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27/04/2011, 16:10 | Europe | Fiaip Bergamo

Novità dall’assemblea provinciale degli agenti immobiliari Fiaip (la Federazione italiana agenti immobiliari professionali), riuniti stamattina nella sede bergamasca di Via Milano. "In questa assemblea provinciale vogliamo raccontare qualcosa che in Italia nessuno ha ancora detto – ha dichiarato Giuliano Olivati, presidente Fiaip Bergamo - ovvero quel che bolle in pentola in Europa per la professione di agente immobiliare: nel silenzio italiano più assoluto tre provvedimenti europei, Direttiva qualifiche professionali, Direttiva Bolkestein e Single Market Act ci stanno girando la terra sotto i piedi, con tanto di futura tessera professionale europea. Gli italiani come sempre lo scopriranno a cose fatte, Fiaip Bergamo vuole comprendere questo scenario in anticipo”.

Il 7 gennaio 2011 la commissione europea ha varato una consultazione pubblica sulla Direttiva per le qualifiche professionali (2005/36/Ce). Il progetto si chiama Single Market Act (“Atto del mercato unificato”) e prevede un libro verde nell'autunno 2011. Seguirà, nel 2012, una proposta di atto legislativo volto all'aggiornamento della direttiva. Un gruppo pilota composto da 30 esperti provenienti da svariate aree professionali (architetti, medici, ingegneri, avvocati, guide alpine, levatrici, farmacisti, agenti immobiliari, operatori turistici, ecc.) nonché da 10 Stati membri (Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Ungheria, Paesi Bassi, Polonia, Slovacchia e Regno Unito), oltre a rappresentanti delle associazioni UE ha iniziato la riflessione sulla tessera professionale europea.

“Il disegno è chiaro”, commenta Olivati: “la direttiva sul riconoscimento intra-UE delle qualifiche professionali (2005), la Direttiva Bolkestein sulla circolazione dei professionisti (2006) che ha dato luogo allo standard europeo EN 15733 “Servizi degli agenti immobiliari”, il Single Market Act come conclusione di un processo di forte impulso alla creazione di uno spazio commerciale e professionale europeo. La Commissione europea ha avviato un’indagine volta alla revisione della direttiva del 2005 sulle qualifiche professionali, per arrivare nel 2012 alla proposta di una tessera professionale europea per le professioni, tra cui quella degli agenti immobiliari. L’UE sta quindi spingendo verso l’unificazione dei requisiti e dei servizi professionali degli agenti immobiliari, per risolvere i problemi posti dalla Direttiva Bolkestein: se non si parla una “lingua comune europea del real estate”, infatti, la circolazione degli agenti immobiliari, considerati come professionisti erogatori di servizi, prima ancora che problematica è controproducente, La lingua comune degli agenti immobiliari europei è proprio lo Standard EN 15733, voluto dalle associazioni UE dei professionisti del real estate, in un dialogo costante e a volte sofferto con le associazioni europee dei consumatori, Le cose si stanno muovendo, anche se in Italia i più se ne accorgeranno al fatto compiuto”.

“Nonostante molti non se ne siano accorti – prosegue il presidente Fiaip Bergamo - siamo legati a doppio filo alla “rottura di paradigma” messa in atto dalle istituzioni europee. Il nuovo paradigma dello Standard UNI EN 15733 “Servizi degli agenti immobiliari” mette in primo piano il consumatore con le sue istanze, alle quali un moderno professionista del real estate deve dare risposte concrete, efficaci e tempestive. Come spesso accade, è facile che anche questa volta sarà l’Europa a salvare gli italiani da se stessi. Questa norma volontaria di standardizzazione, varata dal Cen (Comitato europeo di normalizzazione) a dicembre 2009, è stata recepita in Italia dall’Uni (Ente nazionale italiano di unificazione e standardizzazione) nel gennaio di quest’anno, e già ora i consumatori possono richiederne l’applicazione nei rapporti con gli agenti immobiliari. La via tracciata da Bruxelles è chiara e non ha alcun senso fare come gli struzzi”.

