andrea boschini

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Agente Immobiliare
Alla faccia di qualsivoglia aiuto da parte di chicchesia nei confronti della ripresa del mercato ( lo stato con le tasse e le gabelle occulte , le banche che non erogano ), sono aumenntate le richieste di credito rifiutate da parte delle banche ( a dimostrazione che un interesse esiste...e il finanziarlo che e' complicato ).
Le richieste di credito a dicembre sono aumentate di oltre il 5% ( rispetto allo stesso mese del 2012 ) con l'aumento pero' delle richieste respinte ( oltre il 4% ):disappunto:
 

enrikon

Membro Senior
15 anni fa c'era il problema opposto, i mutui te li tiravano dietro, altrochè. Poi c'è anche il problema del valore del bene, ma questo non riguarda le banche.
 

Mil

Membro Senior
15 anni fa c'era il problema opposto, i mutui te li tiravano dietro, altrochè. Poi c'è anche il problema del valore del bene, ma questo non riguarda le banche.

sì, hai ragione. Alla fine i problemi del credito e della bolla non sono arrivati con il 2005, ma molto prima, altrimenti non avremmo avuto questo rialzo prezzi mostruoso.Quanto al valore del bene direi che riguarda le banche eccome...ed è, oltre ovviamente ad altri, il motivo principale per cui la situazione non può sbloccarsi.
 

Mil

Membro Senior
Intendevo che se i prezzi sono ancora troppo alti non capisco cosa c'entrino le banche.

allora. Dicesi banca una struttura che presta del denaro perchè confida nel fatto che 1) gli venga restituito con degli interessi 2) ritiene che sia profittevole investire in quanto in caso di andamento negativo delle cose non va a perderci, ma rientra quasi sicuramente del capitale prestato (perchè trova acquirenti disposti ad acquistare il bene).
In un momento in cui il valore di una casa è nettamente sopravvalutato (per colpa delle stesse banche ovviamente) non è interesse di nessun istituto finanziario concedere credito a chicchèssia, perchè semplicemente non ci sono state variazioni di rilevo nei prezzi rispetto a cinque anni fa, scoppio della crisi. Al tempo stesso non è interesse di nessuna banca che si svaluti troppo il valore delle abitazioni nel panorama generale, vista l'enorme perdita subita a causa della bolla immobiliare e il gran numero di abitazioni sul groppone da smaltire. Quindi: da una parte non si concede credito, dall'altra si cerca di trovare il più possibile gente "liquida" disposta a sobbarcarsi i costi improponibili che ci sono oggi su piazza. Ecco cosa c'entrano le banche.
Poi ovviamente accanto a questo ci sono discorsi molto più complessi legati alle motivazioni ancora più recondite che stanno dietro a queste scelte, in gran parte semplicemente criminali più che dettate da una logica condivisibile. Ma nei fatti la motivazione principale è che in ottica di futuri dissesti non c'è alcun interesse da parte delle banche ad investire in un settore che risulta essere improduttivo.
 

enrikon

Membro Senior
Scusa eh, ma prima dici che le banche hanno contribuito ad alzare i prezzi delle case prestando soldi con troppa facilità (e qui ci può stare), poi dici che per tenerli alti hanno smesso di erogare mutui.
Non ci vedi una contraddizione?
 

Mil

Membro Senior
Scusa eh, ma prima dici che le banche hanno contribuito ad alzare i prezzi delle case prestando soldi con troppa facilità (e qui ci può stare), poi dici che per tenerli alti hanno smesso di erogare mutui.
Non ci vedi una contraddizione?

no, perchè nel frattempo il giochetto del credito non ha funzionato o è stato pilotato abilmente, come tutti sanno. Qualche paese si è già ripreso magari con aiuti di stato che hanno compensato le perdite ingenti, altri no. Noi abbiamo avuto questo problema, di colpo ci si è accorti che il re è nudo, un monolocale non può costare 150k, il reddito medio è di 800 euro con contratti a progetto, la disoccupazione reale era già al 12% nel 2007 (oggi è presumibilmente al 30 anche se i dati ufficiali non lo dicono) etc.
Ma le banche sono rimaste con un panorama di immobili comunque finanziati e al 100% e come sai l'ultima delle cose da sperare è che il problema si possa replicare (giacchè nonostante la crisi occupazionale non c'è stato proprio il collasso).Dunque la tattica da qualche anno è: fermare l'emorragia con un blocco pressochè totale del credito (il segnale più evidente che le quotazioni sono completamente disancorate dalla realtà) e contemporaneamente tentare di tenere su artificialmente il mercato, infiltrare consulenti in tutti i tribunali per fare in modo che comunque i valori nelle aste non vengano troppo discostati da ciò che offre il mercato libero, e soprattutto rastrellare gente liquida, cioè i meno polli che non si sono indebitati nel 2007. Per il momento il risultato è il blocco delle compravendite, nel tempo suppongo ci sia un sempre meno graduale abbassamento dei prezzi.
 

gmp

Membro Storico
Privato Cittadino
non capisco il problema, basta vendere senza mutui, al valore possibile compatibile con i risparmi reali, non coi buffi...
 

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