matita

Nuovo Iscritto
Lo scorso mese di settembre è stato fatto un preliminare di vendita per la casa cointestata tra mia figlia ed il suo ex ragazzo (si sono lasciati ed hanno deciso di vendere).
La casa è nuova, mai abitata, ancora da finire e stanno pagando il mutuo da ormai 2 anni.
E’ una villetta bifamiliare di ca. 600 mq. composta da piano terra: cucina, soggiorno, bagno, studio, giardino
Piano interrato: taverna, lavanderia, box
Primo piano “sottotetto” dove sono state fatte opere edilizie: 2 camere ed un bagno.
Al momento del preliminare l’agente immobiliare ha detto all’acquirente di avere già parlato con il geometra e di avere già pronti i disegni con le modifiche effettuate ed i due ragazzi (ai quali precedentemente l’agente aveva consigliato di lasciar parlare lui e di non smentirlo perché aveva tutti i documenti) hanno confermato.
Sul preliminare infatti l’agente ha scritto proprio: 2 camere e 1 bagno.
Il geometra in questione è stato contattato solo successivamente e da allora sta procedendo alle relative modifiche in comune per i disegni, la sanatoria ecc. anche se alla fine sarà sempre un sottotetto e l’acquirente vuole invece 2 camere e 1 bagno.
Lo stesso geometra dice che, se fosse stato contattato prima, avrebbe fatto scrivere un preliminare diverso.
Tra l’altro, l’agente ora dice che la colpa è dei ragazzi e che lui non centra (infatti il preliminare è anonimo e non è stato registrato)
L’acquirente nel frattempo è stato in comune perché, non ricevendo i disegni, ci ha mandato una denuncia di abuso edilizio.
Ora, la data del presunto rogito è entro il 30 maggio 2010 e l’acquirente dice di avere dato tutta la pratica al legale e ci chiede di recedere dal contratto oppure di fare un ulteriore sconto.
La casa è stata venduta a 300.000 euro con una caparra di 30.000 euro.
L’agente ha preteso di essere pagato subito e da allora non ha fatto più niente, alle nostre domande dice che tutto è sotto controllo oppure non si fa trovare.
Abbiamo chiesto all’acquirente un incontro con lui e il suo legale e stiamo aspettando.
L’altra parte proprietaria al 50% non è d’accordo sullo sconto e vuole procedere legalmente.
Noi saremmo disposti a fare uno sconto pur di chiudere questa pratica anche perché mia figlia ha una nuova relazione e vuole farsi un’altra vita.
Con il suo ex non può parlare e nemmeno con la sua famiglia (glielo hanno proibito)e quindi siamo noi genitori che ci dobbiamo muovere ed è una cosa assurta !!...
Mi rendo conto che abbiamo sbagliato noi fidandoci ciecamente dell’agente, ma pensavamo che facesse anche il nostro interesse e soprattutto dopo essere stato pagato, che facesse le cose in regola.
Noi siamo tutti ignoranti in materia.
Ora cosa dobbiamo fare? Se l’acquirente accetta i disegni delle modifiche vuole uno sconto sul prezzo (non sappiamo di quanto)
Lui vuole che noi recediamo così dobbiamo ridargli il doppio della caparra.
Se lui recede siamo invece tenuti a pagarlo perché anche se ora abbiamo i disegni rifatti non è quello che è stato detto all’inizio?
Se l’altro proprietario non vuole vendere cosa posso fare?
 

geomanera

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
premesso che avete fatto un bel casino!! provo a rispondere..
"Il geometra in questione è stato contattato solo successivamente" da chi ? da voi o dall'AI ?

"Tra l’altro, l’agente ora dice che la colpa è dei ragazzi e che lui non centra (infatti il preliminare è anonimo e non è stato registrato)" penso che tutti ne dobbiate rispondere, compreso l'AI che avendo emesso regolare fattura non può tirarsi fuori. Penso che l'AI sicuramente sarà Attivo nel trovare una soluzione pacifica tra tutti, per evitare un coinvolgimento in una causa lunga e ....

"L’acquirente nel frattempo è stato in comune perché, non ricevendo i disegni, ci ha mandato una denuncia di abuso edilizio. Ora, la data del presunto rogito è entro il 30 maggio 2010 e l’acquirente dice di avere dato tutta la pratica al legale e ci chiede di recedere dal contratto oppure di fare un ulteriore sconto."
penso che su questo argomento l'acquirente sia un po' confuso in quanto un immobile si cui pende una Denuncia di opere abusive.... potrebbe essere difficile per un notaio fare un atto non annullabile mentre le la situazione é sanata non vedo motivi validi per sconti , fatti salvi aspetti morali...

"Abbiamo chiesto all’acquirente un incontro con lui e il suo legale e stiamo aspettando."
Ottimo, io farei intervenire tutte le parti, compreso il notaio incaricato, l'A.I, il vostro geometra, il vostro legale se nominato. Se sarete tutti bravi, potrete definere un accordo tra i legali, dove il notaio potrà confermare , qualora troviate un accordo per addivenire all'atto, la sua fattibilità.
In caso di mancato accordo forse è meglio agire in accordo con l'altra proprietà, e forse è più semplice "liquidare " l'acquirente; ottenere la sanatoria così da risolvere l'abuso edilizio, e procedere nuovamente alla vendita.


