Graf

Nominato ad Honorem
Membro dello Staff
Privato Cittadino
La crisi identitaria, culturale e sociale dell’Italia si può evidenziare e sottolineare, constatando che nessuna grande opera architettonica, che io sappia, è stata progettata, messa in cantiere e realizzata in occasione dei festeggiamenti dei 150° anni dell’ Unità d’ Italia.
Nel 1911, per il 50° anniversario dell’ Italia Unita, a Roma fu innalzato il Monumento Nazionale a Vittorio Emanuele II, noto, per metonimia, come l’ Altare della Patria o il Vittoriano, progettato dal giovane architetto marchigiano Giuseppe Sacconi.
Il monumento, architettonicamente non perfetto, ma di grandissimo impatto visivo e ormai celeberrimo, è la più grande opera al mondo costruita col marmo botticino.

Il 1961, in occasione del secolo di vita del nostro Stato, a Torino fu costruito, addirittura, un intero quartiere cittadino chiamato, appunto, Torino 1961 e lì vicino furono innalzati due magnifici palazzi, il Palazzo del Lavoro progettato da Pier Luigi Nervi e il geniale Palazzo della Vela concepito dall’ing. Franco Levi.
Palazzi, monumenti, costruzioni edilizie, capolavori architettonici destinati a durare nel tempo e a passare alla Storia e non solo dell’ architettura.

Ma nel 2011 cosa si è progettato, cosa si è costruito, cosa si è innalzato per ricordare la nascita del nostro Stato italiano?
In cosa si è investito, non solo in soldi ma anche in sentimento, partecipazione, adesione morale e civile?
Patricamente in niente, se si tolgono qualche flebile e poco convita trasmissione televisiva, realizzata più per obblighi istituzionali che per profonda convinzione personale.
Basteranno i soliti festeggiamenti, cosiddetti effimeri? Le solite celebrazioni solenni, formali e un tantinello retoriche, con Capi di Stato, di Governo, Ministri, Governatori, Sindaci Consiglieri, Assessori, Ufficiali in uniforme solenne e altre autorità, con bande, ragazze pin pon, con qualche immancabile escort imboscata e tante auto blu, con autista d'ordinanza, ad aspettare nei parcheggi?
Tutto qui la celebrazione dell’ Unità d’ Italia?
Niente di duraturo, ma solo feste che produrranno, all’indomani, solo cartacce, rifiuti e immondizia da asportare via?

Ma, d’altronde, non è forse giusto così?

Il 17 Marzo del 1861 a Torino, dentro Palazzo Caragnano si riunì il primo Parlamento dell' Italia unita.
Da questo dato storico, ormai, si deve partire.
Quanti anni luce solo lontani, dalla nostra società nichilista, edonista, scettica e in decadenza, quei valori risorgimentali, quelle idealità, quelle qualità, quel coraggio, quel desisderio di riscatto?
( Anche se c’è da discutere, e a lungo, sul MODO autoritario e aggressivo in cui si è giunti alla Patria Unita…)
Per me, in fondo, aveva ragione Vincenzo Gioberti con la sua idea politica di Italia come Stato federato…ma questo è un altro discorso.

Adesso, dopo 150 anni, si può solo dichiarare che l'Unità, la libertà e l'indipendenza della nostra Patria è un altissimo valore da tutelare, preservare e da difendere, se necessario, anche con le armi.
Non credete che un immobile, un palazzo, un monumento, una grande opera architettonica, possieda in sé, come in uno scrigno prezioso, una forza simbolica, una visione di vita, una concezione del mondo che molti, ormai, non sanno più leggere ed interpretare?
Quale costruzione, quale palazzo, quale immobile o monumento, oggi, potrebbe ricordare, al meglio, l'Unione del nostro Stato?

Cosa significa festeggiare l’ Unità d’ Italia per le nuove generazioni, per chi passa, ore e ore del giorno, davanti ad uno teleschermo, di fronte ad un computer, smanettando energicamente con la playstation?
 

