ancomarzio

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Ringrazio tutti voi per le risposte.
Certamente le Banche (come mi ha detto il Direttore) temono di essere coinvolte in diatribe tra i coeredi e il contestatario vivente; bloccano, perciò, il conto con attività reputata da loro opportuna, anche se non legittima in punta di diritto.

Agire sul conto, infatti, non significa possibilità legittima di appropriarsi di somme, ma semplicemente avere la facoltà di movimentarle. Resta fermo il diritto degli eredi di ottenere i rimborsi dal cointestatario che avesse prelevato il saldo.
La mia richiesta alla banca era quella di prelevare il 50% e non il saldo; tanto più che in successione può, in caso di cointestazione, entrare solo il 50% del saldo.
A mio parere, è illegittimo il comportamento della Banca:
  1. Poiché nel caso di morte di uno dei cointestatari del rapporto, ciascuno dgli altri conserva il diritto di disporre separatamente sul rapporto, che inoltre fin dall’inizio del rapporto, c’era la facoltà concessa a tutti i contestatari di operare disgiuntamente, in tutti i movimenti attivi e passivi.
  2. Solamente nel caso che nel “contratto” del libretto risulta, per espressa pattuizione delle parti, che nel caso in cui uno degli eredi abbia notificato alla banca la propria opposizione alla liquidazione delle somme in favore di uno dei cointestatari, la banca deve pretendere il concorso di tutti i cointestatari e degli eventuali eredi per procedere alla liquidazione “ la Banca può rifiutarsi.
  3. Questa espressa pattuizione non esiste, di conseguenza è più che ovvio che la Banca è tenuta alla liquidazione del 50% a favore del cointestatario.
Questa circostanza (che è un vero e proprio diritto), come ho detto, non è ben vista dalle Banche.
Tengo a precisare che anche io sono erede del mio parente e che gli altri eredi (circa 8) certamente vogliono che in successione entri il totale; ed è per questo motivo che si sono rivolti all'Avv.
Non voglio e non posso rivolgermi ad un Avv. ( il gioco non vale la candela), ma per me è una questione di diritto.
Grazie ancora e aspetto altre considerazioni ed eventualmente conoscere l'esito di casi simili.[DOUBLEPOST=1376309766,1376309503][/DOUBLEPOST]Grazie od1n0-
Posso avere maggiori informazioni circa l'arbitrato e della sentenza della cassazione secondo cui il contitolare potrebbe richiedere tutto il saldo cui fai riferimeno?
 

zeusobio

Membro Attivo
Privato Cittadino
Ti parlo per esperienza diretta... questo fa la banca... in via cautelativa.
Figurati lo fa anche in comunione dei beni... dove è ancora maggiormente chiaro che il 50% è dell'altra persona... poi presentando la successione si sblocca il 50%...

Ma qui c'è anche il problema dei movimenti, ci sono gli eredi, non si sa quanto sia da spartire in totale... per cui se dall'estratto conto risultano i movimenti solo di una data persona... beh... humm...
Guarda sotto un altro punto di vista... tu lavori ed alimenti un conto cointestato... muore prima di te una delle persone cointestate... se sei solo tu ad aver lavorato e messo quei soldi... non ti girerebbero se l'altro dice... bene il 50% è mio ora ci faccio quello che voglio?
Si usa cointestare perchè appunto... per modus italiano si pensa "se succede qualche cosa che vado all'ospedale che mi serve aiuto... mi fido che saprai agire con coscienza"..(oppure per altri motivi che riguardano la successione). Chi lo fa non considera però che non esiste + la buona fede.

Se non hai mai contribuito, tu sai che quei soldi non sono tuoi... ma ne pretendi il 50%? Ora bisognerebbe anche sapere perchè è stato cointestato... quali sono le motivazioni etc...
Forse era meglio un testamento dove si destinava la Quota Disponibile a questa persona che immagino sia fuori dall'asse ereditario per evitare anche questioni legate alla legittima etc... e farsi delle aspettative non dovute.

Quoto Ludovica83. Comunque molte persone che conosco (specialmente con genitori anziani) hanno fatto questa scelta convinti, che un domani il superstite non avrebbe avuto problemi a ritirare i soldi ma purtroppo non è così e su questo le banche non danno nessuna informazione. Non conoscendo bene le motivazioni alla base della decisione di cointestare il conto, né i rapporti tra i vari protagonisti, non si possono esprimere giudizi, ma se dal 1998 non ti sei mai preoccupato o meglio "occupato" , a mio parere, ti conviene lasciar perdere anche per una questione di etica.
 

ludovica83

Membro Vintage
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Tra il dire e il fare sai bene che ci sta di mezzo il mare...
Che poi venga mascherato da "procedura interna"... lo fanno per "propria tutela"...
Si tratta di una normale procedura atta a garantire la banca, da un lato, e i chiamati all’eredità, dall’altro, contro il rischio di occultamento in via fraudolenta del denaro e dei beni ereditari.

Agire sul conto, infatti, non significa possibilità legittima di appropriarsi di somme, ma semplicemente avere la facoltà di movimentarle. Resta fermo il diritto degli eredi di ottenere i rimborsi dal cointestatario che avesse prelevato il saldo.

La legge prevede un Atto Notorio, che libera certamente da ogni responsabilità l’istituto bancario e che investa te di ogni responsabilità. Quindi con questo o con la successione sbloccano il famoso 50%.
Poi sul resto... è un altro paio di maniche...

Sul fatto dell'avvocato, la legge prevede il gratuito patrocinio ed esempio se non lavori o hai dei redditi molto bassi... ma cmq con un Atto Notorio fatto da un notaio... dovresti risolvere...

