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Utente Cancellato 52183

Ospite
In caso di immobile con presenza di umidità e possibile sviluppo di muffa e condensa sulle pareti, consiglio sempre di inserire nel contratto, in un apposito articolo - semmai dedicato allo "utilizzo dell'immobile" tutti quegli accorgimenti necessari da adottare in costanza di locazione.
In tal caso, il conduttore non potrà invocare l'art. 1578 c.c. "Vizi della cosa locata", giacché detti "vizi" erano a lui già noti all'atto della sottoscrizione del contratto di locazione. Saluto cordialmente. PDF
:stretta_di_mano: Concordo ed aggiungo che non basterebbe ! Si dovrebbe aggiungere una dicitura dove si dichiari espressamente " che eventuali muffe potrebbero causare problemi alla salute !! " A mio avviso sarebbe più opportuno che i proprietari degli immobili, coscienti di questo particolare " vizio " provvedano a risolverlo !!
 
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Utente Cancellato 52183

Ospite
al piano terra
Carla, già il piano terra(a maggior ragione se non recentissimo)è soggetto a fenomeni di umidità, ma tu dovresti considerare ciò che è accaduto a Cagliari negli ultimi anni, con nubifragi di una certa intensità, che possono essere causa solo recentemente del fenomeno che riguarda il tuo immobile !
Scrivo ciò perchè mi sono trasferito in Sicilia dopo ben 13 anni vissuti a Cagliari e conosco bene le problematiche legate al problema idrogeologico della città !!!
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Grazie @pasqualedf : non so quanto valga, ma è un suggerimento che terrò presente.
Per rimanere in tema, vi racconto la mia.

Casa anni trenta, ristrutturati gli interni e sostituzione infissi con nuovi a taglio termico e bassa trasmittanza.
Affittato alloggio a coppia di stranieri: pagano regolarmente per quasi 3 anni. Nel frattempo arrivano 2 bimbi, panni stesi in continuazione. Poi il marito perde (dice) il lavoro: ho tollerato quasi un anno, nella speranza potesse riprendersi. Scatta pure il rinnovo ai 4 anni. Riprende a lavorare ma mi dice saltuariamente. Quando ormai l'arretrato compie un anno, informo l'inquilino che non potevo più proseguire così, e mi trovavo costretto a chiedere lo sfratto: mi dice che sono stato più che corretto e tollerante nei suoi confronti; nel frattempo aveva trovato lavoro in una cittadina vicina e là si sarebbe trasferito. Intanto la moglie andava dicendo che se ne andavano perchè avevano comprato alloggio.

Primo problema, la consegna delle chiavi: ho dovuto alzare la voce la vigilia dell'arrivo dell'uffic. giudiziario con il fabbro per vedermele finalmente consegnare.

Dopo meno di un mese mi arriva una diffida comunale, su richiesta dell'ASL a seguito di esposto di 6-8 mesi prima di lor signori che lamentavano la formazione di muffe sugli angoli del soffitto ecc, con tanto di verbale di sopralluogo.

Mai visto finestre aperte. Spesso anche gli scuri chiusi di giorno, e luce accesa in casa. L'appartamento lasciato in condizioni pietose. Chiave cantina non ritornata, con materiale da far sgomberare.

Oggi, specie nelle case datate con ponti termici e soffitte poco coibentate, l'esigenza di ventilazione dei locali è fondamentale, specie quando i serramenti sono a tenuta perfetta come oggi avviene.

Nel medesimo caseggiato ha abitato mia suocera per 40 anni e non ha mai avuto problemi del genere.....

Ovviamente devo procedere al ripristino, a dimostrare di aver preso provvedimenti, e rispondere alla burocrazia..... come ha raccontato valeria.

Non c'è limite al peggio.

p.s.: ho letto anche la risposta suggerimento di Manlio: ha ragione che è bene che i proprietari prendano provvedimenti. Nel caso, questi erano stati presi, e chi sa perchè sono risultati sufficienti negli alloggi adiacenti.... e non in questo! E di questo problema l'inquilino non ne aveva mai fatto cenno....
Non stiamo qui parlando di contrapposizione proprietari-inquilini, ma di persone scorrette, dispettose e disoneste.
Ovviamente queste caratteristiche si possono individuare in entrambe le categorie.
 
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Utente Cancellato 52183

Ospite
Casa anni trenta, ristrutturati gli interni e sostituzione infissi con nuovi a taglio termico e bassa trasmittanza.
Hai presente quando si monta un condizionatore, dove occorre fare un foro cilindrico nel muro perimetrale per far passare l' impianto ? Chi ristruttura immobili non recenti ed in primis al piano terra deve procedere con gli stessi fori ma posti in basso ed in più locali. Questo basta a creare l' areazione indispensabile per non creare le condense che nel lungo periodo creano muffe, con annessi e connessi !! Aggiungo che tale procedimento si adopera nelle nuove costruzioni dove si utilizzi il gasbeton(che conoscerai sicuramente e che saprai non essere materiale traspirante).
 

pasqualedf

Membro Ordinario
Privato Cittadino
L'ASL ha fatto un sopralluogo per la formazione di muffe e condensa??? Ma di cosa parliamo??? Dovrebbero chiudere buona parte degli immobili in Italia! E cosa mai c'era dentro casa, una rigogliosa vegetazione causa l'umidità???

