giovanni acuto

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Ti rispondo io, visto che tratto prevalentemente attività e immobili commerciali...
Andiamo con ordine (scusa ma al di la di quello che scrivi cerco di far capire come funzionano le cose
1) Quando vedo le pubblicità di locali da parte di altri colleghi, della mia zona, in 5 secondi capisco quale è il locale in vendita
2) Se non hai esclusive al cliente "interessato" del nulla (ovvero non deve capire minimamente quale possa essere il locale) prima di dare info devi farlo venire in ufficio
3) Se mi chiama un cliente do per scontato che possa chiamare pure altre agenzie o privati che hanno inserzioni di attività dello stesso genere, quindi se ti ha chiamato e dopo mezz ora chiama me, "vince" il primo che lo porta al locale
4) Lo scavalco si attua quando un cliente va diretto dalla proprietà non quando ci va tramite altra agenzia
5) Di certo se mi chiamasti e mi dicessi che il tipo aveva chiamato prima te, mi faccio una risata e ti saluto...
Potrei anche continuare col 6/7/8....

PS: aggiungo, dando per scontato che non sia il tuo caso, che ho visto pubblicità fatte da agenzie, senza esclusive (ma anche se l'avessero avuta sarebbe comunque dei POLLI) che inseriscono le foto dell'insegna, degli esterni, della zona, del prezzo e pure dell'indirizzo... quindi NO COMMENT

Ri PS: non prenderlo come un attacco nei tuoi confronti, purtroppo è talmente diverso il dare info su attività rispetto ad immobili, che basterebbe un dato o due per far capire a chichessia quale è il locale che hai pubblicizzato

Tutte queste sono mere opinioni, la mie valgono quanto le tue. Quello che mi piacerebbe avere -allora- è un parere qualificato con riferimenti giuridici sia dottrinali che giurisprudenziali. Infatti a ben vedere, ciò che tu ipotizzi non avrebbe particolare rilevanza sul tema in discussione. Andiamo con ordine per cercare di farti capire come funzionano le cose: a) Non tutti hanno la capacità che tu hai di capire in 5 seocndi qual'è il locale in vendita, quindi ci sta che in "buona fede" un cliente cntatti due agenzie per vedere ciò che egli crede essere due immobili diversi. ma la buona fede finisce nel momento in cui vieni sensibilizzato che si parla del medesimo immobile e tu ignori la agenzia che per prima ha creato un contatto con la proprietà, arrecando ad essa un danno inquadrabile anche a mio avviso ex art 2043.
b) se mi chiamano mentre sto partendo per MIlano, ovvio che non posso farlo venre in ufficio, passaggio che potrà avvenire solo al mio rientro, quindi ricreando nuovamente uno scenario ove il cliente possa nel frattempo rivolgersi altrove. Inoltre stando alla tua stessa espressione,se "vince il primo che lo porta al locale", allora il passaggio in ufficio perde di qualsiasi efficacia per tua stessa ammissione, essendo l'appuntamento in ufficio un evento diverso e distinto dal portare il cliente al locale direttamente;
