AGATINA

Nuovo Iscritto
Buongiorno ,

è la prima volta che scrivo su questo forum e Vi faccio i miei complimenti per gli interventi competenti che leggo riguardo ciò che per noi italiani è uno dei beni primari…

Vengo al punto.

A seguito dell'intermediazione di un agente immobiliare, ho sottoscritto una proposta irrevocabile di acquisto per una villetta a schiera ultimata nel 1991, posseduta ed abitata per quasi vent'anni dalla stessa famiglia. Nella proposta sono state fissate le date entro le quali effettuare il compromesso, i pagamenti e il rogito e viene riportata questa frase “…..l’offerta è condizionata alla prestazione di ampia garanzia del proprietario che i beni sono conformi alla normativa edilizia urbanistica vigente…..”.

Preciso che la proposta non è stata accettata dal proprietario, ma da un terzo permutante, con il quale dovrei fare il compromesso per poi arrivare al rogito con il proprietario “vero”. Ma non è questo il punto che mi lascia perplessa.

Quando ho firmato la proposta di acquisto versando una cifra di 1000 euro ho richiesto all’ agenzia le più ampie garanzie riguardanti la certificazione di conformità degli impianti e dell’agibilità dell’immobile.
L’agente immobiliare mi ha risposto che era “tutto a posto” e che avrebbe presentato tutta la documentazione al momento del rogito.

E’ appena il caso di precisare che l’agenzia mi ha messo una certa fretta per arrivare quanto prima alla firma del compromesso.

Dopo la firma della proposta di acquisto ho richiesto più volte all'agente immobiliare di fornirmi copia della documentazione- certificato di agibilità, dichiarazioni di conformità impianti e altro ancora – PRIMA della firma del compromesso, ricevendo solo rassicurazioni verbali che tanto “tutto era a posto” e che i certificati da me richiesti sarebbero stati allegati all’atto notarile ovvero DOPO la firma del compromesso.

Vista la reticenza dell’agenzia ho effettuato personalmente la ricerca della documentazione presso l’ufficio tecnico del Comune, e purtroppo sono venuta a conoscenza che non sono mai stati presentati i certificati di conformità degli impianti , che non risulta ancora l’accatastamento e che per giunta non è mai stata richiesta l’agibilità. Pertanto allo stato attuale l’immobile è privo di agibilità.

L’ immobile in oggetto appartiene ad un complesso di villette a schiera mai dismessi dall’impresa costruttrice (la strada di accesso risulta a tutt’oggi privata), e sembrerebbe che il costruttore abbia in corso da trent’anni una trattativa per la dismissione delle aree con il Comune per cui non si escludono eventuali possibili ulteriori richieste di denaro ai possessori del villette per ultimare le opere di urbanizzazione (soprattutto la strada, che nel frattempo ha ceduto in due punti).

L’immobile è attualmente vuoto e pertanto la funzionalità degli impianti non è al momento verificabile essendo privo degli allacciamenti luce-acqua-gas. Ovviamente l’agenzia mi ha assicurato che gli stessi non hanno alcun difetto di funzionalità.

Prima sottoscrivere il compromesso mi sono fatta consegnare dall’agenzia una copia del testo che dovrei andare a firmare e tra mille problemi e perplessità dell’agenzia nel fornirmi tale documento sono riuscita ad averne copia nella quale leggo che “accetto lo stato attuale degli impianti” senza nessun riferimento né all’agibilità dell’abitazione né tanto meno alla documentazione che dovrebbe – a detta dell’agenzia – essere riportata in atto.

Da ulteriori mie personali verifiche sono venuta poi a conoscenza che l’abitazione ha vissuto in passato problemi di scarichi e fognature che ora sembrano risolti. Non posso dire se l’agenzia fosse venuta a conoscenza di queste problematiche, a me hanno sempre detto di stare tranquilla che l’immobile era a posto con le documentazioni e che poteva essere abitata fin da subito.

Adesso mi sorgono dei dubbi uniti anche ad uno scoramento per il trattamento che ho ricevuto dall’agente immobiliare che molto probabilmente mi classificherà come una perfetta rompiscatole (ma fino a prova contraria le commissioni di intermediazione le pago anche io…..).

Dubbi che Vi elenco precisando che a me l’immobile interessa e che la cifra pattuita in sede di “proposta d’acquisto” era da me considerata come una spesa per una casa in regola con tutte le certificazioni degli impianti, con la piena funzionalità degli stessi e con l’ovvia presenza del certificato di agibilità.

1) se non venissero riportate in compromesso la conformità degli impianti e l’agibilità dell’immobile oppure se non si desse ampia garanzia scritta in compromesso che tali certificazioni verranno presentate al rogito, unitamente alla garanzia scritta della piena funzionalità degli impianti, posso ritirarmi dalla proposta di acquisto senza incorrere in penali o qualsivoglia richiesta di risarcimento da parte dell’ agenzia o del venditore?