"Ora cosa dobbiamo fare? Se l’acquirente accetta i disegni delle modifiche vuole uno sconto sul prezzo (non sappiamo di quanto)" se avete reso ilpreliminare conforme allo stato di fatto e allo stato autorizzato non può pretendere nulla, se non per eventuali ritardi.
"Lui vuole che noi recediamo così dobbiamo ridargli il doppio della caparra." se siete a posto fate in mdo che sia lui inadempiente e non voi, chiedendo di fissare una data per l'atto, ecc ecc
"Se lui recede siamo invece tenuti a pagarlo perché anche se ora abbiamo i disegni rifatti non è quello che è stato detto all’inizio?" Se lui recede ... è in torto.... se "credete" potete restiuirgli quanto incassato a fronte di una bella scrittura privata liberatoria per tutte le parti.
"e l’altro proprietario non vuole vendere cosa posso fare?" questo aspetto è il più difficile da risolvere....
 

alessandro66

Membro Senior
Privato Cittadino
Lo scorso mese di settembre è stato fatto un preliminare di vendita per la casa cointestata tra mia figlia ed il suo ex ragazzo (si sono lasciati ed hanno deciso di vendere).
La casa è nuova, mai abitata, ancora da finire e stanno pagando il mutuo da ormai 2 anni.
E’ una villetta bifamiliare di ca. 600 mq. composta da piano terra: cucina, soggiorno, bagno, studio, giardino
Piano interrato: taverna, lavanderia, box
Primo piano “sottotetto” dove sono state fatte opere edilizie: 2 camere ed un bagno.
Al momento del preliminare l’agente immobiliare ha detto all’acquirente di avere già parlato con il geometra e di avere già pronti i disegni con le modifiche effettuate ed i due ragazzi (ai quali precedentemente l’agente aveva consigliato di lasciar parlare lui e di non smentirlo perché aveva tutti i documenti) hanno confermato.
Sul preliminare infatti l’agente ha scritto proprio: 2 camere e 1 bagno.
Il geometra in questione è stato contattato solo successivamente e da allora sta procedendo alle relative modifiche in comune per i disegni, la sanatoria ecc. anche se alla fine sarà sempre un sottotetto e l’acquirente vuole invece 2 camere e 1 bagno.
Lo stesso geometra dice che, se fosse stato contattato prima, avrebbe fatto scrivere un preliminare diverso.
Tra l’altro, l’agente ora dice che la colpa è dei ragazzi e che lui non centra (infatti il preliminare è anonimo e non è stato registrato)
L’acquirente nel frattempo è stato in comune perché, non ricevendo i disegni, ci ha mandato una denuncia di abuso edilizio.
Ora, la data del presunto rogito è entro il 30 maggio 2010 e l’acquirente dice di avere dato tutta la pratica al legale e ci chiede di recedere dal contratto oppure di fare un ulteriore sconto.
La casa è stata venduta a 300.000 euro con una caparra di 30.000 euro.
L’agente ha preteso di essere pagato subito e da allora non ha fatto più niente, alle nostre domande dice che tutto è sotto controllo oppure non si fa trovare.
Abbiamo chiesto all’acquirente un incontro con lui e il suo legale e stiamo aspettando.
L’altra parte proprietaria al 50% non è d’accordo sullo sconto e vuole procedere legalmente.
Noi saremmo disposti a fare uno sconto pur di chiudere questa pratica anche perché mia figlia ha una nuova relazione e vuole farsi un’altra vita.
Con il suo ex non può parlare e nemmeno con la sua famiglia (glielo hanno proibito)e quindi siamo noi genitori che ci dobbiamo muovere ed è una cosa assurta !!...
Mi rendo conto che abbiamo sbagliato noi fidandoci ciecamente dell’agente, ma pensavamo che facesse anche il nostro interesse e soprattutto dopo essere stato pagato, che facesse le cose in regola.
Noi siamo tutti ignoranti in materia.
Ora cosa dobbiamo fare? Se l’acquirente accetta i disegni delle modifiche vuole uno sconto sul prezzo (non sappiamo di quanto)
Lui vuole che noi recediamo così dobbiamo ridargli il doppio della caparra.
Se lui recede siamo invece tenuti a pagarlo perché anche se ora abbiamo i disegni rifatti non è quello che è stato detto all’inizio?
Se l’altro proprietario non vuole vendere cosa posso fare?
Mi sfugge un particolare...se si parla di sottotetto, come fa il geometra a sanare? I condoni sono terminati da qualche anno...bisognerebbe chiedere un cambio di destinazione d'uso ma non so se ci sono gli estremi per ottenerlo, comunque dipende dal comune.
In effetti, sul preliminare andava scritto ciò che realmente il tecnico può modificare in conformità alle norme urbanistiche e, soprattutto, bisognava informare gli acquirenti di ciò prima ancora che facessero la proposta d'acquisto, non dicendoglielo gli è stato nascosto un elemento essenziale ai fini della loro decisione e avrebbero tutto il diritto di recedere e pretendere anche i danni oltre alla restituzione del doppio della caparra.
Credo che la soluzione migliore sia accordare lo sconto sul prezzo in quanto, agli acquirenti, è stato fatto credere erroneamente che stavano acquistando qualcosa che in reltà non potrà essere come vorrebbero loro...tirate dentro l'AI perchè la responsabilità è sua...
 

pampa98

Membro Attivo
Agente Immobiliare
e poi ci meravigliamo che i clienti e i consumatori in genere ci considerino non dei professionisti ma dei ladri!
 

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