c)Le cose sono più complesse di quanto tu possa pensare: e se chi lo porta direttamente al locale non è un agente qualificato ma un mero galoppino che lavora in maniera diciamo così "informale", allora come la mettiamo? Potrà egli rivendicare una sorta di precedenza su agenti immobiliari accreditati? Io dico di no;
d) lo scavalco avviene ogniqualvolta viene penalizzato chi ha messo in atto le premesse per una trattativa pregudicando il suo lavoro fino ad allora svolto.Può avvenire in n modi diversi, basta che il lavoro dell'agente autorizzato che lo aveva impostato viene consapevolmente vanificato.
d) nel mio caso avevo tempestivamente segnalato alla proprietà l'interesse del cliente. Quindi de facto ho le prove per documentare che il nesso lo avevo creato io. Se nel frattempo il cliente si rivolge ad altra agenzia egli consapevolmente lede un mio interesse economico, è questo il nocciolo del discorso. E' come se io mi siedo al ristorante, ordino, poi mi alzo e vado a quello di fianco dove apprendo che mi servono prima, ordino,mangio e pago. Il lavoro non retribuito messo in atto nel frattempo dal primo ristoratore risulterà per esso in un danno secco, e chi lo ha causato ne dovrà rispondere.
e) quando un cliente mi dice che per un certo immobile che mi appresto a fargli vedere ne aveva avuto informazioni e ne aveva fissato già appuntamento con altra agenzia, qualora detto appuntamento fosse cronologicamente stato fissato prima del mio non mi faccio una risata ma invito il cliente a procedere eventualmente con detta agenzia, anche se a tuo dire cambiare agenzia non consiste in uno scavalco. Purtroppo fino a quando gente come te sarà predominante nel settore, l'unica salvaguardia verso colleghi -diciamo così- poco etici sono mandati per iscritto in esclusiva.
f) nel mio caso la proprietà ha risposto per email ammettendo la precedenza di contatto da parte mia. Hanno ammesso che altro socio non aggiornato sulla esistenza del mio appuntamento aveva successivamente dato il permesso ad altra agenzia di portare lo stesos mio cliente a vedere l'immobile.La cosa inaccettabile è che la stessa proprietà si è dichiarata disposta a riconoscere un mero "contributo" non meglio quantificato in caso di conclusione dell'affare, implicitamente quindi riconoscendomi per iscritto un ruolo. Ma se "ruolo" è stato - ed è questa stata la mia replica- allora ho diritto alla piena provvigione e non certo a un generico "contributo".

