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U

Utente Cancellato 44291

Ospite
Complice il caldo afoso delle mie zone e la disastrata situazione del mercato immobiliare, la notte dormo malissimo e penso penso..... penso a quando nel 96 ho smesso di fare il progettista e iniziato l'attività di agente immobiliare, a quando ubriacato dal fermento le poche agenzie del territorio si dividevano in modo più o meno leale e in concorrenza le tante opportunità lavorative, capitava poche volte di essere in "guerra" col "rivale" alla peggio ti offendevi da solo se perdevi affari su cui non avevi creduto o se quel cliente comprava una tua proposta che però non gli avevi fatto vedere insomma il bello e il brutto della professione; poi vennero i franchising che aprirono 6-7 filiali alla volta ubicandosi strategicamente a pochi metri dalle agenzie più consolidate, i prezzi aumentarono sistematicamente, i rapporti con la clientela iniziarono ad essere diciamo così velati da discorsi tipo " mi han detto che posso prendere molto di più "etc etc..poi arrivò l'euro:disappunto: ...fu esattamente tutto moltiplicato per 2 (tranne le buste paga)dal caffè, alla carta igienica, al prezzo delle case. Eppure nonostante in testa mi suonaressero campanelli di allarme tutto proseguiva secondo un copione consolidato di finanziamenti e mutui al 110% del valore, famiglie che si impiccavano con le rate per acquistare...e via di seguito.Dubbi.....
Dal 2005 preferisco migliorare la mia professionalità imparando anche sulla mia pellaccia a come effettivamente si costruisce un fabbricato, ad analizzarne i costi, a contrattare con i fornitori e con le manovalanze a stare sul cantiere, tutto ciò per aumentare le capacità conoscitive e di soddisfazione personale.Oggi aimè mi trovo pensieroso e ripercorrendo tutti questi anni dove nonostante non mi sia arricchito ho avuto soddisfazioni e provato piacere a svolgere l'attività, oggi vedo nero nerissimo...Il mercato si è intasato da tantissime offerte invendute, le agenzie si scannano, i franchising ora ne fanno di tutti i colori, la vecchia "parola" vale quanto un gelato al polo ed io mi trovo a non sapere che fare. Sotto gli effetti di qualche alcolico ho pensato di aprire un'immobiliare solo online, l'ultima spiaggia, riducendo costi e personale, ma i risultati tardano a venire...e di notte sul letto penso penso......
Penso che solo un drastico cambiamento della professione possa salvarci, salvarci oggi che ci hanno obbligato ad avere mansioni di notaio, vigilante, guardasigilli, psicoterapeuti. Solo trasformando l'attuale lavoro in una professione tutelata e trasparente.
Penso al modello inglese fatto di incarichi seri, trasparenti, dove puoi pubblicizzare il tuo immobile senza rischiare scavalchi dai clienti o dai "colleghi"...penso a come riappropriarmi della professione che ormai è in mano all'anarchia totale, clienti che comprano dal commercialista, vendite fatte dal geometra e chi più ne ha più ne metta...
Penso..penso...
Poi davanti ad uno schermo leggendo di uno spread a 520 punti mi ricordo che sono in italia e che convivo in questo stato del caos totale e mi annichilisco sempre più....
Spero di dormire...
 
