Seya

Membro Attivo
Professionista
Buon pomeriggio, stiamo attendendo una risposta dal geometra del notaio, vi spiego un pò la situazione.
In agenzia dove lavoro, abbiamo avuto una proposta su una villa del 1973, planimetria conforme allo stato dei fatti, proposta accettata con 10 000 euro di caparra e ovviamente incassati, fissiamo preliminare, a due ore dal preliminare il notaio si accorge che mancano dei documenti relativi all'urbanistica.
Dopo due mesi che il notaio ha tutta la documentazione pronta, si è accorta andando al catasto che ci sono delle difformità dallo stato dei fatti (quindi planimetria) e il progetto depositato nel '73 dall'ex proprietario (morto ormai) che si costrui di sana pianta sta benedetta villa. Pare che al catasto non ci sia nessun documento di modifica o aggiornamento dell'interrato (da essere di tot mq , in realtà è piu grande).
La mia domanda è questa: avete avuto a che fare con una problematica simile? o è un immobile non commerciabile?
Ringrazio tutti per disponibilità.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Buon pomeriggio, stiamo attendendo una risposta dal geometra del notaio, vi spiego un pò la situazione.
In agenzia dove lavoro, abbiamo avuto una proposta su una villa del 1973, planimetria conforme allo stato dei fatti, proposta accettata con 10 000 euro di caparra e ovviamente incassati, fissiamo preliminare, a due ore dal preliminare il notaio si accorge che mancano dei documenti relativi all'urbanistica.
Dopo due mesi che il notaio ha tutta la documentazione pronta, si è accorta andando al catasto che ci sono delle difformità dallo stato dei fatti (quindi planimetria) e il progetto depositato nel '73 dall'ex proprietario (morto ormai) che si costrui di sana pianta sta benedetta villa. Pare che al catasto non ci sia nessun documento di modifica o aggiornamento dell'interrato (da essere di tot mq , in realtà è piu grande).
La mia domanda è questa: avete avuto a che fare con una problematica simile? o è un immobile non commerciabile?
Ringrazio tutti per disponibilità.

Non esistono immobili non commerciabili Seya.

Se l'acquirente, non se la sente di andare cosi' com'e' al rogito, bisognera' avviare la pratica edilizia, depositarla e tornare dal notaio, con il nuovo accatastamento pronto da trasferire.
 

SALVES

Membro Senior
Professionista
Non esistono immobili non commerciabili Seya.
Invece si che esistono immobili non commerciabili, sono proprio quelli ai quali manca la corrispondenza dello stato di fatto con quello che esiste depositato all'ufficio urbanistica del comune competente per territorio.
abbiamo avuto una proposta su una villa del 1973, planimetria conforme allo stato dei fatti,
si è accorta andando al catasto che ci sono delle difformità dallo stato dei fatti (quindi planimetria) e il progetto depositato nel '73 dall'ex proprietario (morto ormai) che si costruì di sana pianta sta benedetta villa. Pare che al catasto non ci sia nessun documento di modifica o aggiornamento dell'interrato (da essere di tot mq , in realtà è più grande).
Da queste poche righe di spiegazione occorre vedere se è possibile avviare una pratica in sanatoria edilizia ai sensi dell'art. 37 comma 4 del d.p.r. 380/01.
Poi allineare il tutto con i passaggi di proprietà dal defunto agli attuali venditori.
La visura catastale dell'interrato che categoria riporta e qual'è la sua consistenza?
Nel progetto l'interrato a quanti mq corrisponde?
Lo stato di fatto a quanti mq corrisponde?
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Invece si che esistono immobili non commerciabili, sono proprio quelli ai quali manca la corrispondenza dello stato di fatto con quello che esiste depositato all'ufficio urbanistica del comune competente per territorio.


Da queste poche righe di spiegazione occorre vedere se è possibile avviare una pratica in sanatoria edilizia ai sensi dell'art. 37 comma 4 del d.p.r. 380/01.
Poi allineare il tutto con i passaggi di proprietà dal defunto agli attuali venditori.
La visura catastale dell'interrato che categoria riporta e qual'è la sua consistenza?
Nel progetto l'interrato a quanti mq corrisponde?
Lo stato di fatto a quanti mq corrisponde?

..Pare che dal tempo degli antichi egizi, non sia stato ancora rilevato un immobile e impossibile da sanare e impossibile da compra e vendere.

Ossia da trasferirne i titoli di proprieta', ad altri soggetti che, come in questo caso, non necessariamente li acquisiscono, per mezzo di un atto di vendita.

La presenza, piu o meno in quantita', dello scambio di danaro e' irrelevante ai fini della traslazione.

Siano state lire, euro o semplici patate bollite, in uso all'epoca.

In tutte queste epoche passate, aministie e piu recentemente condoni, non sono mancati.