Bene ora mi farebbe piacere se possibile sentire -lo ripeto- pareri qualificati con precisi riferimenti giuridici. Grazie per l'attenzione.
 
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PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Tutte queste sono mere opinioni, la mie valgono quanto le tue. Quello che mi piacerebbe avere -allora- è un parere qualificato con riferimenti giuridici sia dottrinali che giurisprudenziali. Infatti a ben vedere, ciò che tu ipotizzi non avrebbe particolare rilevanza sul tema in discussione. Andiamo con ordine per cercare di farti capire come funzionano le cose: a) Non tutti hanno la capacità che tu hai di capire in 5 seocndi qual'è il locale in vendita, quindi ci sta che in "buona fede" un cliente cntatti due agenzie per vedere ciò che egli crede essere due immobili diversi. ma la buona fede finisce nel momento in cui vieni sensibilizzato che si parla del medesimo immobile e tu ignori la agenzia che per prima ha creato un contatto con la proprietà, arrecando ad essa un danno inquadrabile anche a mio avviso ex art 2043.
b) se mi chiamano mentre sto partendo per MIlano, ovvio che non posso farlo venre in ufficio, passaggio che potrà avvenire solo al mio rientro, quindi ricreando nuovamente uno scenario ove il cliente possa nel frattempo rivolgersi altrove. Inoltre stando alla tua stessa espressione,se "vince il primo che lo porta al locale", allora il passaggio in ufficio perde di qualsiasi efficacia per tua stessa ammissione, essendo l'appuntamento in ufficio un evento diverso e distinto dal portare il cliente al locale direttamente;
c)Le cose sono più complesse di quanto tu possa pensare: e se chi lo porta direttamente al locale non è un agente qualificato ma un mero galoppino che lavora in maniera diciamo così "informale", allora come la mettiamo? Potrà egli rivendicare una sorta di precedenza su agenti immobiliari accreditati? Io dico di no;
d) lo scavalco avviene ogniqualvolta viene penalizzato chi ha messo in atto le premesse per una trattativa pregudicando il suo lavoro fino ad allora svolto.Può avvenire in n modi diversi, basta che il lavoro dell'agente autorizzato che lo aveva impostato viene consapevolmente vanificato.
d) nel mio caso avevo tempestivamente segnalato alla proprietà l'interesse del cliente. Quindi de facto ho le prove per documentare che il nesso lo avevo creato io. Se nel frattempo il cliente si rivolge ad altra agenzia egli consapevolmente lede un mio interesse economico, è questo il nocciolo del discorso. E' come se io mi siedo al ristorante, ordino, poi mi alzo e vado a quello di fianco dove apprendo che mi servono prima, ordino,mangio e pago. Il lavoro non retribuito messo in atto nel frattempo dal primo ristoratore risulterà per esso in un danno secco, e chi lo ha causato ne dovrà rispondere.
e) quando un cliente mi dice che per un certo immobile che mi appresto a fargli vedere ne aveva avuto informazioni e ne aveva fissato già appuntamento con altra agenzia, qualora detto appuntamento fosse cronologicamente stato fissato prima del mio non mi faccio una risata ma invito il cliente a procedere eventualmente con detta agenzia, anche se a tuo dire cambiare agenzia non consiste in uno scavalco. Purtroppo fino a quando gente come te sarà predominante nel settore, l'unica salvaguardia verso colleghi -diciamo così- poco etici sono mandati per iscritto in esclusiva.
f) nel mio caso la proprietà ha risposto per email ammettendo la precedenza di contatto da parte mia. Hanno ammesso che altro socio non aggiornato sulla esistenza del mio appuntamento aveva successivamente dato il permesso ad altra agenzia di portare lo stesos mio cliente a vedere l'immobile.La cosa inaccettabile è che la stessa proprietà si è dichiarata disposta a riconoscere un mero "contributo" non meglio quantificato in caso di conclusione dell'affare, implicitamente quindi riconoscendomi per iscritto un ruolo. Ma se "ruolo" è stato - ed è questa stata la mia replica- allora ho diritto alla piena provvigione e non certo a un generico "contributo".