2) Se d’altra parte il venditore o l’agenzia volessero portare avanti la compravendita presentando la conformità degli impianti (per me condizione essenziale) lasciando poi alla sottoscritta l’onere di richiedere l’agibilità al Comune è lecito richiedere un preventivo presso un professionista affinchè porti avanti la pratica defalcando poi le spettanze del professionista dal prezzo di vendita dell’immobile anche se è già stata firmata e accettata una proposta irrevocabile di acquisto?

Vi ringrazio fin da subito per le proposte e suggerimenti che mi darete a riguardo. :stretta_di_mano::stretta_di_mano::stretta_di_mano:

Chiara
 

studiopci

Membro Storico
Premettendo che forse è opportuno che tu sottoponga la cosa ad un professionista e faccia anche un calcolo dei costi benefici, perchè è strana tutta la situazione oltretutto a distanza di 20 anni
se non venissero riportate in compromesso la conformità degli impianti e l’agibilità dell’immobile oppure se non si desse ampia garanzia scritta in compromesso che tali certificazioni verranno presentate al rogito, unitamente alla garanzia scritta della piena funzionalità degli impianti, posso ritirarmi dalla proposta di acquisto senza incorrere in penali o qualsivoglia richiesta di risarcimento da parte dell’ agenzia o del venditore?
Con la clausola inserita, si può recedere per inadempienza del venditore.

Se d’altra parte il venditore o l’agenzia volessero portare avanti la compravendita presentando la conformità degli impianti (per me condizione essenziale) lasciando poi alla sottoscritta l’onere di richiedere l’agibilità al Comune è lecito richiedere un preventivo presso un professionista affinchè porti avanti la pratica defalcando poi le spettanze del professionista dal prezzo di vendita dell’immobile anche se è già stata firmata e accettata una proposta irrevocabile di acquisto?
sono calcoli che devi fare tu , tenendo presente che ci sono alcune cose ancora in sospeso , poi comunque questa figura di terzo a che tiitolo promette l'immobile in vendita ? Consiglierei di aprire gli occhi su tutto e comunque non versare una lira a nessuno fino al rogito.
 

Antonello

Nuovo Iscritto
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Un immobile privo di agibilità, della certificazione degli impianti e disabitato da 20 anni, un costruttore che da 30 anni attende la dismissione delle aree comunali, un terzo che promette la vendita, un mediatore che cincischia....
Tanto dovrebbe bastare per chiudere la trattativa chiedendo indietro i denari versati e cercare un'altro immobile.
 

AGATINA

Nuovo Iscritto
Ringrazio il Moderatore e Antonello per le risposte.

Riguardo la figura del "terzo" verificherò tutto chiedendo una consulenza dal notaio.

Al momento rimango fiduciosa e decisa di portare avanti la compravendita chiedendo però che già nel compromesso vengano inserite le clausole della conformità degli impianti, della funzionalità degli stessi, unitamente alla presenza dell’ agibilità oppure alla specifica menzione che il venditore si impegni a presentare richiesta in Comune di agibilità facendosi carico delle eventuali spese e integrazioni previste entro i 60 giorni dalla presentazione della richiesta. Il rogito in questo caso lo fisserei solo dopo il silenzio-assenso da parte del Comune.

La firma del compromesso era stata fissata tra qualche giorno e per ovvie ragioni la data verrà necessariamente rinviata dato che al momento sono mancanti questi essenziali requisiti.

Ho informato l'agenzia di mettersi in contatto con il mio notaio di fiducia interessando anche un professionista affinchè possa, di concerto con il notaio, fare tutte le verifiche del caso.

Non ho intenzione di recedere né dalla proposta di acquisto né dalla cifra pattuita per l’immobile, né dalle spettanze dell’agenzia.

A “spanne” – e correggetemi se sbaglio - mi viene da scrivere che forse nemmeno l’agenzia e il venditore possono recedere da una proposta d’acquisto già accettata per un immobile che viene da loro stessi dichiarato in regola dal punto di vista urbanistico ed edilizio.

Vedremo gli sviluppi della situazione e soprattutto il comportamento a riguardo dell' agente immobiliare.

Se ritenete che la questione possa interessare il Forum posterò gli aggionamenti. Se avete ulteriori consigli da fornirmi Vi ringrazio ancora una volta

Per ultimo una precisazione ad Antonello: la casa non è stata disabitata per 20 anni ma è stata abitata fino a circa sei mesi fa dalla stessa famiglia.

Saluti

Chiara
 

Antonello

Nuovo Iscritto
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
la casa non è stata disabitata per 20 anni ma è stata abitata fino a circa sei mesi fa dalla stessa famiglia.

Si, è stato un lapis.
Leggo che hai sottoscritto una proposta e devi sottoscrivere un compromesso.
La proposta che rimanda ad un compromesso rende nullo il tutto.
Dovresti controllare.
 

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