Pure per quelli che avevano avviato le pratiche, senza darne seguito, e' consentito il ricorso in sanatoria, che prevede sanzioni e more pesanti, ma che tuttavia, consentono veri e propri salti nel tempo a ritroso.

Regolarizzando oggi, quanto omesso, non dichiarato, non o parzialmente depositato, anni addietro.

Concessioni che dichiarano conclamate, caratteristiche e rispetto di norme attuali, laddove, le tecniche i criteri e i materiali utilizzati, risalgono
ad epoche, che non potevano di certo prevederne il rispetto.

Diversamente, se si dichiara la non sanabilita' e quindi l'abusivismo conclamato, il comune dovra' disporre la demolizione di taluni fabbricati.

In questo caso, si vederebbe oltre tre quarti del nostro stivale, nelle stesse condizioni in cui si vedeva Cassino, subito dopo i bombardamenti, della seconda guerra mondiale.
 
Ultima modifica:

SALVES

Membro Senior
Professionista
..Pare che dal tempo degli antichi egizi, non sia stato ancora rilevato un immobile e impossibile da sanare e impossibile da compra e vendere.

Ossia da trasferirne i titoli di proprieta', ad altri soggetti che, come in questo caso, non necessariamente li acquisiscono, per mezzo di un atto di vendita.

La presenza, piu o meno in quantita', dello scambio di danaro e' irrelevante ai fini della traslazione.

Siano state lire, euro o semplici patate bollite, in uso all'epoca.

In tutte queste epoche passate, aministie e piu recentemente condoni, non sono mancati.

Pure per quelli che avevano avviato le pratiche, senza darne seguito, e' consentito il ricorso in sanatoria, che prevede sanzioni e more pesanti, ma che tuttavia, consentono veri e propri salti nel tempo a ritroso.

Regolarizzando oggi, quanto omesso, non dichiarato, non o parzialmente depositato, anni addietro.

Concessioni che dichiarano conclamate, caratteristiche e rispetto di norme attuali, laddove, le tecniche i criteri e i materiali utilizzati, risalgono
ad epoche, che non potevano di certo prevederne il rispetto.

Diversamente, se si dichiara la non sanabilita' e quindi l'abusivismo conclamato, il comune dovra' disporre la demolizione di taluni fabbricati.

In questo caso, si vederebbe oltre tre quarti del nostro stivale, nelle stesse condizioni in cui si vedeva Cassino, subito dopo i bombardamenti, della seconda guerra mondiale.
:ok::stretta_di_mano:
 

Seya

Membro Attivo
Professionista
prima di tutto grazie per avermi risposto, come sempre in modo professionale, vi rispondo con le uniche poche cose che sappiamo ma di certo che non si può sanare, perchè pure io ho rivolto le stesse domande al tecnico del notaio che si sta occupando la pratica, per ora non abbiamo ancora saputo dallo stesso, se c'è in catasto sto benedetto documento.
Fatto sta che se si dovesse abbattere l'interrato, si abbatterebbe un 45% di proprietà in quanto su ci sono i vari piani residenziali dell'intera villa.
L'acquirente sarebbe pure disposto a chiudere un occhio, ma il notaio non vuole comunque rogitare, fin quando non ha chiara la situazione e sinceramente pure noi.
Vi aggiorno non appena ho info, in attesa vi ringrazio nuovamente.
smuakkete
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
prima di tutto grazie per avermi risposto, come sempre in modo professionale, vi rispondo con le uniche poche cose che sappiamo ma di certo che non si può sanare, perchè pure io ho rivolto le stesse domande al tecnico del notaio che si sta occupando la pratica, per ora non abbiamo ancora saputo dallo stesso, se c'è in catasto sto benedetto documento.
Fatto sta che se si dovesse abbattere l'interrato, si abbatterebbe un 45% di proprietà in quanto su ci sono i vari piani residenziali dell'intera villa.
L'acquirente sarebbe pure disposto a chiudere un occhio, ma il notaio non vuole comunque rogitare, fin quando non ha chiara la situazione e sinceramente pure noi.
Vi aggiorno non appena ho info, in attesa vi ringrazio nuovamente.
smuakkete

Abbi pazienza @Seya

Ma con tutta la buona volonta', leggere che un notaio, si metta di traverso, a non rogitare, appare una circostanza stravagante.

L'acquirente, intenzionato ad acquistare, fermato dal notaio e dall'agenzia, è la prima volta che lo sento.

Oltre al fatto che, se l'interrato è più grande di quanto è censito, piu che abbattere, bisognerebbe ergere una semplice murella, ripristinando i luoghi, conformandoli alla scheda.

Probabilmente ciò che osta il rogito è un'altra motivazione.
 

Seya

Membro Attivo
Professionista
che ti devo dire fratello caro, lo scopriremo solo vivendo, intanto sono andati tutti in ferie, noi ci facciamo quest'altra settimana di lavoro e poi via....
 

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