brina82

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"Se invece i creditori rinnovano l'ipoteca, e mandano l'immobile all'asta, può sempre tentare di riacquistarlo all'asta, cosa che può fare in quanto non è lui il debitore esecutato".
Lo escludo, non credo abbia

Ma io lo spero sinceramente, sono immobili inutili che necessitano di ristrutturazione. Per questo preferirei che si procedesse con una contro-donazione, ammesso e concesso che la madre accetti. In alternativa, non si possono donare a qualche istituto religioso per esempio?
Cioè quindi anche se non ci fossero questi problemi inerenti le iscrizioni e trascrizioni, sarebbero immobili che valgono poco per cui meglio regalarli?
 

eldic

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Privato Cittadino
, c'è gente che ha troppe cose per le mani, e anche gente per cui mezzo milione di euro sono briciole.
per loro c'è questo...
 

Giu9411

Membro Junior
Privato Cittadino
Cioè quindi anche se non ci fossero questi problemi inerenti le iscrizioni e trascrizioni, sarebbero immobili che valgono poco per cui meglio regalarli?
[/QUOTE]
No, mi sono spiegata male. Avrebbero un valore, suppongo non superiore a 230000 euro (intendo in totale, per tutti e tre gli immobili), e, se fossero liberi da ipoteche, avrebbe senso venderli, ma, considerando che i debiti contratti dalla madre, superano il mezzo milione di euro, nulla si può fare e la cosa migliore sarebbe a mio parere liberarsene tramite una sorta di contro-donazione. Domani sentirò un avvocato, vediamo cosa mi dirà.
 

francesca63

Moderatore
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Privato Cittadino
Nel mio mondo ideale , chi ha i debiti li ripaga.
La cosa migliore sarebbe risolvere la donazione per mutuo consenso (non conosco i costi), e poi che la madre paghi i creditori, almeno in parte.
 

Miciogatto

Membro Senior
Privato Cittadino
considerando che i debiti contratti dalla madre, superano il mezzo milione di euro, nulla si può fare
Non è detto, puoi sempre trovare qualcuno disposto a trattare con il creditore, pagherà il debito (ovviamente meno), si intesta gli immobili e tu ti liberi del problema gratis.

Se ti interessa seriamente contattami in privato.

PS: creditore privato o banca?
 

Giu9411

Membro Junior
Privato Cittadino
Non è detto, puoi sempre trovare qualcuno disposto a trattare con il creditore, pagherà il debito (ovviamente meno), si intesta gli immobili e tu ti liberi del problema gratis.

Se ti interessa seriamente contattami in privato.

PS: creditore privato o banca?
Scusa se rispondo solo ora.
Si tratta di banche. Sugli immobili sono iscritte più ipoteche.
Ho avuto modo di chiedere consulenza a un avvocato, che mi ha detto, nel caso in cui la madre non acconsenta a fare la risoluzione consensuale dell'atto di donazione, di aspettare la prescrizione ventennale (2024) perché ipotizza che nessuno dei creditori rinnoverà l'iscrizione. Alla mia domanda relativa alla cancellazione e alle difficoltà che si riscontrerebbero in futuro in una eventuale compravendita, mi fa che per legge nessun acquirente può pretendere la cancellazione di ipoteche estinte per prescrizione ventennale (anche se i creditori non sono stati soddisfatti), basta rassicurare gli acquirenti e spiegare che le ipoteche sono estinte. Onestamente, non so cosa pensare, ma sono fortemente convinta che gli eventuali acquirenti pretenderanno (giustamente) la cancellazione delle iscrizioni.
Mi rivolgerò anche a un notaio, e sentirò un altro avvocato, giusto per avere un ulteriore confronto, dato che la situazione è complessa.
 

Miciogatto

Membro Senior
Privato Cittadino
per legge nessun acquirente può pretendere la cancellazione di ipoteche estinte per prescrizione ventennale (anche se i creditori non sono stati soddisfatti), basta rassicurare gli acquirenti e spiegare che le ipoteche sono estinte.
Sicuramente una ipoteca non rinnovata non ha alcun valore. Il notaio dell'acquirente potrà ben spiegare al potenziale acquirente la situazione. Certo se all'acquirente la cosa non piace comunque, nessuna legge lo obbliga a comprare, se non si è ancora impegnato.


Si tratta di banche.
Meglio.


di aspettare la prescrizione ventennale (2024) perché ipotizza che nessuno dei creditori rinnoverà l'iscrizione.
Quindi la strategia è "speriamo che si dimentichino"?
E se non succede che si fa?
 

Miciogatto

Membro Senior
Privato Cittadino
Ricordo inoltro che il fatto che l'ipoteca iniziale sia scaduta (ovvero non rinnovata affatto o non rinnovata in tempo entro i 20 anni dall'iscrizione) non ha nulla a che fare con l'esistenza o meno del debito che quindi, se sussiste, se non è prescritto ecc. rimane in piedi e può anche essere ereditato.
 

Giu9411

Membro Junior
Privato Cittadino
Ricordo inoltro che il fatto che l'ipoteca iniziale sia scaduta (ovvero non rinnovata affatto o non rinnovata in tempo entro i 20 anni dall'iscrizione) non ha nulla a che fare con l'esistenza o meno del debito che quindi, se sussiste, se non è prescritto ecc. rimane in piedi e può anche essere ereditato.
Allora, come ho già detto, il mio compagno vuole rinunciare all’eredità. So benissimo che i debiti si ereditano, e visto che le passività superano le attività, non avrebbe alcun senso ereditare.
Per me la soluzione rimane quella della risoluzione consensuale della donazione (almeno parziale). Se poi lui vorrà attendere la prescrizione, sperando in un eventuale acquirente disposto ad accettare l’esistenza di ipoteche iscritte (seppur non efficaci perché estinte per prescrizione), io non ci potrò fare nulla. Non sono io la proprietaria degli immobili.
 

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