Roberto65

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Cari colleghi .
Non sono molto ferrato in economia e macro economia e quindi non riesco a ragionare su questo quesito.

Che relazione c'e' tra il tasso di un mutuo variabile ed il tasso di inflazione ? o ancora più' precisamente . Un aumento del tasso di inflazione, magari fino a due cifre, cosa comporta sulle rate del mutuo a tasso variabile ?

Grazie per le vostre risposte
 
P

PROGETTO_CASA

Ospite
Cari colleghi .
Non sono molto ferrato in economia e macro economia e quindi non riesco a ragionare su questo quesito.

Che relazione c'e' tra il tasso di un mutuo variabile ed il tasso di inflazione ? o ancora più' precisamente . Un aumento del tasso di inflazione, magari fino a due cifre, cosa comporta sulle rate del mutuo a tasso variabile ?

Grazie per le vostre risposte

Il tasso di un mutuo si compone da due variabili che sono l'euribor (influenzato dall'inflazione e dalla domanda/offerta capitali) e lo spread che rappresenta grossolanamente l'utile lordo della banca.
Oggi abbiamo:
1)Euribor (3 mesi) allo 0,10% in pratica valore correlato all'inflazione
2)Spread che è condizionato dal tipo cliente/durata mutuo/tipo mutuo variabile o fisso che mediamente varia tra il 2% ed il 5%.
Conseguentemente è evidente che una crescita dell'inflazione tenda ad aumentare il tasso mutuo variabile per una componente ad essa correlata anche se l'offerta di moneta ne condizioni il tasso.

Da li l'importanza che le banche centrali iniettino liquidità nel sistema.
La variabile che maggiormente dovrebbe interessare i mutuatari è lo spread poiché è soggetto a trattativa in base allo standing creditizio del mutuatario.
 

eldic

Membro Storico
Privato Cittadino
rispetto a quanto scrive progetto_casa c'è poco da aggiungere.

diciamo che essendo l'euribor un tasso di mercato (a differenza del TUS) è molto sensibile al mercato e ha una forte correlazione (anche se non 1:1) con il tasso di inflazione.

in poche parole: inflazione aumenta -> euribor aumenta -> tasso "finito" del mutuo aumenta.

il che però non significa che aumentino della stessa identica percentuale, ovviamente.
 

eldic

Membro Storico
Privato Cittadino
Qunidi se l'inflazione salisse al 10% potrebbe essere che l'euribor attuale va moltiplicato per 10 ?

no; non puoi paragonare una variazione assoluta (del 10%) con una relativa (*10)

diciamo - molto molto molto approssimativamente - che l'euribor e l'inflazione si muovono di pari passo, a mano di uno scarto che dipende da mille variabili (aspettative, politiche della bce...)

a fine 2013 l'inflazione era circa 1,2% e l'euribor 12 mesi a 0,5%; sembra un rapporto 2,5:1 ma solo perchè si parla di tassi estremamente bassi.

diciamo che se l'inflazione dovesse salire al 10% è ragionevole pensare che l'euribor si attesti in una forchetta del 8-12%....

ma non so chi davvero quanto possa aspettarsi impennate del genere nel breve/medio termine
 

eldic

Membro Storico
Privato Cittadino
se lo contrai in euro, e poi lo stato italiano dall'euro ci esce, il cambio in mezzo ce l'hai eccome.
o una volta (se il debito residuo viene convertito in nuova lira) o ad ogni rata (se rimane in euro e il debitore verserà nuove lire)
 
P

PROGETTO_CASA

Ospite
se lo contrai in euro, e poi lo stato italiano dall'euro ci esce, il cambio in mezzo ce l'hai eccome.
o una volta (se il debito residuo viene convertito in nuova lira) o ad ogni rata (se rimane in euro e il debitore verserà nuove lire)

Se usciamo dall'euro immediatamente la lira si svaluta del 30%, quindi siccome il mutuatario è retribuito in lire egli paga il mutuo il 30% in piu'. Il tutto senza considerare l'aggravio del c/to interessi e l'inevitabile deprezzamento delle case.
Questa la dice lunga su tutti gli sproloqui dei leghisti/grillini che, se fossero al governo, sarebbero comunque i primi difensori dell'euro.
 

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