Anna maria bollino

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Buongiorno, ho un appartamento affittato in un condominio nel quale, il 9 settembre hanno iniziato ad isolare con cappotto termico.
Al pagamento dell'affitto , il conduttore ha trattenuto € 100, 00 (€ 430,00 retta concordata) per disagio a causa lavori, somma calcolata in base agli articoli di legge sulla normativa di locazione. (questa è la sua motivazione)
Ho trovato nel c.c. l' art 1584 :
Se l'esecuzione delle riparazioni si protrae per oltre un sesto della durata della locazione e, in ogni caso, per oltre venti giorni, il conduttore ha diritto a una riduzione del corrispettivo, proporzionata all'intera durata delle riparazioni stesse e all'entità del mancato godimento.

Tenendo presente che il contratto è di 4 anni, quindi un sesto sono circa 8 mesi ( sono solo trascorsi 2 mesi e mezzo ) Ed ancora i lavori non sono all'interno dell'appartamento, quindi il disagio è legato ai ponteggi sul balcone ed all'entrata, essendo l'unico appartamento ad averla nell'androne, oltre naturalmente ai rumori ed alla polvere.
Vorrei un consiglio e capire se ho ben 'interpretato la sopracitata legge ed inoltre volevo sapere come dovrei comportarmi. Non credo proprio sia corretto il suo "modus operandi "....Grazie
 

Zagonara Emanuele

Membro Senior
Agente Immobiliare
Credo tu abbia a che fare con un soggetto simil fenomeno "fai da te" (uno dei tanti in circolazione in questi tempi).

L'articolo del C.C. citato si riferisce alle "riparazioni" che vengono fatte all'interno di un immobile condotto in locazione.

Nel caso da te citato, non si tratta di "riparazioni" bensì di lavori condominiali di miglioria energetica ed estetica.
Non si tratta di lavori che vengono svolti all'interno dell'immobile concesso in locazione, ma nelle parti comuni dell'intero edificio.

Detti lavori non limitano o pregiudicano l'utilizzo dell'immobile.

Per tutte queste ragioni, l'articolo non si applica al caso da te citato.

Manderei pertanto una diffida ad adempiere al conduttore, invitandolo ad integrare il canone con la somma mancante, gli intimerei di non proseguire in questa sua assurda condotta.
Magari, lo inviterei a consigliarsi con un avvocato o un sindacato piuttosto da da suo "cuggino".
Anche un corso di lingua italiana comprendente il significato dei termini non sarebbe male per lui !
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Buongiorno, ho un appartamento affittato in un condominio nel quale, il 9 settembre hanno iniziato ad isolare con cappotto termico.
Al pagamento dell'affitto , il conduttore ha trattenuto € 100, 00 (€ 430,00 retta concordata) per disagio a causa lavori, somma calcolata in base agli articoli di legge sulla normativa di locazione. (questa è la sua motivazione)
Ho trovato nel c.c. l' art 1584 :
Se l'esecuzione delle riparazioni si protrae per oltre un sesto della durata della locazione e, in ogni caso, per oltre venti giorni, il conduttore ha diritto a una riduzione del corrispettivo, proporzionata all'intera durata delle riparazioni stesse e all'entità del mancato godimento.

Tenendo presente che il contratto è di 4 anni, quindi un sesto sono circa 8 mesi ( sono solo trascorsi 2 mesi e mezzo ) Ed ancora i lavori non sono all'interno dell'appartamento, quindi il disagio è legato ai ponteggi sul balcone ed all'entrata, essendo l'unico appartamento ad averla nell'androne, oltre naturalmente ai rumori ed alla polvere.
Vorrei un consiglio e capire se ho ben 'interpretato la sopracitata legge ed inoltre volevo sapere come dovrei comportarmi. Non credo proprio sia corretto il suo "modus operandi "....Grazie
Io sono proprietario di un immobile dato in affitto, e a causa dei disagi legati ai lavori del 110% ho concesso degli "sconti" al conduttore.

A parte ciò che dice la legge, non mi pare corretto usufruire di una situazione di disagio, legata a lavori in essere, interni o esterni che siano: per quale motivo un conduttore dovrebbe subìre la schermatura solare data dai ponteggi per parecchi mesi, piuttosto che i disturbi e rumori effettuati dagli operai, ecc.?

Troverei un accordo col conduttore (è pur vedo che alla fine dei lavori lo stesso usufruirà in teoria di un immobile più performante; metterei in mezzo tutti questi ragionamenti, in maniera tale da trovare la quadra).
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
Mi trovo pienamente d'accordo con l'esposto del 2#.
L'articolo citato, 1584, afferisce a condizioni interne all'immobile, sostanza confermata dal comma 2 dello stesso articolo.

Farei anche notare che prescindendo dalla volontà del proprietario, lo stesso è tenuto ad allinearsi alle decisioni condominiali trattandosi di interventi di natura condominiale.

Quindi se fossero vere le deduzioni (ragioni) dell'affittuario, poi di contro il proprietario dovrebbe chiedere i danni al condominio ? 😀
Poi, ancora il condominio li chiede alla ditta ?
E la ditta a chi li chiede ? 😄
Certo starebbero contesti idilliaci per gli avvocati.
 
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gagarin

Membro Attivo
Amm.re Condominio
Dipende anche dai rapporti con l'inquilino esistenti e futuri. Invierei comunque una raccomandata nella quale fai presente che il cappotto termico porterà dei vantaggi (di confort ed economici) anche notevoli all'inquilino, contesti l'interpretazione dell'articolo di legge e inviti al pagamento; però, qualora non desiderassi che i rapporti si deteriorino, potresti proporre anche un piccolo accordo economico, certamente di entità minore rispetto alla pretesa dell'inquilino: dalla reazione dell'inquilino (accettazione della proposta o persistenza nei suoi propositi) ti potrai regolare sul comportamento futuro da tenere.
 

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