angelinge

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Privato Cittadino
Ringrazio tutti per le risposte e gli spunti di riflessione.

Faccio presente che sia il donante sia il donatario (cioè il sottoscritto) non avevano altra scelta, è stata una scelta obbligata.
Preciso anche che il donante non aveva debiti.

In merito alla revoca, non sapevo potesse colpire pure la vendita; ad ogni modo, nella fattispecie il compratore non sarebbe un parente e il prezzo può considerarsi congruo.

In merito alla polizza, mi par di capire (ma correggetemi se sbaglio) che copra unicamente il discorso di una eventuale impugnazione di altri eredi, che nel caso specifico non ci sono.
 

francesca63

Moderatore
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Privato Cittadino
Faccio presente che sia il donante sia il donatario (cioè il sottoscritto) non avevano altra scelta, è stata una scelta obbligata.
Sarebbe interessante sapere cosa intendi.
In merito alla revoca, non sapevo potesse colpire pure la vendita
Non c’è motivo per “impugnare” la donazione, visto che dici che il donante non aveva debiti , e, casomai, i tuoi creditori dovrebbero essere felici di sapere che hai un immobile aggredibile (qualora lo sapessero).
In merito alla polizza, mi par di capire (ma correggetemi se sbaglio) che copra unicamente il discorso di una eventuale impugnazione di altri eredi, che nel caso specifico non ci sono.
Vero, la polizza copre il rischio economico dell’acquirente, se dovesse restituire l’immobile ad un erede del donante, se fosse proposta con successo azione di riduzione e restituzione, per lesione della quota di legittima, da verificare dopo la morte del donante stesso.

Peraltro, l’assenza attuale di altri eredi del donante non garantisce che non ce ne possano essere altri in futuro (seconde nozze, adozione di maggiorenne, etc).

Nel tuo caso, però, la donazione mi pare il minore dei problemi.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Sarà: ma se il creditore dimostra che hai svenduto…..
credo che il criterio sia non il fallimento, ma la sottrazione dolosa di un bene.
È chiaro che concettualmente è la stessa cosa, ma sono normative diverse, tra un privato che ha dei debiti, ed un privato che fallisce. Già se si pensa che per la revocatoria fallimentare ci si riferisce ai 6 mesi precedenti, mentre quella tra privati contano i 5 anni precedenti, fa pensare che non sia la stessa cosa.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
È chiaro che concettualmente è la stessa cosa, ma sono normative diverse, tra un privato che ha dei debiti, ed un privato che fallisce. Già se si pensa che per la revocatoria fallimentare ci si riferisce ai 6 mesi precedenti, mentre quella tra privati contano i 5 anni precedenti, fa pensare che non sia la stessa cosa.
relativamente almeno alla revoca per l'alienazione di un immobile.
 

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