Luca I.

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Buonasera,

sto acquistando un appartamento. Il preliminare è già stato siglato e registrato.
In vista del rogito il proprietario mi dice che vorrebbe mantenere il diritto ad usufruire delle detrazioni sui lavori di ristrutturazione eseguiti 3 anni fa. Io non sono d'accordo in quanto ero convinto che passassero automaticamente al compratore e al momento dell'offerta ne avevo tenuto conto.

La guida dell'agenzia delle entrate recita cosi:
"Se l’immobile sul quale è stato eseguito l’intervento di recupero edilizio è venduto prima che sia trascorso l’intero periodo per fruire dell’agevolazione, il diritto alla detrazione delle quote non utilizzate è trasferito, salvo diverso accordo delle parti, all’acquirente dell’unità immobiliare (se persona fisica).

In sostanza, in caso di vendita e, più in generale, di trasferimento per atto tra vivi, il venditore ha la possibilità di scegliere se continuare a usufruire delle detrazioni non ancora utilizzate o trasferire il diritto all’acquirente (persona fisica) dell’immobile."


A me i due paragrafi sembrano un pò in contraddizione...

Quindi, premesso che non c'è accordo e nel preliminare non è stato scritto nulla a riguardo, cosa succederà il giorno del rogito? Il proprietario avrà il diritto di far inserire unilateralmente nell'atto una clausola dove sceglie di continuare ad usufruire delle detrazioni? Oppure io avrò il diritto di non far inserire nulla nell'atto (dato che nulla è previsto nel preliminare) lasciando che il diritto alle detrazioni si trasferisca a me? O altro?

Grazie in anticipo a chi vorrà aiutarmi.
 
P

PROGETTO_CASA

Ospite
Buonasera,

sto acquistando un appartamento. Il preliminare è già stato siglato e registrato.
In vista del rogito il proprietario mi dice che vorrebbe mantenere il diritto ad usufruire delle detrazioni sui lavori di ristrutturazione eseguiti 3 anni fa. Io non sono d'accordo in quanto ero convinto che passassero automaticamente al compratore e al momento dell'offerta ne avevo tenuto conto.

La guida dell'agenzia delle entrate recita cosi:
"Se l’immobile sul quale è stato eseguito l’intervento di recupero edilizio è venduto prima che sia trascorso l’intero periodo per fruire dell’agevolazione, il diritto alla detrazione delle quote non utilizzate è trasferito, salvo diverso accordo delle parti, all’acquirente dell’unità immobiliare (se persona fisica).

In sostanza, in caso di vendita e, più in generale, di trasferimento per atto tra vivi, il venditore ha la possibilità di scegliere se continuare a usufruire delle detrazioni non ancora utilizzate o trasferire il diritto all’acquirente (persona fisica) dell’immobile."


A me i due paragrafi sembrano un pò in contraddizione...

Quindi, premesso che non c'è accordo e nel preliminare non è stato scritto nulla a riguardo, cosa succederà il giorno del rogito? Il proprietario avrà il diritto di far inserire unilateralmente nell'atto una clausola dove sceglie di continuare ad usufruire delle detrazioni? Oppure io avrò il diritto di non far inserire nulla nell'atto (dato che nulla è previsto nel preliminare) lasciando che il diritto alle detrazioni si trasferisca a me? O altro?

Grazie in anticipo a chi vorrà aiutarmi.

Le condizioni sono sancite nel preliminare.Se la cosa non è definita di comune accordo prima del rogito il beneficio si trasferisce all'acquirente.
Se non si trova accordo il venditore deve rogitare senza averne il beneficio.
 
M

marcellogall

Ospite
Non dubito della vostra affermazione: solo una curiosità.
La differenza tra preliminare e rogito consiste quindi solo nell'atto di trasferimento della proprietà, ferme restando tutte le pattuizioni?

Certamente. E però possibile fare,in atto, le variazioni concordate verbalmente tra le parti. Con la firma del rogito si approvano le variazioni e nulla può più essere eccepito. Quindi bisogna ascoltare attentamente la lettura del rogito fatta dal notaio.
 

Tobia

Membro Senior
Agente Immobiliare
Certamente. E però possibile fare,in atto, le variazioni concordate verbalmente tra le parti. Con la firma del rogito si approvano le variazioni e nulla può più essere eccepito. Quindi bisogna ascoltare attentamente la lettura del rogito fatta dal notaio.
Esatto, aggiungo
Fatti inviare via mail la minuta (bozza) del rogito un paio di giorni prima così da leggerla e comprenderla bene.
 

Luca I.

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
per Progetto_Casa e marcellogall:
Grazie molte per le vostre risposte, e grazie a Tobia per il consiglio. In effetti l'invio anticipato di una bozza di un documento cosi importante dovrebbe essere quasi automatico, ma nel mio caso non riesco a smettere di stupirmi dell'atteggiamento diciamo...passivo del notaio...mi toccherà fare moooolta pressione per ottenerla!
Grazie ancora
 

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