Buonasera a tutti,
Mi scuso in anticipo se risulterò prolisso, ma per avere un consiglio ben ponderato preferirei dare tutte le informazioni di cui sono in possesso.
Mi trovo nella situazione nella quale ho individuato un immobile che mi interessa molto, trovato grazie all’annuncio di un’agenzia. Ho iniziato il mio dialogo con l’agente immobiliare e la situazione dell’immobile è questa:
costruzione del 1932, passata in eredità nel 2014 e venduta dall’erede stessa agli attuali proprietari nel 2018. Nell’atto notarile di compravendita (ne ho una copia da visionare), si evince che “il fabbricato in oggetto è stato realizzato in data anteriore al primo settembre 1967 (e più precisamente prima dell’anno 1932), nel rispetto della normativa urbanistica allora vigente, e che successivamente a tale data ad esso medesimo fabbricato non sono state apportate modifiche soggette a concessione od autorizzazione edilizia, tutto ciò ai sensi dell’articolo 40 della legge 28 febbraio 1985 n. 47 e successive modificazioni ed integrazioni”.
Lo stato attuale dell’immobile non rispecchia ciò che è viene riportato nella planimetria (datata ottobre ’39,) e il venditore ha riferito all’agenzia che quando ha acquistato l’immobile nel 2018 ha effettuato lavori di ristrutturazione senza toccare la planimetria della casa. Ora, da acquirente mi interessa poco se i cambi all’interno e all’esterno dell’immobile (non risultano neanche un paio di finestre) siano stati fatti dall’attuale proprietario o dalla proprietà precedente, quello che serve a me è che tutta la documentazione venga aggiornata (e venga sanato ciò che deve essere sanato, sempre che sia possibile) allo stato attuale dell’immobile. Il proprietario si è dichiarato disponibile a sistemare tutto ciò che c'è da sistemare, anche in previsione di non vendere a me direttamente, ma di vendere in generale.
Premesso che l'immobile è su due piani, le differenze riscontrate sono le seguenti:
1. al piano terra bagno e cucina sono stati invertiti rispetto a com'è segnalato sulla planimetria.
2. Sempre al piano terra, sulla planimetria manca l'indicazione di una finestra di circa 40x90cm
3. Al primo piano, in un vano adibito a camera da letto è stato ricavato un secondo bagno
4. Sulla planimetria è presente una scala che attualmente non esiste più (per passare da piano terra a primo piano gli attuali proprietari hanno optato per una di quelle scale salva spazio che è facilmente smontabile.
5. Presenza di una finestra di circa 35x35 in un secondo vano adibito a cameretta (ma questa tipologia di finestra, radente il soffitto, mi è stato detto che non è segnalabile nella planimetria.
Il mio dubbio è questo. L’agenzia mi ha proposto di effettuare proposta d’acquisto con sospensiva mutuo (devo acquistare con mutuo e, ovviamente, tutte le carte devono essere in regola per essere periziate dalla banca), la quale sospensione sottointende automaticamente che la planimetria deve essere aggiornata allo stato di fatto dell’immobile. Io preferirei che venissero fatti tutti i lavori di aggiornamento e solo in seguito, documenti alla mano, procederei alla stipula della proposta con caparra e sospensiva mutuo: il mio dubbio sorge dal fatto che se, ad ipotesi, una finestra non dovesse risultare sanabile e si potesse risolvere solo murando l’apertura, io sarei vincolato ad acquistare un immobile che effettivamente risulterebbe in regola con la planimetria (niente finestra nell’immobile, niente finestra nella planimetria), ma sarebbe diverso da come si presenta attualmente l’immobile.
Allo stato di ciò che ho raccontato, cosa mi consigliereste di fare? Che alternative potrei avere? Consigli extra? Più dubbi mi fate venire in mente e meglio è.
Cordialmente,
Nicola
Mi scuso in anticipo se risulterò prolisso, ma per avere un consiglio ben ponderato preferirei dare tutte le informazioni di cui sono in possesso.
Mi trovo nella situazione nella quale ho individuato un immobile che mi interessa molto, trovato grazie all’annuncio di un’agenzia. Ho iniziato il mio dialogo con l’agente immobiliare e la situazione dell’immobile è questa:
costruzione del 1932, passata in eredità nel 2014 e venduta dall’erede stessa agli attuali proprietari nel 2018. Nell’atto notarile di compravendita (ne ho una copia da visionare), si evince che “il fabbricato in oggetto è stato realizzato in data anteriore al primo settembre 1967 (e più precisamente prima dell’anno 1932), nel rispetto della normativa urbanistica allora vigente, e che successivamente a tale data ad esso medesimo fabbricato non sono state apportate modifiche soggette a concessione od autorizzazione edilizia, tutto ciò ai sensi dell’articolo 40 della legge 28 febbraio 1985 n. 47 e successive modificazioni ed integrazioni”.
Lo stato attuale dell’immobile non rispecchia ciò che è viene riportato nella planimetria (datata ottobre ’39,) e il venditore ha riferito all’agenzia che quando ha acquistato l’immobile nel 2018 ha effettuato lavori di ristrutturazione senza toccare la planimetria della casa. Ora, da acquirente mi interessa poco se i cambi all’interno e all’esterno dell’immobile (non risultano neanche un paio di finestre) siano stati fatti dall’attuale proprietario o dalla proprietà precedente, quello che serve a me è che tutta la documentazione venga aggiornata (e venga sanato ciò che deve essere sanato, sempre che sia possibile) allo stato attuale dell’immobile. Il proprietario si è dichiarato disponibile a sistemare tutto ciò che c'è da sistemare, anche in previsione di non vendere a me direttamente, ma di vendere in generale.
Premesso che l'immobile è su due piani, le differenze riscontrate sono le seguenti:
1. al piano terra bagno e cucina sono stati invertiti rispetto a com'è segnalato sulla planimetria.
2. Sempre al piano terra, sulla planimetria manca l'indicazione di una finestra di circa 40x90cm
3. Al primo piano, in un vano adibito a camera da letto è stato ricavato un secondo bagno
4. Sulla planimetria è presente una scala che attualmente non esiste più (per passare da piano terra a primo piano gli attuali proprietari hanno optato per una di quelle scale salva spazio che è facilmente smontabile.
5. Presenza di una finestra di circa 35x35 in un secondo vano adibito a cameretta (ma questa tipologia di finestra, radente il soffitto, mi è stato detto che non è segnalabile nella planimetria.
Il mio dubbio è questo. L’agenzia mi ha proposto di effettuare proposta d’acquisto con sospensiva mutuo (devo acquistare con mutuo e, ovviamente, tutte le carte devono essere in regola per essere periziate dalla banca), la quale sospensione sottointende automaticamente che la planimetria deve essere aggiornata allo stato di fatto dell’immobile. Io preferirei che venissero fatti tutti i lavori di aggiornamento e solo in seguito, documenti alla mano, procederei alla stipula della proposta con caparra e sospensiva mutuo: il mio dubbio sorge dal fatto che se, ad ipotesi, una finestra non dovesse risultare sanabile e si potesse risolvere solo murando l’apertura, io sarei vincolato ad acquistare un immobile che effettivamente risulterebbe in regola con la planimetria (niente finestra nell’immobile, niente finestra nella planimetria), ma sarebbe diverso da come si presenta attualmente l’immobile.
Allo stato di ciò che ho raccontato, cosa mi consigliereste di fare? Che alternative potrei avere? Consigli extra? Più dubbi mi fate venire in mente e meglio è.
Cordialmente,
Nicola