A

Alfredo1971

Ospite
Salve,
abito in un immobile di tre piani da circa 30 anni, lo stesso è abitato da altre due famiglie, non è stato mai costituito un condominio, abbiamo sempre di comune accordo affrontato spese comuni e quant'altro decidendo di volta in volta.
Ho la necessità, in previsione di dividere il mio appartamento in due, di aprire un altra porta di ingresso nel pianerottolo vano scala al primo piano, in corrispondenza del mio appartamento.
Ho accennato la cosa ai due miei coabitanti, uno non ha problemi, l'altro dapprima non ne aveva e adesso inizia a paventare dubbi sulla fattibilità in quanto il muro è portante. Dubbi che ho diradato con il parere di un ingegnere che ha confermato la fattibilità.
Ora la mia domanda è la seguente: Io per eccesso di zelo o correttezza ho informato i miei due condomini, tra l'altro ho preparato una liberatoria che farei loro firmare per il nulla osta a procedere, ovviamente secondo leggi e normative. E' necessario chiedere loro il permesso o potrei agire comunque? Nel caso un condomino fosse favorevole e l'altro no, basta il consenso di uno su due? (oltre al mio ovvio).
Grazie per le risposte.
 

Antonello

Nuovo Iscritto
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
E' necessario chiedere loro il permesso o potrei agire comunque?

Per una questione di quieto vivere è giusto far loro presente della tua esigenza che non arrecherà alcun fastidio e neppure deprezzamento dello stabile.
Non ti possono impedire di fare e quindi puoi agire.
Esistono sentenze di cassazione al riguardo.
 

giustizia

Nuovo Iscritto
salve, il consenso scritto è la parte essenziale per il permesso di apertura, ma attenzione a prendere decisioni affrettate controlla bene con il tuo ingegnere se senza consenso lo puoi fare, a mio parere se non hai l'approvazione non puoi farlo, io per molto meno o quasi ho fatto intervenire la Procura.:affermazione:
 

enrikon

Membro Senior
Invece credo abbia ragione Antonello.
Una nuova apertura su un pianerottolo (purchè si rispettino tutte le varie normative) non può essere impedita dai condòmini.
 
A

Alfredo1971

Ospite
Grazie per i commenti, tuttavia riferendomi a "giustizia" credo sia spontanea una riflessione, imagino che chiunque sia avverso a prevaricazioni e/o abusi di qualsiasi genere, tuttavia è mio parere che l'utente "giustizia" rappresenti bene l'attuale situazione di intolleranza e prevaricazione al contrario che aimè si è radicata nella nostra società.
Anni addietro per fare un esempio il vicino che sta creando perplessità all'apertura di detto ingresso, mi chiese se poteva apportare una modifica al garage prolungandosi sotto il mio balcone (io sto al primo e il garage a piano terra), io dissi che non vi erano problemi e autorizzai la cosa, sentendomi quasi in dovere di non ostare la volontà del mio vicino, visto che non creava problemi o altro.
A distanza di anni lui si è dimenticato di tutto e tantomeno io sono li a ricordargli il favore fatto.
Giustizia, nick a parte, ricorda che la vita è breve e che quello che abbiamo non ci seguirà sotto terra, la tolleranza e la collaborazione con il prossimo (soprattutto con i vicini) fa parte dei rapporti umani che oramai ignoriamo.
Grazie comunque per il tuo intervento.
 

giustizia

Nuovo Iscritto
volevo solo rispondere tranquillamente ad Antonello. se a suo tempo avevi già concesso al tuo vicino quella modifca, non è lontano allora quello che ho detto, come vedi non ricorda di quanto sei stato cortese, mi dispiace che il mio nik non è di tuo gradimento, non era mia intenzione toccare la tua sensibilità. penso che prima di darmi dell'intollerante cerca solo di vedere le cose con obbietività.
 

Antonello

Nuovo Iscritto
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
spero che non sei per le ingiustizie, perchè il prevaricare non è ne civile, ne democratico

Assolutamente contrario alle ingiustizie, contro i prevaricatori e gli antidemocratici.
Contrario invece a quelli che come si dice da noi "in giustizia finza a sa morte" (in giustizia sino alla morte).

Aggiunto dopo 27 minuti :

Mi saprebbe indicare qualche sentenza in merito? Grazie mille.

Cassazione 24 aprile 1964 n. 2009;
" 5 febbraio 1979 n. 761;
" 10 febbraio 1981 n. 843;
" 4 febbraio 1988 n. 1112;
" 10 gennaio 1997 n. 240.
Se chiedi ad un avvocato te ne citerà in abbondanza.
 

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