Bongi

Nuovo Iscritto
Buongiorno,
sto per acquistare un appartamento in un condominio degli anni '60 e avrei alcune domande sul riscaldamento a pavimento.
Innanzitutto vorrei capire se é possibile installarlo e con quale spessore (minimo e massimo), inoltre un indicazione i prezzo al mq.

Come copertura stavo pensando ad un parquet laminato. Cosa ne pensate?

Grazie
 

Wile

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Privato Cittadino
Che in una casa anni 60 senza nessun tipo di coibentazione un riscaldamento a pavimento e' controproducente. E' ottimo per le case nuove a bassa dissipazione, per le altre si devono adottare compromesssi. Tutti diranno che e' una ottima idea lo stesso, che il calore naturale e bla, bla, bla. Il problema e' che anche con le tecnologie attuali (un gran numero di spire e quindi basse temperature di mandata) dovrai scaldare molto per ovviare alla dissipazione dei muri. Quindi rischi di portare il pavimento a temperature molto elevate e quindi dannose alla salute.
Potrebbe invece essere una idea se gia' si prevede una integrazione con magari una stufa o un camino che scalda l'ambiente principale e in misura minore gli altri locali.
Il parquet e' solitamente controindicato per delta di temperatura molto alti. Il disseccamento del legno provochera' immancabilmente naturali fessurazioni che in estate si richiuderanno con le quali sara' il caso di convivere senza troppi stress, altrimenti non e' il caso di posarlo.

In un caso come il tuo (e se vuoi proprio insistere ad avere un riscaldamento a pavimento) faresti bene a prendere un bravo termotecnico e "interfacciarlo" con chi ti vende il parquet, che non tutti sono adatti a lavorare con il riscaldamento a pavimento (vuole particolarmente sottile ed elastico) e anche lo stesso riscaldamento deve essere "tarato" per lavorare con un pavimento a bassa trasmittanza termica (il gres trasmette molto meglio il calore.
 

pinacio

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Se devi ristrutturare totalmente l'appartamento e vuoi sostituire anche i pavimenti, devi avere un altezza netta attuale di almeno 2.80/2.90 perchè lo spessore minimo per avere impianto radiante e impianti elettrici sotto il pavimento è di almeno 12 cm. Se il pavimento è in marmette di graniglia e non rovinato io ti consiglio di valutare la possibilità di lucidarlo e realizzare il riscaldamento con sistema a parete o soffitto radiante che è molto valido per l'uso a raffrescamento. Sui costi non so dirti di più.

Sono daccordo con Wile sulla necessità di avere un isolamento decente e per questo che la parete radiante sarebbe più indicata poichè isola e riscalda dalla parete più fredda. Va ricordato però che il funzionamento per irraggiamento è quello che esplica i migliori risultati indipendentemente dall'ambiente esterno e dall'isolamento. I corpi si scaldano perchè colpiti dalla radiazione calda anche se la parete è fredda. Un esempio sono i funghi posti all'esterno dei locali che danno benessere termico anche con bassissime temperature dell'aria.
 

H&F

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Professionista
Sin dagli anni '60, il riscaldamento a pavimento du un flop. Molta dispersione per riscaldare la struttura in cemento. A te arriva il residuo finale. Credevo fossero stati archiviati per le abitazioni, e sopravvisute in grandi locali pubblici.
Wilde ti ha superbabemente descritto la brutta fine di un buon parquet.
Se aggiungi che il parcquet di legno è un isolante, non ti arriva neanche un pò di calore : il legno respinge il calore e lo manda giù e non nella stanza.

Buona riflessione, opposta alla tua idea.
 

pinacio

Membro Attivo
Professionista
Che il legno non sia il migliore materiale è sacrosanto, che il riscaldamento a pavimento sia dispersivo è una ... diciamo inesattezza. La superficie radiante viene isolata rispetto alla struttura e quindi non disperde nulla. Nei primi impianti radianti a pavimento si riscontrava un problema dovuto alla temperatura troppo alta di esercizio dell'acqua. Questo faceva si che gli arti inferiori manifestassero segni da sovrariscaldamento, quindi gonfiore, stanchezza ecc... A ciò si è posto rimedio abbassando la temperatura di esercizio. Il comfort di un riscaldamento di questo tipo è eccezionale. La distribuzione uniforme del calore, il maggiore rispetto per l'umidità dell'ambiente ed il basso costo di esercizio lo fanno essere tri i migliori sistemi, secondo solo all'assenza di riscaldamento che si ha in una cassa passiva.
 

H&F

Membro Assiduo
Professionista
Che il legno non sia il migliore materiale è sacrosanto, che il riscaldamento a pavimento sia dispersivo è una ... diciamo inesattezza. La superficie radiante viene isolata rispetto alla struttura e quindi non disperde nulla. Nei primi impianti radianti a pavimento si riscontrava un problema dovuto alla temperatura troppo alta di esercizio dell'acqua. Questo faceva si che gli arti inferiori manifestassero segni da sovrariscaldamento, quindi gonfiore, stanchezza ecc... A ciò si è posto rimedio abbassando la temperatura di esercizio. Il comfort di un riscaldamento di questo tipo è eccezionale. La distribuzione uniforme del calore, il maggiore rispetto per l'umidità dell'ambiente ed il basso costo di esercizio lo fanno essere tri i migliori sistemi, secondo solo all'assenza di riscaldamento che si ha in una cassa passiva.
Allora perchè Bongi ha dubbi ? Riscaldamento a pavimento e parquet di legno sopra.
All'univerità, all'esame di Fisica tecnica ( esame importantissimo per gli ingegneri del ramo impiantistico) mi avrebbero bocciato immediatamente.
Mi sono laureato con 110/110. Ma nella vita si impara sempre qualcosa di nuovo ed io alla fine per troppo sapere ho cambiato mestiere.

La dispersione per conduzione è una importante frazione del totale, ma.....cose d'altri tempi........
 

pinacio

Membro Attivo
Professionista
Io non ho dubbi sul tipo di impianto, ma come ha detto Wile "In un caso come il tuo (e se vuoi proprio insistere ad avere un riscaldamento a pavimento) faresti bene a prendere un bravo termotecnico e "interfacciarlo" con chi ti vende il parquet, che non tutti sono adatti a lavorare con il riscaldamento a pavimento (vuole particolarmente sottile ed elastico) e anche lo stesso riscaldamento deve essere "tarato" per lavorare con un pavimento a bassa trasmittanza termica (il gres trasmette molto meglio il calore" si deve tener conto che il legno è il materiale che ha una bassa predisposizione del legno ad essere impiegato. L'isolamento delle tubazioni verso il basso (solaio) ed ai lati (muratura) serve proprio ad evitare la dispersione per conduzione. Per mio gusto farei un impianto radiante ma con rete in carbonio alimentata elettricamente annegata nel massetto, ma in primo luogo vorrei una casa passiva che non necessita di riscaldamento ma di una fonte di riserva come una stufa a pellet o altro per repentini cambi climatici.
 

pinacio

Membro Attivo
Professionista
A mio avviso si perchè potresti distribuire l'impianto elettrico sopra il controsoffitto che si crea con i pannelli in cartongesso, evitare di togliere i pavimenti ed incollarci quelli nuovi sopra, il tutto salvo rispetto dell'altezza minima interna prevista dal Regolameto Edilizio. Considera inoltre che gli stessi pannelli hanno anche funzione refrigerante in estate.
 

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