Sulle questioni etiche, sui perché... potremmo scrivere interi poemi... tutto sta a cosa si dimostra per legge...

E' logico che a te interessa poter attingere quella cifra (detto molto brutalmente, noi non possiamo sapere dati tuoi personali per cui erano soldi promessi etc...)... e poi consideri che per riaverla dovrannno essere gli eredi a dover dimostrare che quella cifra fa capo all'altro cointestatario... nel contempo... passano mesi o anni... e una causa costa di + di quella cifra...
 

od1n0

Membro Senior
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Grazie od1n0-

Posso avere maggiori informazioni circa l'arbitrato e della sentenza della cassazione secondo cui il contitolare potrebbe richiedere tutto il saldo cui fai riferimeno?
per quel che riguarda l'arbitrato:

http://www.bancaditalia.it/vigilanza/relazioni-int-clienti/abf

per quel che riguarda la sentenza dovrebbe essere questa:

http://www.eius.it/giurisprudenza/2002/2,02,094,0.asp

Nel momento che riesci a liberare la banca da qualsiasi responsabilità in capo a lei tranquillo che sbloccano tutto :)
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Si usa cointestare perchè appunto... per modus italiano si pensa "se succede qualche cosa che vado all'ospedale che mi serve aiuto... mi fido che saprai agire con coscienza"..(oppure per altri motivi che riguardano la successione). Chi lo fa non considera però che non esiste + la buona fede.
Ancora una volta condivido il "retropensiero" di Ludovica, ma l'argomentazione mi pare difetti:
nel caso citato, non si "cointesta": ma si dà una delega ad operare. In caso di decesso del delegante la delega decade, e tutto il depositato entrerebbe in successione.

Il "modus italiano" di cointestare, salvo ammettere la circuizione di incapace o l'ignoranza, dovrebbe sottintendere la volontà del cointestatario di riconoscere un diritto particolare al co-intestatario.

L'aspetto etico sicuramente esiste, ma dovrebbe essere posto e risolto a monte, non a posteriori.
 

ludovica83

Membro Vintage
Privato Cittadino
Ancora una volta condivido il "retropensiero" di Ludovica, ma l'argomentazione mi pare difetti:
nel caso citato, non si "cointesta": ma si dà una delega ad operare. In caso di decesso del delegante la delega decade, e tutto il depositato entrerebbe in successione.

Il "modus italiano" di cointestare, salvo ammettere la circuizione di incapace o l'ignoranza, dovrebbe sottintendere la volontà del cointestatario di riconoscere un diritto particolare al co-intestatario.

L'aspetto etico sicuramente esiste, ma dovrebbe essere posto e risolto a monte, non a posteriori.
Con la delega, (se ho buona memoria) non è possibile chiudere il conto corrente...
Il motivo per cui vengono cointestati... è anche questo... per un preciso motus operandi italiano che viene fatto prima del dato spiacevole avvenimento se questo è prevedibile... (ma qui andiamo in altri campi...)

Per quanto riguarda il mio retropensiero... avrei tanto voluto non averne... e confidare sul beneficio della fiducia...
Purtroppo il fatto di "non sapere" e delegare perchè impegnati in altro è la maggiore causa di controversie...
Considerare che, "io sono una persona onesta" = tutti lo sono o lo devono essere.... è la peggior realtà da affrontare... soprattutto nel caso in cui... gli artefici sono coloro che invece avrebbero dovuto tutelarti.
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Si, interpellando un bancario in pensione mi confermava che la Banca, se esiste una rivendicazione da parte degli eredi, ed il conto si dimostra essere sempre stato alimentato solo da uno dei due cointestatari, blocca il conto e la giacenza si presume di proprietà del defunto. Solo se si tratta di due coniugi conviventi viene comunque considerata una quota del 50% ciascuno.
 

ludovica83

Membro Vintage
Privato Cittadino
Si, interpellando un bancario in pensione mi confermava che la Banca, se esiste una rivendicazione da parte degli eredi, ed il conto si dimostra essere sempre stato alimentato solo da uno dei due cointestatari, blocca il conto e la giacenza si presume di proprietà del defunto. Solo se si tratta di due coniugi conviventi viene comunque considerata una quota del 50% ciascuno.
Ma anche per i coniugi però viene cmq bloccato il 100% soprattutto quando si mettono di mezzo avvocati (che non sanno nemmeno leggere un estratto conto)... anche se l'unica persona ad aver SEMPRE e SOLO alimentato quel conto.... è "viva e vegeta" (fino a prova contraria...)
Poi in 10 giorni circa sbloccano il 50% :ok:
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Evidentemente la prassi è quella che dite: ma ho letto le sentenze postate al secondo o terzo post, e vanno in direzione diversa: è vero che i regolamenti contrattuali bancari probabilmente prevedono le clausole del blocco in occasione del decesso di un cofirmatario ed opposizione di qualche erede. Ma se questo contratto non viene fatto firmare esplicitamente e non viene più rintracciato ed esibito, pare che la banca sia stata condannata a provvedere al versamento al cointestatario del 50% (e nel 2° caso del 100% !!! ) del saldo sul conto o sul libretto di risparmio.

Per il c.c. in caso di contestazione con firma disgiunta ognuno sarebbe libero di agire, anche dopo il decesso di uno dei cointestatari, anche sul totale presente sul conto.
Solo gli eredi devono agire congiuntamente.
Mi pare un caso di diritto che rasenta il "rovescio":

E' una conclusione abbastanza singolare: mi sa che è un modo per spostare il contenzioso dalle banche ai potenziali eredi .
 

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