Bene ora mi farebbe piacere se possibile sentire -lo ripeto- pareri qualificati con precisi riferimenti giuridici. Grazie per l'attenzione.

Ma quale lavoro hai fatto..??

Hai ricevuto una telefonata.

Con l’etica non si mangia caro.

La prossima volta anziche’ andare a spasso vai a lavorare.
Specialmente se non hai l’incarico.
 

-csltp-

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Io non devo bluffare proprio nulla, lascio bluffare i cialtroni o chi ha qualcosa da nascondere. A mio avviso io devo piuttosto produrre le prove -e le ho per email, telefono e whatsapp- che sono stato io a segnalare per primo l'immobile ed ad allertare la proprietà sulla imminente visita. Se nel frattempo altri mi hanno scavalcato ne risponderanno nelle sedi adeguate, è questo ultimo -difatti- un evento fuori dal mio controllo.

Ma visto che in questo caso non si parla di “svacalco” l’unica cosa che puoi ottenere nelle adeguate sedi è perdere soldi.
 

cristian casabella

Membro Senior
Agente Immobiliare
Tutte queste sono mere opinioni, la mie valgono quanto le tue. Quello che mi piacerebbe avere -allora- è un parere qualificato con riferimenti giuridici sia dottrinali che giurisprudenziali. Infatti a ben vedere, ciò che tu ipotizzi non avrebbe particolare rilevanza sul tema in discussione. Andiamo con ordine per cercare di farti capire come funzionano le cose: a) Non tutti hanno la capacità che tu hai di capire in 5 seocndi qual'è il locale in vendita, quindi ci sta che in "buona fede" un cliente cntatti due agenzie per vedere ciò che egli crede essere due immobili diversi. ma la buona fede finisce nel momento in cui vieni sensibilizzato che si parla del medesimo immobile e tu ignori la agenzia che per prima ha creato un contatto con la proprietà, arrecando ad essa un danno inquadrabile anche a mio avviso ex art 2043.
b) se mi chiamano mentre sto partendo per MIlano, ovvio che non posso farlo venre in ufficio, passaggio che potrà avvenire solo al mio rientro, quindi ricreando nuovamente uno scenario ove il cliente possa nel frattempo rivolgersi altrove. Inoltre stando alla tua stessa espressione,se "vince il primo che lo porta al locale", allora il passaggio in ufficio perde di qualsiasi efficacia per tua stessa ammissione, essendo l'appuntamento in ufficio un evento diverso e distinto dal portare il cliente al locale direttamente;
c)Le cose sono più complesse di quanto tu possa pensare: e se chi lo porta direttamente al locale non è un agente qualificato ma un mero galoppino che lavora in maniera diciamo così "informale", allora come la mettiamo? Potrà egli rivendicare una sorta di precedenza su agenti immobiliari accreditati? Io dico di no;
d) lo scavalco avviene ogniqualvolta viene penalizzato chi ha messo in atto le premesse per una trattativa pregudicando il suo lavoro fino ad allora svolto.Può avvenire in n modi diversi, basta che il lavoro dell'agente autorizzato che lo aveva impostato viene consapevolmente vanificato.
d) nel mio caso avevo tempestivamente segnalato alla proprietà l'interesse del cliente. Quindi de facto ho le prove per documentare che il nesso lo avevo creato io. Se nel frattempo il cliente si rivolge ad altra agenzia egli consapevolmente lede un mio interesse economico, è questo il nocciolo del discorso. E' come se io mi siedo al ristorante, ordino, poi mi alzo e vado a quello di fianco dove apprendo che mi servono prima, ordino,mangio e pago. Il lavoro non retribuito messo in atto nel frattempo dal primo ristoratore risulterà per esso in un danno secco, e chi lo ha causato ne dovrà rispondere.
e) quando un cliente mi dice che per un certo immobile che mi appresto a fargli vedere ne aveva avuto informazioni e ne aveva fissato già appuntamento con altra agenzia, qualora detto appuntamento fosse cronologicamente stato fissato prima del mio non mi faccio una risata ma invito il cliente a procedere eventualmente con detta agenzia, anche se a tuo dire cambiare agenzia non consiste in uno scavalco. Purtroppo fino a quando gente come te sarà predominante nel settore, l'unica salvaguardia verso colleghi -diciamo così- poco etici sono mandati per iscritto in esclusiva.
f) nel mio caso la proprietà ha risposto per email ammettendo la precedenza di contatto da parte mia. Hanno ammesso che altro socio non aggiornato sulla esistenza del mio appuntamento aveva successivamente dato il permesso ad altra agenzia di portare lo stesos mio cliente a vedere l'immobile.La cosa inaccettabile è che la stessa proprietà si è dichiarata disposta a riconoscere un mero "contributo" non meglio quantificato in caso di conclusione dell'affare, implicitamente quindi riconoscendomi per iscritto un ruolo. Ma se "ruolo" è stato - ed è questa stata la mia replica- allora ho diritto alla piena provvigione e non certo a un generico "contributo".

Bene ora mi farebbe piacere se possibile sentire -lo ripeto- pareri qualificati con precisi riferimenti giuridici. Grazie per l'attenzione.
Quando dico che lo faccio venire in ufficio, ma anche se lo incontro in un parcheggio nelle vicinanze del locale, faccio firmare il foglio visita e credimi che se non firmano gli dico di andarselo a cercare....