“Lo Standard UNI EN 15733 “Servizi degli agenti immobiliari” – dichiara Olivati - definisce la tavola delle competenze e un dettagliato piano di formazione continua per il moderno agente immobiliare professionale, o, per dirla secondo l’inquadramento civilistico italiano, del moderno mediatore immobiliare professionale. Si tratta quindi non solo di una carta dei servizi, ma della carta d’identità degli agenti immobiliari europei, che sarà alla base della nuova tessera professionale europea, la prossima patente di circolazione comunitaria degli specialisti del mattone. Per questo Fiaip Bergamo ha deciso, prima in Italia, di adottare sin d'ora il nuovo standard europeo come programma di formazione permanente per le agenzie immobiliari associate”.

"In questo importante appuntamento assembleare", conclude Olivati, "abbiamo anche presentato il nuovo gestionale per agenzie immobiliari Cercacasa 2.0, inserito nel backoffice del portale federativo Cercacasa.it. Si tratta di uno strumento che, oltre a caricare automaticamente gli immobili sul portale (con le variazioni in tempo reale, modifiche testi, foto ecc.) serve a gestire l'incrocio automatico tra acquisizioni e richieste, e poter collaborare con i colleghi Fiaip attraverso un meccanismo (volontario e non imposto dall'alto) di "scambio di amicizia" mutuato dai Social network, insomma una specie di Facebook per gli agenti immobiliari. In questo modo è possibile creare reti virtuali di agenzie Fiaip, senza spendere un Euro, come previsto dal progetto pionieristico Fiaip Network proposto a Bergamo nel lontano 2008. Le agenzie immobiliari Fiaip già coprono l'intero mercato di Bergamo e provincia, ora lo strumento del social network professionale ci consente di fare rete in modo ancora più efficace".

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andrea p

Membro Junior
Privato Cittadino
A me sembra d'aver capito che il "nuovo standard europeo come programma di formazione permanente per le agenzie immobiliari associate” possa essere solo una cosa positiva visto che impone una continua formazione al fine di qualificare sempre meglio l'ai eliminando o perlomeno contrastando l'improvvisazione. Insomma a me sembra un'ottima cosa :applauso: Faccio i miei complimenti alla FIAIP la migliore (mia opinione ovviamente) delle organizzazioni di categoria.
 

andrea p

Membro Junior
Privato Cittadino
andrea boschini dice
Andrea...un distinguo basilare...Fiaip di Bergamo dal ...resto

chiedo a FIAIP Bergamo se si sente di confermare....potete rispondermi anche privatamente se ritenete imbarazzante farlo pubblicamente.
 

andrea p

Membro Junior
Privato Cittadino
Andreap...Giuliano non te lo confermera' nemmeno sotto tortura...lui e' Fiaip sino al midollo...ma basta leggererlo

Il punto è che io credo molto nel contaggio positivo quindi se la FAIP di Bergamo è così efficente come sembra (devo dire che questa buona nomina mi è stata confermata anche dalla sede provinciale di Catania) perchè non condividere tutte le sue buone pratiche con l'intera associazione in modo da diventare un chiaro riferimento sul mercato sia per gli operatori (che vogliono migliorare e qualificarsi sempre più) sia per l'utente che potrebbe imparare a distinguere i buoni comportamenti da quelli un pò opachi (e quindi le associazioni serie da quelle un pò meno).....
 

enrikon

Membro Senior
Ma di un codice deontologico della professione non ne parla mai nessuno?

Possibile che si parli sempre di aggiornamenti, corsi, stages, convention, seminari, professionalità (intesa solo in tutte le sue accezioni tecniche e tecnicistiche) e non si guardi mai al vero cancro che mina la nostra credibilità?

Ci preoccupiamo di tante cose (anche giuste, per carità) ma voltiamo continuamente le spalle al nostro problema N°1.
Guardiamo in tutte le direzioni tranne che in quella.

Non c'è niente di male a vestirsi eleganti, ma se sono malato di tumore e salto la seduta di chemioterapia per andare a comprarmi la giacca nuova, c'è qualcosa che non va.

