lucia cecilia

Membro Attivo
Privato Cittadino
Vorrei chiedere agli esperti se posso applicare la cedolare secca al 21% per un appartamento di 6.5 vani oltre box doppio situato a Monza. Il canone mensile sarebbe di 2000€. Ho letto qualcosa al riguardo ma ho molte perplessità. Grazie x il riscontro.
 

Zagonara Emanuele

Membro Senior
Agente Immobiliare
La "cedolare secca" è sempre applicabile per le locazioni abitative a patto che tutti i contraenti (locatore e conduttore) siano privati (e non partite IVA) e tutti i locatori optino per tale imposizione/agevolazione fiscale.

Detto ciò, il numero di vani, l'importo del canone e/o la località in cui l'immobile è sito è ininfluente.
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
e tutti i locatori optino per tale imposizione/agevolazione fiscale.
Questo non è esatto: in caso di comproprietà, ciascun comproprietario locatore può scegliere il proprio regime fiscale: progressivo IRPEF o Cedolare secca.
Basta però che uno solo opti per la CS e tutti saranno vincolati a non aumentare con Istat il canone.

Nel caso di opzione parziale, chi sceglie tassazione ordinaria paga l’imposta di registro “pro quota”
 

CheCasa!

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
E' interessante evidenziare che il pagamento dell'imposta di bollo complessiva e la rinuncia complessiva all'aumento Istat non sono frutto della volontà del legislatore ma dell'interpretazione della norma da parte dell'Agenzia delle Entrate che quindi, perciò, non inibisce la possibilità e la valenza di inserire un aumento ISTAT parziale nel contratto in cui alcuni soggetti optino per la cedolare secca ed altri no, ma sull'applicabilità della cedolare stessa...

Ed effettivamente il principio sostenuto dall'agenzia delle entrate appare logico ma fino ad un certo punto. Appare logico perchè, potendosi applicare sui contratti a canone libero un criterio di rivalutazione diverso dall'ISTAT, sarebbe assai complicato inibire l'adeguamento del contratto di locazione che nasconda nella rivalutazione "parziale" l'intento fraudolento di una "rivalutazione complessiva".

Tuttavia, se il legislatore avesse "limitato" il potere contrattuale di rivalutazione da parte del locatore al solo adeguamento istat "ufficiale", non ci sarebbe stato nulla di sconcertante nell'applicabilità "pro quota" dell'adeguamento ISTAT dell'affitto. Sarebbe quindi opportuno, a mio modo di vedere le cose, che il legislatore introducesse delle precisazioni sulla questione.

Nulla più di un ragionamento...
 

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