Erika.S

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Privato Cittadino
Buonasera a tutti!
Spero di scrivere nella sezione giusta e spero di riuscire a spiegarmi bene, per quel poco che ho capito.

Cercando di farla breve, i miei nonni nel 1983 donano una casa a mio papà ed una casa a sua sorella, mia zia; nel 1985 mi pare fanno 2 richieste di condono per entrambe le case, ma si è scoperto adesso che la richiesta della casa della zia non è andata a buon fine, e che si dovrebbe “chiudere” con la documentazione che dimostra l’esistenza di una tettoia costruita sul retro della casa; nel frattempo però la zia ha venduto la casa, e i nuovi proprietari hanno smantellato questa “costruzione abusiva” andando a costruire altro.

A questo punto secondo voi, chi dovrebbe sostenere le spese del tecnico per “sistemare” il tutto?

Grazie per le vostre risposte
 

GEO_DGE_1

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quindi la tettoia oggetto di condono (non finito) è stata demolita?
Nel condono c'era anche altro? Se si, la pratica in teoria andava finita da chi l'aveva presentata. Se c'era solo la tettoia allora ne parlei con il comune come sistemare la cosa
 

Erika.S

Membro Junior
Privato Cittadino
quindi la tettoia oggetto di condono (non finito) è stata demolita?
Nel condono c'era anche altro? Se si, la pratica in teoria andava finita da chi l'aveva presentata. Se c'era solo la tettoia allora ne parlei con il comune come sistemare la cosa
si c’era solo la tettoia, che è stata demolita dagli attuali proprietari ignari di tutto. La casa è di loro proprietà da oltre 20 anni.
Quindi essendo che la pratica è stata iniziata da miei nonni ormai deceduti, rimarrebbe a carico solo della zia visto che era donata a lei o anche di mio papà?
Grazie
 

GEO_DGE_1

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si c’era solo la tettoia, che è stata demolita dagli attuali proprietari ignari di tutto. La casa è di loro proprietà da oltre 20 anni.
Quindi essendo che la pratica è stata iniziata da miei nonni ormai deceduti, rimarrebbe a carico solo della zia visto che era donata a lei o anche di mio papà?
Grazie
Andrei in primis a leggermi l'atto di vendita agli attuali proprietari, poi sentirei tramite un tecnico (magari se c'e ancora chi ha redatto la domanda di condono) il comune e spiegherei la situazione, poi si vede il da farsi. Potebbero anche chiuderla gli attuali proprietari ma bisogna vedere l'atto, i costi ecc; poi il fatto anche adesso non ce più potrebbe anche complicare le cose e7o agevolarle ma bisogna interfacciarsi con il comune
 

Erika.S

Membro Junior
Privato Cittadino
Andrei in primis a leggermi l'atto di vendita agli attuali proprietari, poi sentirei tramite un tecnico (magari se c'e ancora chi ha redatto la domanda di condono) il comune e spiegherei la situazione, poi si vede il da farsi. Potebbero anche chiuderla gli attuali proprietari ma bisogna vedere l'atto, i costi ecc; poi il fatto anche adesso non ce più potrebbe anche complicare le cose e7o agevolarle ma bisogna interfacciarsi con il comune
grazie per la risposta! Il comune è stato un po’ vago dicendo di “metterci d’accordo “ ma facendoci un po’ intendere in realtà che sarebbe un “problema” di chi possiede la casa ora; eventualmente che clausola dovrebbe esserci sull’atto di compravendita?
 

GEO_DGE_1

Membro Attivo
Professionista
Sull'atto a volte si metteva che il venditore si impegnava a a concludere a proprie spese la pratica di condono; ma il comune l'avete detto che è stata demolita la tettoia? Che non so come si possa chiudere la pratica nel 2024 visto che serve l'accatastamento tra i documenti. Guarda l'atto, senti acquirenti e consulta un tecnico, nel forum non riesci a trovare un risposta al caso specifico
 

Erika.S

Membro Junior
Privato Cittadino
Sull'atto a volte si metteva che il venditore si impegnava a a concludere a proprie spese la pratica di condono; ma il comune l'avete detto che è stata demolita la tettoia? Che non so come si possa chiudere la pratica nel 2024 visto che serve l'accatastamento tra i documenti. Guarda l'atto, senti acquirenti e consulta un tecnico, nel forum non riesci a trovare un risposta al caso specificsull
Sull’atto allora credo non ci sia niente, dal momento che nessuno sapeva ci fosse questa pratica ancora aperta, ma verificheremo senz’altro.
Al comune l’abbiamo detto e infatti ci ha detto di rivolgerci al tecnico per far combaciare il tutto per come stanno le cose ora, cosa che è già stata intrapresa tra gli acquirenti e la zia (visto che tutto era stato notificato a lei) ma adesso appunto si è creato un po’ di disagio su chi dovrebbe saldare.
Grazie mille comunque per i consigli 🙂
 

GEO_DGE_1

Membro Attivo
Professionista
Sull'atto almeno la pratica di condono citata deve essere stato fatto proprio dal 1985 in avanti, e se ricordo bene allegavano la domanda di condono quando pratica non definita
 
Ultima modifica:

ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
Ogni Comune ragiona a modo proprio, qui da noi le domande di condono ancora non portate a definizione anche se trattasi del primo condono sono un 'immensità, l'Ufficio non le lavora se non dietro sollecitazioni della parte interessata, così come sono molteplici le domende di condono (soprattutto riferite al primo) incomplete e dove esiste solo il protocollo della domanda ed una relazione dell'abuso.

Se la pratica non è stata portata a definizione, dando per scontato la legittimità urbanistica del preesistente che non riguarda il condono, nessuno vieta trattandosi di una tettoia di ripristinare la situazione originaria (ti serve un tecnico, non tanto a te ma agli attuali proprietari che a mio dire si dovrebbero fare carico anche dei costi ..... (bisogna vedere anche in catasto cosa risulta).

Serve un tecnico del posto come detto da @GEO_DGE_1

Tu hai scritto
nel frattempo però la zia ha venduto la casa, e i nuovi proprietari hanno smantellato questa “costruzione abusiva” andando a costruire altro.

Direi che la patata bollente dovrebbe passare a loro e non restare in capo a voi.
 

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