alisa78

Nuovo Iscritto
Ciao a tutti, avrei bisogno di una vostra opinione e relativo consiglio per capire come muovermi.

Ho presentato un mese fa, tramite geometra dell'impresa che esegue i lavori, la SCIA per piccole opere di manutenzione straordinaria per diversa distribuzione degli spazi, nello specifico una parete del bagno viene spostata per allargarlo, stessa cosa per una parete del soggiorno.
Nel progetto allegato alla SCIA il muro del bagno veniva spostato di 30 cm, ma durante i lavori abbiamo deciso di allargarci ulteriormente arrivando a 70cm. Rispetto al progetto originale il bagno passa da 5.20mq a 5.95mq e la camera da 14.13mq a 13.72mq.

Qui il problema: il geometra mi dice che bisogna presentare variante alla SCIA per un costo di 500€ per il geometra (a fronte di 1.500€ totali dell'intera pratica) e 78€ per diritti di segreteria.
Le domande che mi vengono sono due:
- è davvero necessario presentare variante? Cioè se noi abbiamo già dichiarato nel progetto e nella SCIA che avremmo spostato il muro del bagno, non è possibile in fase di chiusura lavori e aggiornamento delle planimetrie semplicemente aggiornare il disegno? (parlo da ignorante della materia)
- il costo del geometra non è un po' eccessivo considerando che il comune per la variante richiede solo la compilazione della domanda e i nuovi disegni?

Grazie a chi mi risponderà!
Annalisa
 

akaihp

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Professionista
Ciao a tutti, avrei bisogno di una vostra opinione e relativo consiglio per capire come muovermi.

Ho presentato un mese fa, tramite geometra dell'impresa che esegue i lavori, la SCIA per piccole opere di manutenzione straordinaria per diversa distribuzione degli spazi, nello specifico una parete del bagno viene spostata per allargarlo, stessa cosa per una parete del soggiorno.
Nel progetto allegato alla SCIA il muro del bagno veniva spostato di 30 cm, ma durante i lavori abbiamo deciso di allargarci ulteriormente arrivando a 70cm. Rispetto al progetto originale il bagno passa da 5.20mq a 5.95mq e la camera da 14.13mq a 13.72mq.

Qui il problema: il geometra mi dice che bisogna presentare variante alla SCIA per un costo di 500€ per il geometra (a fronte di 1.500€ totali dell'intera pratica) e 78€ per diritti di segreteria.
Le domande che mi vengono sono due:
- è davvero necessario presentare variante? Cioè se noi abbiamo già dichiarato nel progetto e nella SCIA che avremmo spostato il muro del bagno, non è possibile in fase di chiusura lavori e aggiornamento delle planimetrie semplicemente aggiornare il disegno? (parlo da ignorante della materia)
- il costo del geometra non è un po' eccessivo considerando che il comune per la variante richiede solo la compilazione della domanda e i nuovi disegni?

Grazie a chi mi risponderà!
Annalisa

la variante è l'aggiornamento della pratica. ed è obbligatorio.
anzi si sarebbe dovuta fare prima di iniziare i lavori di variante e non dopo. il farla dopo in questo caso è un peccato "veniale".
sulle parcelle io non mi pronuncio mai per deontologia professionale però sappi che io non presento nulla in comune per meno del doppio di quella cifra.
 

geofin.service

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Purtroppo c'è la solità mentalità che il tecnico fa solo quattro linee senza mai comprendere realmente cosa c'è dietro... Comunque concordo con akaihp! Anche io avrei chiesto di più!
 

antonellifederico

Membro Attivo
Professionista
Purtroppo c'è la solità mentalità che il tecnico fa solo quattro linee senza mai comprendere realmente cosa c'è dietro... Comunque concordo con akaihp! Anche io avrei chiesto di più!
:ok:

la variante è l'aggiornamento della pratica. ed è obbligatorio.
anzi si sarebbe dovuta fare prima di iniziare i lavori di variante e non dopo. il farla dopo in questo caso è un peccato "veniale".
sulle parcelle io non mi pronuncio mai per deontologia professionale però sappi che io non presento nulla in comune per meno del doppio di quella cifra.
:applauso::applauso::applauso: (volevo dimostrare + enfasi!! :sorrisone:)
 

alisa78

Nuovo Iscritto
Purtroppo c'è la solità mentalità che il tecnico fa solo quattro linee senza mai comprendere realmente cosa c'è dietro... Comunque concordo con akaihp! Anche io avrei chiesto di più!