Ovvio che un cliente possa essere in buona fede ma se mi chiama il sabato e io ho altri impegni, di certo non gli dico quale è il locale e anche se glielo dicessi sbaglierei perché le prove tramite Watsup non valgono in tribunale, come neppure le semplici mail (che uno potrebbe dire di averle aperte ma non lette)
Quindi, io sabato non ho tempo e visto che lui invece si, chiama altre agenzie e vede locali con loro. Anche se capisse che è il locale che volevi fargli vedere tu non ha obblighi di aspettarti.... certo potrebbe anche farlo ma dubito lo farebbero in molti

Mi è capitato più volte di trovarmi a fare appuntamenti e sentirmi dire lo ho già visto
ed ho semplicemente detto pazienza

Il fatto che uno compri direttamente o tramite finti agenti, non rafforza il diritto alla eventuale mediazione; rispetto al fatto di essere iscritti. Semmai è chi non è iscritto che potrebbe, anche in caso di firme, rimanere fragato e non prendere provvigioni, avesse pure concluso l'affare. E ben gli starebbe
 

giovanni acuto

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Quando dico che lo faccio venire in ufficio, ma anche se lo incontro in un parcheggio nelle vicinanze del locale, faccio firmare il foglio visita e credimi che se non firmano gli dico di andarselo a cercare....

Ovvio che un cliente possa essere in buona fede ma se mi chiama il sabato e io ho altri impegni, di certo non gli dico quale è il locale e anche se glielo dicessi sbaglierei perché le prove tramite Watsup non valgono in tribunale, come neppure le semplici mail (che uno potrebbe dire di averle aperte ma non lette)
Quindi, io sabato non ho tempo e visto che lui invece si, chiama altre agenzie e vede locali con loro. Anche se capisse che è il locale che volevi fargli vedere tu non ha obblighi di aspettarti.... certo potrebbe anche farlo ma dubito lo farebbero in molti

Mi è capitato più volte di trovarmi a fare appuntamenti e sentirmi dire lo ho già visto
ed ho semplicemente detto pazienza

Il fatto che uno compri direttamente o tramite finti agenti, non rafforza il diritto alla eventuale mediazione; rispetto al fatto di essere iscritti. Semmai è chi non è iscritto che potrebbe, anche in caso di firme, rimanere fragato e non prendere provvigioni, avesse pure concluso l'affare. E ben gli starebbe

Secondo la mia esperienza in tribunale - 10 cause circa, TUTTE vinte- le cose non stanno proprio così. Nella prassi attuale le email vengono considerate eccome -specialmente se seguite da una risposta, segno inequivocabile che sono state lette- anche se non certificate. In una casua che ho in corso ho ottenuto la concessione di decreto ingiuntivo anche -sebbene non solo- sulla base di messaggi whatsapp.

Il caso che tu elenchi è diverso, non è
"- sabato non lavoro
-ok allora mi rivolgo a un altro", bensì
"sto andando a Milano facciamo giovedì?
-0k per giovedì!" -tutto docuemtanto-
per poi scoprire che ci è andata mercoledì con altra agenzia. Da notare che appena fissato l'appuntamento ho notificato l'interesse alla proprietà quindi blindando la situazione -esattamente come se avesse firmato un foglio di visita- ma tentano comunque di scavalcarmi.

L'unico intervento che finora ho apprezzato è quello di Zagonara Emanuele, che in maniera ruvida dice una cosa ovvia ma spesso disattesa, ossia che senza mandati in esclusiva non si può lavorare seriamente.

Infine per chi dice che "non si mangia con l'etica", io dico semplicemente che ognuno sul lavoro proietta la propria personalità ed il proprio modo di essere. Chi si sente poco preparato,era una chiavica a scuola o un somaro all'università ma in compenso si sente molto furbo, spregiudicato e portato a fregare il prossimo, logico che lo faccia sul lavoro perchè è nella sua indole; viceversa chi è più bravo a essere preparato, scrupoloso, affidabile e puntuale -in altre parole "professionale"- piuttosto che provare a fregare il prossimo è bene che sia appunto professionale,ossia che assecondi la propria natura. Ho avuto ex clienti chiamarmi e dirmi: "ho avuto una proposta per un mio negozio da un vicino che lo vuole comprare, ma vorrei che sia tu ad occuparti della trattativa...ti pago ovviamente la provvigione", oppure clienti che hanno voluto comunque pagarmi dei rimborsi spese non richiesti in casi in cui l'immobile glielo aveva piazzato qualcunaltro. Sempre più negli ultimi anni è quasi esclusivamente tramite il passaparola che acquisisco nuovi immobili, segno che chi mi raccomanda è stato contento del servizio erogato. Quindi nel mio caso -ma non credo certo di essere il solo!- se non l'etica allora è la professionalità a "darmi da mangiare"ed a me piace così.... A ognuno il suo.
 