E una volta che si sarà creato l'agente immobiliare "perfetto", "onnisciente", "indefettibile", che cosa si sarà ottenuto?
Avremo risolto tutti i nostri problemi? Nessuno ci criticherà più? nessun cliente avrà più da ridire su di noi?
:occhi_al_cielo:
 

pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
Ma di un codice deontologico della professione non ne parla mai nessuno?

Possibile che si parli sempre di aggiornamenti, corsi, stages, convention, seminari, professionalità (intesa solo in tutte le sue accezioni tecniche e tecnicistiche) e non si guardi mai al vero cancro che mina la nostra credibilità?

Ci preoccupiamo di tante cose (anche giuste, per carità) ma voltiamo continuamente le spalle al nostro problema N°1.
Guardiamo in tutte le direzioni tranne che in quella.

Non c'è niente di male a vestirsi eleganti, ma se sono malato di tumore e salto la seduta di chemioterapia per andare a comprarmi la giacca nuova, c'è qualcosa che non va.

E una volta che si sarà creato l'agente immobiliare "perfetto", "onnisciente", "indefettibile", che cosa si sarà ottenuto?
Avremo risolto tutti i nostri problemi? Nessuno ci criticherà più? nessun cliente avrà più da ridire su di noi?
:occhi_al_cielo:

Io credo che non hai letto con attenzione, ne la uni 15733, ne il single market act.
Quando accadono certi avvenimenti, come quando piove, è inutile chiedersi come mai non appaia il sole, meglio prendersi l'ombrello o prepararsi a bagnarsi. (chi ha detto Bolkestein?)
Inoltre, la preparazione continua è solo un aspetto di ciò che accadrà, a mio parere perfettamente condivisibile e necessario per chi vuol fare il vostro lavoro, specie in italia dove è più pericoloso compravendere che in altri paesi.
Non capisco l'atteggiamento di chi si lamenti della bassa qualità media della sua categoria e poi rifiuti a prescindere la formazione minima, ci si accontenterebbe anche di un livello minimo di nozioni e meccanismi: ad esempio come funziona un assegno post-datato, cosa succede in caso di privilegio dello stato in caso di rivendita entro un anno di immobile con agevolazione prima casa... tutte cose che leggendo qui paiono ignote a molti di voi, anche e specialmente a quelli che fanno il mestiere da più tempo, sembrerebbe.
Potrei quasi affermare che chi fa il mestiere da più tempo sia mediamente meno preparato alla teoria minima, contando troppo sulla propria esperienza, finendo a volte per muoversi un po' superficialmente... ma sarebbe una affermazione superficiale, quindi la declasso a parere personale derivato da quanto leggo qua, spesso.
Tornando sulla tua obiezione, ti invito a informarti meglio, in quanto anche il codice etico è compreso nelle indicazioni della uni in oggetto, che altro non è che un insieme di suggerimenti (non è obbligatoria) che rispondono alle esigenze concertate di operatori e consumatori.
Inoltre le cose di cui si parla sono distinte.
Qui non si parla di una nuova legge per i mediatori, ne di nuove indicazioni su come il mediatore deve muoversi, qui si va oltre, molto oltre.
Si dice che il mercato diverrà unico, e che gli operatori, per accedervi dovranno avere i requisiti necessari nel paese dal quale provengono e potranno operare in qualsiasi altro paese comunitario, seguendo le legislazioni locali.
Quanto questo influisca poi sui vostri codici etici futuri, o le leggi che vi regoleranno, lo vedremo.
A mio parere, potrebbe accadere che in futuro, come ho già scritto altrove, possa nascere una nuova direttiva servizi, che vi comprenda, che avrà il compito di dare una chiarezza "europea" ai requisiti dell'agente immobiliare europeamente riconosciuto, nascente proprio dal lavoro fatto in precedenza, dai consumatori e dalle categorie.
Cosa significhi e quali conseguenze possa portare di sicuro non o posso dire, il mio parere l'ho espresso.
 

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