Allora per farmi comprendere potresti spiegarmi cosa c'è dietro?

Io ho chiesto perchè mi sembrava strano che con una SCIA aperta, le modifiche richiedessero un'altra SCIA e non si potessero dichiarare in fase conclusiva. Mi sembrava e mi sembra una lungaggine burocratica e il modo per far spendere di più, ma non era una critica a nessuno.

Inoltre un chiarimento
anzi si sarebbe dovuta fare prima di iniziare i lavori di variante e non dopo. il farla dopo in questo caso è un peccato "veniale".
in che senso si doveva farla prima di iniziare i lavori? La SCIA è stata presentata regolarmente prima di iniziare i lavori, poi sono subentrate delle scelte diverse che hanno richiesto i 30cm in più in bagno.

L'unico peccato veniale è la mia ignoranza in materia che mi ha fatto pensare che non ci fossero costi aggiuntivi data la marginalità della modifica!
 

antonellifederico

Membro Attivo
Professionista
una variazione a una SCIA è sempre un'altra SCIA (quando fai una variante ad un titolo edilizio, anche se in corso d'opera, ottieni sempre un altro titolo edilizio che ha seguito una sua istruttoria indipendentemente dal titolo edilizio originale - scusate le ripetizioni :confuso:)

nel caso specifico la necessità di presentare la variante deriva dal fatto che il tecnico deve asseverare che i rapporti areo-illuminanti derivanti dallo spostamento della parete sono conformi alle prescrizioni igienico-sanitarie
 

akaihp

Membro Attivo
Professionista
Allora per farmi comprendere potresti spiegarmi cosa c'è dietro?

Io ho chiesto perchè mi sembrava strano che con una SCIA aperta, le modifiche richiedessero un'altra SCIA e non si potessero dichiarare in fase conclusiva. Mi sembrava e mi sembra una lungaggine burocratica e il modo per far spendere di più, ma non era una critica a nessuno.

Inoltre un chiarimento

in che senso si doveva farla prima di iniziare i lavori? La SCIA è stata presentata regolarmente prima di iniziare i lavori, poi sono subentrate delle scelte diverse che hanno richiesto i 30cm in più in bagno.

L'unico peccato veniale è la mia ignoranza in materia che mi ha fatto pensare che non ci fossero costi aggiuntivi data la marginalità della modifica!

Se sono lungaggini burocratiche? Si, lo sono.
Prenditela con i nostri legislatori che fanno di tutto per complicare invece di semplificare, per rendere ostiche le cose semplici e per permettere a ciascun ente di fare il bello e il cattivo tempo, con la calma che vuole, senza che a risponderne siano i diretti responsabili ma la collettività.
Quando infatti, le poche volte, i cittadini vincono le cause contro le pubbliche amministrazioni, a pagare alla fine siamo sempre noi. Noi che le tasse le paghiamo o almeno ci proviamo a farlo visto che anche pagarle è una delle cose più difficili.

Dicevo del peccato "veniale" perchè bisognerebbe presentare una pratica prima di fare una modifica e non dopo.

E poi prenditela da ultimo (ma non solo) con il nostro ministro per la semplificazione, per il quale mi rifiuto di usare il termine "onorevole" che ha introdotto la "SCIA" dopo che un altro aveva sbandierato ai quattro venti che si poteva fare tutto liberamente (edilizia libera), salvo poi rimangiarsi il tutto in fase di conversione in legge (Comunicazione Inizio Attività).

Quindi i costi delle pratiche derivano da:
- costi di aggiornamento (studio di leggi e regolamenti sempre in evoluzione)
- costi fissi legati all'attività (sede, software, computer, ecc.)
- costi variabili (tasse e contributi)
- costi collaboratori
- costi orari legati sia al tempo passato in riunioni con i clienti, al redigere materialmente i progetti (anche a pensarci a volte) e quindi anche costi relativi alla stampa e alla presentazione dei progetti presso gli ordini competenti.

A questo ci si aggiungono i costi della assicurazione professionale e del tempo passato con gli avvocati perchè le persone insoddisfatte spesso non sanno individuare le responsabilità e tanto l'architetto lo chiamano comunque a giudizio.

Se a tutti questi costi e tempo applichi un costo orario scopri che per pulire la casa conviene affidarsi ad un architetto: costano meno di una colf.
 

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