Architetto

Nuovo Iscritto
Professionista
Adesso, dopo 150 anni, si può solo dichiarare che l'Unità, la libertà e l'indipendenza della nostra Patria è un altissimo valore da tutelare, preservare e da difendere, se necessario, anche con le armi. Non credete che un immobile, un palazzo, un monumento, una grande opera architettonica, possieda in sé, come in uno scrigno prezioso, una forza simbolica, una visione di vita, una concezione del mondo che molti, ormai, non sanno più leggere ed interpretare? Quale costruzione, quale palazzo, quale immobile o monumento, oggi, potrebbe ricordare, al meglio, l'Unione del nostro Stato?


Condividendo appieno il tuo quesito e verificando direttamente quanto si è in agitazione per il 2015 (almeno in Milano per l'Expo)... non penso che sia passato a qualcuno per la mente di realizzare qualcosa che ricordi questo evento...
Inoltre è da dire che la società moderna non offre proprio nulla ai ragazzi per aumentare la cultura e ciò che possa dare dei valori ben precisi...per non tralasciare anche l'attuale crisi che (non colpendo soltanto il nostro paese) aumenta lo stato di insicurezza e devia le scelte al puro consumismo globale...
Allora non posso far altro che ricordare una famosa frase...«...oggi si è fatta l'Italia, ma gli italiani...» ...ed allora noi ricordiamo ed i posteri non avranno altro che ricordare una vacanza da scuola o lavoro o...ma nulla di più...
 

m.barelli

Membro Attivo
Professionista
Apprezzo particolarmente i vostri post ai quali vorrei aggiungere due annotazioni diverse:
- secondo me celebrativa potrebbe essere anche un’opera non strettamente architettonica, ma anche un altro tipo di opera di pubblica utilità. Molto egoisticamente, in tema di opere pubbliche, non mi sarebbe dispiaciuta l’autostrada Venezia Cesena per sostituire la S.S. Romea.
- ho scartabellato su internet per cercare di capire cosa dicono i sociologi dell’unità d’Italia. Fra le varie cose, ho trovato un interessante articolo in cui si sostiene che le contraddizioni dell’Italia si ritrovano nelle contraddizioni dello stesso singolo individuo italiano. In sintesi mi sembra di aver capito che saremmo 50 a 50 fra possibilità di sviluppo come nazione o declino come nazione. Sta a noi, come sempre, cercare di muoversi in un senso o nell’altro. Comunque vi invito a farvi una opinione diretta al riguardo a questo link LA SOCIOLOGIA DENTRO LA CASA DELLA NUOVA "IDENTITA' CULTURALE ITALIANA"!!! Riflessioni di Carlo Galli e di Franco Ferrarotti - a cura di Federico La Sala
dopo essere entrati nel sito l’articolo sta in fondo pagina.
Un saluto
 

Tredici Immobiliare

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Sono in accordo su Graf su tutta la linea.
Sono italiana ed orgogliosa di esserlo. :p
Sono orgogliosa che nella mia città (prima capitale d'Italila), a Palazzo Carignano come giustamente dice Graf, si sia riunito il primo parlamento. :p
Sono anche orgogliosa di abitare vicino al quartiere che a Torino :amore: è nato per celebrare i nostri "primi 100 anni" - si chiama Italia '61, e non Torino 1861 - dove c'è un bellissimo polmone verde :fiore: oltre al Palazzo Nervi (che purtroppo sta per diventare l'ennesimo Centro Commerciale ... sig...) ed il Palazzo a Vela.
Tutto questo per fare un po' di pubblicità alla mia Torino :amore: , che da qualche tempo a questa parte è sempre più valorizzata.
Vi aspettiamo qui !!!!:ok:
PS : perdonate se sono andata fuori tema, ma un po' di pubblicità/progresso non guasta mai !:^^:
 

Graf

Nominato ad Honorem
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Già, Italia '61.
Ho abitato per due anni in quel quartiere.
Bello, verde e razionale.
Un bel ricordo di Torino.
Città "ovattata".
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità
Alto