E

enzo6

Ospite
Complice il caldo afoso delle mie zone e la disastrata situazione del mercato immobiliare, la notte dormo malissimo e penso penso..... penso a quando nel 96 ho smesso di fare il progettista e iniziato l'attività di agente immobiliare, a quando ubriacato dal fermento le poche agenzie del territorio si dividevano in modo più o meno leale e in concorrenza le tante opportunità lavorative, capitava poche volte di essere in "guerra" col "rivale" alla peggio ti offendevi da solo se perdevi affari su cui non avevi creduto o se quel cliente comprava una tua proposta che però non gli avevi fatto vedere insomma il bello e il brutto della professione; poi vennero i franchising che aprirono 6-7 filiali alla volta ubicandosi strategicamente a pochi metri dalle agenzie più consolidate, i prezzi aumentarono sistematicamente, i rapporti con la clientela iniziarono ad essere diciamo così velati da discorsi tipo " mi han detto che posso prendere molto di più "etc etc..poi arrivò l'euro:disappunto: ...fu esattamente tutto moltiplicato per 2 (tranne le buste paga)dal caffè, alla carta igienica, al prezzo delle case. Eppure nonostante in testa mi suonaressero campanelli di allarme tutto proseguiva secondo un copione consolidato di finanziamenti e mutui al 110% del valore, famiglie che si impiccavano con le rate per acquistare...e via di seguito.Dubbi.....
Dal 2005 preferisco migliorare la mia professionalità imparando anche sulla mia pellaccia a come effettivamente si costruisce un fabbricato, ad analizzarne i costi, a contrattare con i fornitori e con le manovalanze a stare sul cantiere, tutto ciò per aumentare le capacità conoscitive e di soddisfazione personale.Oggi aimè mi trovo pensieroso e ripercorrendo tutti questi anni dove nonostante non mi sia arricchito ho avuto soddisfazioni e provato piacere a svolgere l'attività, oggi vedo nero nerissimo...Il mercato si è intasato da tantissime offerte invendute, le agenzie si scannano, i franchising ora ne fanno di tutti i colori, la vecchia "parola" vale quanto un gelato al polo ed io mi trovo a non sapere che fare. Sotto gli effetti di qualche alcolico ho pensato di aprire un'immobiliare solo online, l'ultima spiaggia, riducendo costi e personale, ma i risultati tardano a venire...e di notte sul letto penso penso......
Penso che solo un drastico cambiamento della professione possa salvarci, salvarci oggi che ci hanno obbligato ad avere mansioni di notaio, vigilante, guardasigilli, psicoterapeuti. Solo trasformando l'attuale lavoro in una professione tutelata e trasparente.
Penso al modello inglese fatto di incarichi seri, trasparenti, dove puoi pubblicizzare il tuo immobile senza rischiare scavalchi dai clienti o dai "colleghi"...penso a come riappropriarmi della professione che ormai è in mano all'anarchia totale, clienti che comprano dal commercialista, vendite fatte dal geometra e chi più ne ha più ne metta...
Penso..penso...
Poi davanti ad uno schermo leggendo di uno spread a 520 punti mi ricordo che sono in italia e che convivo in questo stato del caos totale e mi annichilisco sempre più....
Spero di dormire...

Certo che il tuo articolo fa riflettre.
Entrare nel settore immobiliare alla vigilia di oltre un decennio di grandi performance per poi essersi quasi arreso dopo un anno di forte crisi rappresenta per il sottoscritto un mistero.
Scusa la franchezza ma non credo alla lealta dei concorrenti durante gli anni '90, nè al fatto che allora le trattative fossero fatte solo da agenti nè che le bufere monetarie non investissero la lira o che non ci fosse aumento prezzi.
Certo allora esisteva minore concorrenza ma è la capacità di sapersi evolvere che ci consente di sopravvivere.
 

pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
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Entrare nel settore immobiliare alla vigilia di oltre un decennio di grandi performance per poi essersi quasi arreso dopo un anno di forte crisi rappresenta per il sottoscritto un mistero.

Ma il nostro c'è entrato nel 1996.

Errata corrige. non avevo capito nulla di quello che avevi scritto, sorry. :D Effettivamente...
 
E

enzo6

Ospite
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Ma il nostro c'è entrato nel 1996.

Errata corrige. non avevo capito nulla di quello che avevi scritto, sorry. :D Effettivamente...

Il mio concetto era:
sei entrato nel 1996 in un settore che ha fatto guadagnare chiunque, non ci si puo' lamentare se dopo 15 anni arriva una vera crisi. Questo concetto deve essere ben chiaro ad un imprenditore. Ovvio che i tempi cambiano e noi dobbiamo cambiare a fronte maggiore concorrenza.
E' come pensare nel 2012 di poter vendere una casa senza usare web.
 
U

Utente Cancellato 44291

Ospite
Non volevo apparire nefasto ne tantomeno sprovveduto il concetto forse astratto voleva evidenziare un forte senso di spaesamento e di incertezza.
E' evidente che il mio discorso ha un senso se si conosce la realtà della mia zona che tradotta in numeri significa:
dagli anni 99-2002 il comune ha incassato 10-14 milioni di euro derivanti dagli oneri di urbanizzazione, per passare nell'ultimo biennio ai 2-4
50% delle imprese edili hanno chiuso
50% degli studi tecnici di progettazione sono senza commesse
oltre 4500 immobili in vendita di cui il 98% fuori prezzo
finanziamenti a imprese e ai privati crollata.....
sapersi evolvere è obbligatorio, così come guardare avanti però lasciatemi il dubbio che così si è destinati ad un futuro molto oscuro...
buon lavoro
 

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