magister

Membro Ordinario
Agente Immobiliare
Salve a tutti.
Da alcuni giorni mi sto provando ad informare sulle leggi che regolano l'usucapione per chiarire un caso di famiglia. A questo punto, prima di passare la palla ad un avvocato, vi chiedo un parere.
Il mio nonno nel 1980 comprò dalla ditta presso cui lavorava un appartamento in un condominio che la stessa stava ristrutturando. Da quella data a tutt'oggi ci vive e ne cura le parti comuni per volere del condominio (giardino, scale...) il tutto controllato dall'amministratore.
A confine con la proprietà del condominio (nello specifico un tratto di parcheggio comune ed un tratto di giardino comune) sorge un piccolo fabbricato con una corte di pertinenza, edificato probabilmente prima della guerra, di proprietà sconosciuta, si crede della ex bonifica o cose del genere. Dal 1980 ad oggi mio nonno ha sempre curato, oltre al giardino del condominio anche il piccolo contorno di verde di quel fabbricato, usandolo all'interno come deposito attrezzi e biciclette, costrundovi un barbeque e addirittura chiudendolo con un lucchetto per evitare furti impedendone così l'accesso ad altri.
Posto che nessuno ne ha mai reclamato la liberazione, nessun altro se n'è mai preso cura e che era a conoscenza di tutti i condomini che l'uso del fabbricato avveniva da parte sua, sussistono i termini per un usucapione?
Può essere un problema se negli ultimi due o tre anni è stata data copia della chiave anche ad altri per pura cortesia per fare riporre al coperto le biciclette? (nessun altro specifico che lo occupa da più di 20 anni).
Nel caso come funziona l'assegnazione del titolo? chi se ne occupa? Possibili spese?
Gli altri condomini potrebbero avere interrotto il periodo dell'usucapione? O invece avere titolo di una parte della stessa?
Grazie per le vostre risposte, sono sicuro mi toglierete un po di dubbi!
 

Diego Antonello

Membro Attivo
Agente Immobiliare
usucapire un immobile è moooolto difficile..il possesso,di almeno 20 anni, ai fini dell'usucapione ha dei requisiti....dev'essere: continuato e non interrotto (è interrotto quando il possessore è stato privato del possesso per oltre un anno), pacifico e pubblico (non acquistato cioè in modo violento o clandestino) e inequivoco (cioè consistere in modo né dubbio né incerto nell’attività corrispondente all’esercizio della proprietà o di altro diritto reale)..
detta così può sembrare fatto, ma non è così! intanto non esistono immobili di nessuno: se il proprietario è morto senza lasciare eredi, il bene è dello stato, altrimenti da qualche parte c'è qualcuno che ha titolo sull'immobile......per verificare questo si può fare un controllo in conservatoria e risalire a chi è intestata la proprietà (appoggiandosi a un tecnico)
dall'altra parte c'è il possesso del bene....e qui sta il problema...il possesso è il potere sulla cosa che si manifesta in un'attività corrispondente all'esercizio della proprietà o di altro diritto reale, che viene distinto dal godimento del bene, il quale può spettare a terzi non possessori (che hanno la detenzione del bene)...........provare il possesso del bene, e non la semplice tolleranza nel godimento del bene, è cosa veramente difficile e rara!
consiglio personale: provate a risalire al proprietario ed eventualmente fategli un'offerta, altrimenti continuate a usarlo come state facendo finchè nessuno ha da ridire
 

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