Studio Roversi

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Un privato sta restaurando vecchio fabbricato. Il vicino lo cita i tribunale. Per difendersi si rivolge ad un avvocato. Gli viene chiesto di produrre sia la documentazine catastale che la licenza edilzia del vicino. Si rivolge all'ufficio tecnico del comune e fa regolare domanda, allegando copia della citazione. Gli viene risposto, a voce, all'atto della presentazione, che probabilmente non gli verrà consegnata alcuna documentazione. Dopo qualche giorno, viene informato con lettera del responsabile dell'ufficio che a suo carico è stato avviato un procedimento amministrativo e che deve motivare quale uso farà dei documenti richiesti. Il tecnico comunale sostiene che la licenza edilizia non è documento pubblico. Quale azione è possibile attivare nei confronti dell'ufficio del comune che non vuole rilasciare, su motivata e speificata richiesta, copia del progetto del confinante?
 

Bagudi

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Se questi tecnici comunali così zelanti si occupassero invece delle abitabilità che non hanno mai dato ???
 

Pennylove

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Un privato sta restaurando vecchio fabbricato. Il vicino lo cita i tribunale. Per difendersi si rivolge ad un avvocato. Gli viene chiesto di produrre sia la documentazine catastale che la licenza edilzia del vicino. Si rivolge all'ufficio tecnico del comune e fa regolare domanda, allegando copia della citazione. Gli viene risposto, a voce, all'atto della presentazione, che probabilmente non gli verrà consegnata alcuna documentazione. Dopo qualche giorno, viene informato con lettera del responsabile dell'ufficio che a suo carico è stato avviato un procedimento amministrativo e che deve motivare quale uso farà dei documenti richiesti. Il tecnico comunale sostiene che la licenza edilizia non è documento pubblico. Quale azione è possibile attivare nei confronti dell'ufficio del comune che non vuole rilasciare, su motivata e speificata richiesta, copia del progetto del confinante?


Allora, l’Impero colpisce ancora, eh! :sorrisone: Dai, Studio, non te la prendere. Poteva andarti peggio. Potevi finire tu sotto indagine. :);) Perciò, prima che ti mettano ai ceppi (nelle segrete del palazzo comunale), ti dico subito che, ai sensi dell’art. 22, co. 1, lettera b) della legge sul procedimento amministrativo n°241/1990, per la configurabilità del diritto di accesso agli atti esistenti presso una pubblica amministrazione è necessario essere “interessati”. Che cosa vuol dire ciò? Vuol dire avere un interesse concreto e attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l’accesso.

La richiesta di accesso, come previsto dall’art. 25, co. 2 della legge citata, deve poi essere motivata, nel senso che devono essere indicate le ragioni che spingono l’interessato (colui che vi ha interesse) a prendere visione degli atti amministrativi. Pertanto, ove la richiesta presenti i requisiti indicati, l’amministrazione comunale non può negarne la visione e la copia, anche nel caso di specie, atteso che il titolo abilitativo a costruire non rientra tra gli atti per cui non è possibile l’accesso. In caso di diniego, espresso o tacito, il richiedente può presentare ricorso al tribunale amministrativo regionale o rivolgesi al difensore civico competente per ambito territoriale.
 

Studio Roversi

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Allora, l’Impero colpisce ancora, eh! :sorrisone: Dai, Studio, non te la prendere. Poteva andarti peggio. Potevi finire tu sotto indagine. :);) Perciò, prima che ti mettano ai ceppi (nelle segrete del palazzo comunale)

Senti, Penny, fai poco la furbina...:) che altrimenti vengo lì e butto in Arno te e quell'altro pentolaro del Renzi. :sorrisone: Comunque, grazie. :fiore:L'ennesimo. E' sempre un piacere leggerti. :applauso:
 

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