Jan80

Membro Senior
Professionista
Sì, il problema è che non è possibile attendere di 30 giorni in 30 giorni...
Sì, questo lo capisco. Dopo aver aspettato 30 gg per l'accesso agli atti non ci si può permettere di aspettare un altro mese per avere un riscontro della mancanza di un elaborato, più altro tempo se dopo i 30 gg non si ha una risposta.

Stavo pensando di redigere una sorta di verbale che indicasse la documentazione presente nel fascicolo alla data X, in caso di non risposta alla PEC da parte del Comune, da firmare insieme ad un funzionario dell'ufficio tecnico: mi presento lì col verbale, che potremmo condividere
Ci puoi provare ma non è detto che ti firmino nulla, dato che non ne sono tenuti (comunque resta una via valida da percorrere).

Giusto per capire, il fabbricato suppongo risulti difforme dalla planimetria catastale. A quando risale tale planimentria? Ne esiste una presentata dopo l'intervento di cui manca l'elaborato grafico?
 

cristian casabella

Membro Senior
Agente Immobiliare
Buongiorno, mi trovo di fronte a diversi casi in cui i fascicoli dei progetti depositati al Comune risultano incompleti, esempio: presenza di concessione edilizia e agibilità, mancanza degli elaborati grafici. In queste situazioni non è possibile stabilire se nell'immobile ci sono degli abusi.
Credi dipenda anche dal tecnico del Comune, a me è capitato che non abbiano trovato gli elaborati grafici relativi alla prima concessione edilizia e mi è stato suggerito di far riferimento all'ultimo disegno protocollato (era una sanatoria) per poter presentare una pratica edilizia di ampliamento e ristrutturazione. Non è mai stato fatto nulla dopo la prima concessione edilizia?
 

brina82

Oggi è il mio Compleanno!
Professionista
Giusto per capire, il fabbricato suppongo risulti difforme dalla planimetria catastale. A quando risale tale planimentria? Ne esiste una presentata dopo l'intervento di cui manca l'elaborato grafico?
L'accatastamento risale agli anni '70: vi è solo questa, e ci sono delle difformità rispetto allo stato di fatto.
 

Jan80

Membro Senior
Professionista
Cedo che tu abbia trovato la sola autorizzazione che è l'atto finale.... manca la pratica vera e propria, che di norma era composta dal verbale del sopralluogo, l'elaborato grafico con segnalate le difformità col progetto, le eventuali certificazioni competenti ad altri enti (denuncia dei lavori, analisi chimica delle acque dei pozzi, certificato di prevenzione incendi, ....), le motvazioni per l'autorizzazione o il suo diniego, ... insomma manca la sostanza!
Non ti saprei però dire dove possano essere, specie se si tratta di un piccolo Comune che di norma ripone tutto assieme.
In altri casi ho potuto visionare la pratica completa o nell'ufficio abitabilità interno al Comune, o all'AUSL.
 

cristian casabella

Membro Senior
Agente Immobiliare
Dal mio punto di vista, fino a prova contraria, essendo una mancanza del Comune (che ha smarrito la documentazione), l'immobile risulta regolare
A me sembra plausibile che il Comune non possa fare voce grossa se i documenti gli ha smarriti, in questo caso il Comune non può sostenere che "secondo lui" l'immobile non è regolare. Diverso è il caso citato del cambio di destinazione d'uso, in quanto la destinazione in Comune esiste ed è quella a cui si potrebbe fare riferimento (la mia parola contro la tua)
 

cafelab

Moderatore
Membro dello Staff
Professionista
Io mi porrei così
"Essendo smarriti gli elaborati grafici nel fascicolo inerente la licenza edilizia Nr xxxx del xx/xx/xx, con la presente inoltro nuovo elaborato grafico rappresentante lo stato di fatto dell'immobile"
che mi sembra una soluzione tranquilla e veloce

Se fanno i difficili, richiederei formalmente un'attestazione della mancanza dei documenti e con quella farei una perizia giurata dichiarando la conformità dello stato dei luoghi.

(aggiungo)
però non esiste una legge che obbliga il tecnico alla verifica della preesistenza

stando alla circolare 4174 del 07 agosto 2003 del ministero infrastrutture e trasporti il tecnico deve solo verificare che il nuovo intervento, se di questo si tratta, sia rispondente alla normativa in vigore

per cui di asseverando la preesistenza ti stai assumendo una responsabilità che potresti anche risparmiarti, volendo


 
Ultima modifica:

Jan80

Membro Senior
Professionista
In realtà ogni volta che si presenta un titolo edilizio si deve asseverare ai sensi dell'art. 481 c. p. se lo stato di fatto è conforme o meno allo stato legittimo.....
 

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