Ad ogni modo, sempre specificare che l'immobile potrebbe essere soggetto a formazione di condensa causa umidità. Questo basta a dire all'inquilino: «Attento, Io ti ho avvisato. Se tu procedi, sono problemi tuoi!».
Quanto poi a specificare che la presenza di eventuali muffe potrebbero essere cagionevoli alla salute...io andrei cauto, giacché si dovrebbe fare un esame di laboratorio rispetto a quali muffe trattansi e, non già semplicemente dichiarare che sono dannose. E chi sono io, un biologo??? Ma de che???

Trattandosi di un contratto di locazione, specificare ciò che si dà in locazione. Dal punto di vista legale (non voglio essere cinico, ma conviene) sempre "scaricare" il problema a chi la casa la abita. Piccoli accorgimenti da adottare dentro casa, sono indispensabili per evitare più grossi problemi, ma non sempre, anzi quasi mai l'inquilino vi presta attenzione. E proprio su questa "mancanza" dell'inquilino, fare leva per addossare a lui la responsabilità dei costi di ripristino.

Quanto poi all'eliminazione delle cause che generano l'umidità: non sempre queste ultime sono risolvibili dal solo proprietario. Nel mio caso specifico, l'umidità deriva da un cortile condominiale, di terzi, confinante colla mia proprietà, i cui comproprietari, finora, se ne sono lavate le mani. Anche su questo aspetto, andrei cauto prima di addossare al solo proprietario ogni responsabilità. Le sfaccettuture e le realtà della vita sono varie e molteplici. PDF
 

CheCasa!

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Agente Immobiliare
Come agenzia abbiamo ormai un "tecnico di riferimento" specializzato solo in questo tipo di problemi e che utilizziamo quando inquilino e proprietario non riescono a mettersi d'accordo, con una consulenza specifica e gratuita.
Compito del tecnico è quello di capire se umidità e proliferazione di muffe dipenda "prevalentemente" da fattori ambientali o da elementi "strutturali".
Nell'ultimo caso l'inquilina si lamentava della formazione di condensa e muffe all'interno di un appartamento di 50 mq nel quale viveva con altre 4 persone e 2 cani, un acquario tropicale da 200 litri e stendino per asciugare i panni in camera da letto...
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Nell'ultimo caso l'inquilina si lamentava della formazione di condensa e muffe all'interno di un appartamento di 50 mq nel quale viveva con altre 4 persone e 2 cani, un acquario tropicale da 200 litri e stendino per asciugare i panni in camera da letto..

... facci capire meglio..: da quanto sopra avremmo inteso tutti che il tecnico di riferimento specializzato, non ti serve tanto per la diagnosi, quanto come controfigura per le parti più rognose e delicate ... ;)
 

CheCasa!

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
... facci capire meglio..: da quanto sopra avremmo inteso tutti che il tecnico di riferimento specializzato, non ti serve tanto per la diagnosi, quanto come controfigura per le parti più rognose e delicate ... ;)

Diciamo, @Bastimento , che in molti casi abbiamo a che fare con proprietari ed inquilini sensati. Spesso le parti si mettono d'accordo tra loro, effettuano i lavori necessari e dividono le spese senza coinvolgere l'agenzia.

In altre situazioni non c'è accordo perchè il proprietario sostiene che la colpa sia dell'inquilino e l'inquilino che dipenda dall'immobile (=proprietario). E' allora che si interpella l'agenzia!
Siccome questo problema oggi mi sembra molto più sentito e frequente, abbiamo ormai un tecnico collaudato che, in assenza di accordo tra le parti, interviene per dirimere la questione. Spiega, secondo la sua esperienza, quali siano le cause, propone soluzioni e (la cosa più importante) dà all'inquilino tutti i consigli necessari per evitare che il problema si ripeta (perchè spesso la paura del proprietario non è tanto quella di mettere mano al portafoglio ma di spendere dei soldi inutilmente!).
E' uno dei miei fiori all'occhiello: normalmente mi fa fare un figurone!

Non so se ho risposto alla tua curiosità!
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Volevo dire che mi sembrava una buona tecnica per far dare una risposta palese da un terzo estraneo e quindi convincente: in sostanza lo confermi.

Ma confermi anche che il problema è diventato più frequente e sentito: ora le case sono sempre quelle (almeno quelle preesistenti) , quindi quali le cause che un tempo non c'erano?

Io lo attribuisco soprattutto ai nuovi serramenti, alle abitudini di vita dove non ci sono più le mamme o nonne che ogni mattina facevano le grandi manovre di pulizie, con materassi e cuscini sbattuti col battipanni, finestre spalancate anche d'inverno, si stendeva all'aria aperta, e con una certa frequenza prima di Pasqua si ritinteggiavano i locali con materiali traspiranti e non semilavabili.

E questo anche se quasi tutti in casa avevano la cucina economica con il bollitore d'acqua sempre pieno.
 

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