese d’intermediazione presso le Camere di Commercio, da farsi con apposito modulo in discussione;
- Le dichiarazioni di possesso dei requisiti per poter svolgere l’attività di mediatori e di mandatari a titolo oneroso;
- Il rilascio dei tesserini e lo svolgimento dell’attività sia nelle sedi sia nelle unità locali e l’accertamento dell’istituzione del possesso dei requisiti.
- I Moduli e i Formulari vanno depositati nell’apposito ufficio camerale, dell’iscrizione in apposito registro di chi, seppur iscritto, non esercita l’attività e del trasferimento di tutti gli iscritti al Rea, per le ditte individuali e al Registro delle Imprese per le società.
Sempre ANAMA sostiene che le associazioni hanno contrastato la regolamentazione della "mediazione occasionale" che aprirebbe secondo le associazioni a forme legalizzate di abusivismo.
La riunione si sarebbe chiusa con l'impegno da parte delle associazioni di formulare un documento congiunto (storia già vista con l'eliminazione del ruolo n.d.r.) che il Ministero si impegnerebbe ad accogliere ed eventualmente adottare.
Francamente a parte dubitare dell'unità delle tre associazioni che sembrano simulare unioni di convenienza senza però rinunziare a "tiri mancini" per difendere i propri interessi istituzionali (ma non dovrebbero essere i nostri e tutti uguali?) rimane un mistero incomprensibile il contenuto preciso della proposta che i nostri rappresentanti (dico "nostri" in quanto si auto nominano a rappresentanza dell'intera categoria) intendo perorare e rendere vigente all'insaputa della stragrande maggioranza della categoria.
Concludo invitando tutte e tre le associazioni ad assumere un atteggiamento più aperto al dialogo con tutti gli agenti immobiliari e in particolare con i media come il nostro in modo che si conoscano in anticipo le strategie di chi sostiene di rappresentarci a nostra insaputa.