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stefaste

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Da notare che appena fissato l'appuntamento ho notificato l'interesse alla proprietà quindi blindando la situazione -esattamente come se avesse firmato un foglio di visita- ma tentano comunque di scavalcarmi.
L'hai detto a uno dei soci che, purtroppo per te, non ha avvertito gli altri due.
Inoltre penso sia oggettivo affermare che una cosa è un foglio visita firmato, altra cosa è un nullaosta verbale, per giunta telefonico.
Dunque, dal mio punto di vista, ritengo tu non abbia blindato proprio nulla.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Infine per chi dice che "non si mangia con l'etica", io dico semplicemente che ognuno sul lavoro proietta la propria personalità ed il proprio modo di essere. Chi si sente poco preparato,era una chiavica a scuola o un somaro all'università ma in compenso si sente molto furbo, spregiudicato e portato a fregare il prossimo, logico che lo faccia sul lavoro perchè è nella sua indole; viceversa chi è più bravo a essere preparato, scrupoloso, affidabile e puntuale -in altre parole "professionale"- piuttosto che provare a fregare il prossimo è bene che sia appunto professionale,ossia che assecondi la propria natura.

In ordine sparso.

Stai parlando di un affittuccio e o comunque, di un’azione intermediata fondata su accordi verbali.

Perdipiu’ in Presenza di tre soggetti proprietari/venditori.

Proponendo un prodotto, che era pure nella disponibilita’ della concorrenza, ammesso che ce ne fosse stata di mezzo appena una.

Pare di essere alla fiera del Brocco.
Altro che professionalita’.

Due di questi proprietari nemmeno sanno chi sei.
Mentre quello che conoscevi di vista ora nemmeno piu’ ti risponde al telefono.

Probabilmente perche pure dopo un offerta bonaria, per il fittizio lavoro svolto, le tue assurde pretese ancora non cessano dal proseguire.

Una cliente ti contatta, evidentemente perche’ assai interessata e determinata, a visionare per concludere rapidamente.

Non trova la tua disponibilita’ e quindi, prima che lo faccia qualcun’altro, si rivolge giustamente alla concorrenza.

Che tratta lo stesso immobile e che evidentemente, non dorme nel bosco come te, perche’ piu’ organizzata.

Molto semplicemente e senza azioni furbesche svolgono la loro azione e concludono il contratto, senza il bisogno di doverti avvisare, disturbando il tuo sonno.

Non meraviglia, quella circostanza a renderti, se possibile, ancora piu’ ridicolo quanto sei.
Di inviare una mail alla concorrenza, che a leggerla, si sara’ fatta delle grasse risate.

Cosi’ come non sorprende, il fatto che tu sia un assiduo frequentatore, di cause e di tribunali.

Due evergreen che identificano il classico ciabattino immobiliare.

In questo contesto, non si comprende dove e quando si manifesta, la tua tanto autocelebrata professionalita’.
 
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cristian casabella

Membro Senior
Agente Immobiliare
Ok, capito.... 10 cause tutte vinte mandando Whatsup e mail non certificate, magari indicando vagamente quale è l'attività proposta. Da domani creo gruppi (anche su Facebook) e invio a tutti quello che ho da vendere. Poi mi siedo sul divano e aspetto le provvigioni
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Poi mi siedo sul divano e aspetto le provvigioni

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