Giacomo56

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Buongiorno,
Sono libero professionista, 58 anni, agente di commercio ma gli affari vanno molto male e non so che "pesci pigliare". Non so come superare questo terribile momento e sto pensando, per far fronte alla supertassazione sulla casa che mi sta rovinando, o di vendere l'appartamento - ma ci sono complicazioni essendo l'alloggio in comproprietà con mia sorella e pieno di mobili ed oggetti di famiglia che non saprei nemmeno dove portare, oppure di affittare una stanza del mio appartamento. Ho alcune scelte: - uno studente del vicino politecnico - un militare della vicina scuola di applicazione - un professionista ad uso ufficio - altre soluzioni ancora cui non ho pensato e che magari mi suggerirete Voi. La prima mi pare la più semplice, la seconda non mi attira molto per la pignoleria dei soggetti, che peraltro stimo provenendo io da famiglia di militari, la terza mi attira più di tutte le altre perchè avrei l'alloggio libero fuori delle ore di lavoro e nei fine settimana. La complicazione per le prime soluzioni è legata al fatto che ho un solo bagno e non riesco tecnicamente a farne un secondo. Vecchi alloggi di case di un tempo! L'alloggio è in una zona strategica, sopra la stazione del metrò e vicino a una moltitudine di servizi, invidiabile per chiunque. L'ufficio potrebbe andare bene, ma un ufficio molto discreto non con una coda di persona che vanno e vengono tipo studio medico (non ci sarebbe nemmeno la possibilità per via del bagno) o avvocati. Un professionista discreto, che magari cerca una base in città per lavorare. Vengo alla domanda: in questo caso devo chiedere variazione dell'uso di destinazione? E' pratica complicata? Cara? reversibile facilmente? Quali certificazioni devo preparare? Quale consiglio per l'affitto da richiedere? Grazie per la risposta.
 

CheCasa!

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Agente Immobiliare
Ciao Giacomo,
mi sentirei di consigliarti l'affitto allo studente.
E' probabile che le pretese siano più modeste, compreso l'eventuale utilizzo del bagno in comune (che caratterizza molte locazioni indirizzate in tal senso).
Puoi sottoscrivere il contratto per studenti predisposto nel tuo comune, dovrai attenerti nella determinazione del canone ai valori stabiliti dagli accordi territoriali ma protrai, di contro, pagare le imposte utilizzando la cedolare secca al 10%.
 

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