Sergio Caruso

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CASCO, IMBRAGATURA, CORDE E SCARPONI PER EFFETTUARE LA DISCESA TRA CASCATE, ROCCE E VEGETAZIONE IMMERSI NELL’ACQUA A 14 GRADI
In Val Nervia scoppia
la moda del «torrentismo»
Viaggio nei canyon del rio Barbaira

ROCCHETTA NERVINA. Scivolare come su un toboga, calarsi con le corde o tuffarsi. Sono i tre sistemi per discendere il rio «Barbaira» a Rocchetta Nervina, nell'entroterra tra Bordighera e Ventimiglia. Il piccolo centro di 300 anime ha trovato vita nuova grazie al torrentismo, una disciplina molto sviluppata in Francia e che in Italia trova ancora poco seguito. Da quando questa pratica è in voga il paese si è ripopolato, in particolare di francesi che trovano divertente e appassionante il percorso lungo l’affluente del Nervia.

Basta affittare l’attrezzatura giusta ed essere accompagnati da un istruttore e il gioco è fatto. Si arriva sulla piazza di Rocchetta, racchiusa da alberi centenari, si posteggia (gratuitamente) l’auto e ci si incammina armati di scarponi, muta, casco e imbrago, lungo il sentiero che conduce al rio. La passeggiata dura circa 45 minuti lungo l’alta via dei monti liguri, un camminamento in pietra scavato in parte nella parete rocciosa che porta dai 170 metri di Rocchetta ai 350 della prima partenza del rio. Il panorama non ha nulla che invidiare alle alpi valdostane e in più le spiagge di Bordighera, distano solo una ventina di minuti.

L’avventura inizia dal ponte di pietra: si indossano muta, casco, imbrago e scarponi e si parte. I più coraggiosi saltano dal ponte (circa 8 metri) nel laghetto sottostante profondo almeno quattro metri, chi è alle prime armi si immerge lentamente nelle acque del «Barbaira» (14 gradi la temperatura) e inizia la discesa. Il percorso lungo il rio dura circa tre ore, a seconda della preparazione della comitiva. I più esperti possono risalire ulteriormente il corso d'acqua e partire da una stazione 500 metri a monte del ponte.

Il primo tratto è una passeggiata nell’acqua più o meno bassa del «Barbaira», poi iniziano i primi salti e le prime discese con le corde. Quando si è a un terzo di percorso arriva il «Columbeira» ovvero la parte più tecnica della discesa. L’atmosfera ricorda un girone dantesco con le alte pareti rocciose coperte di muschio e la vegetazione fitta da cui penetra la luce. Il «Barbaira» stringe il suo letto e i passaggi si fanno più tecnici, ci si cala un paio di volte con le corde lungo le alte rocce oppure si può saltare, nel vuoto per dieci metri. Una sensazione incredibile, ti sembra di volare e l’acqua azzurra è laggiù. che si avvicina sempre più velocemente. Ti tappi il naso, chiudi gli occhi e il freddo penetra nella muta. Poi ti volti e vedi la rocca da cui ti sei tuffato e capisci che il torrentismo è un gran bel gioco, che sa coniugare sport, natura e divertimento.

UNO SPORT ALLA PORTATA DI TUTTI
Istruttori e attrezzatura: la guida
Il torrentismo non è uno sport molto esoso. Per cimentarsi in questa divertente disciplina, è sufficiente affittare muta, casco e imbrago a Breil (al confine tra Francia e Italia) dove si trovano anche gli istruttori (francesi, ma parlano bene l’italiano) che accompagnano i gruppi lungo il «Barbaira». Il costo è circa 60 euro. Oltre a questa cifra c’è una tassa simbolica di 3 euro da pagare al comune di Rocchetta per l’utilizzo di docce, spogliatoi e bagni. Per ulteriori informazioni sul canyoning a Rocchetta e per prenotare discese accompagnati da esperti, basta chiamare l’associazione «Bauxi Gianchi» al 340.8963972 oppure via mail all’indirizzo «bauxigianchi@libero.it».

Informazioni utili
Torrentismo in Val Nervia
Per informazioni:
- tel. 340-896.39.72
- email: bauxigianchi@libero.it
 

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