dany85

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Salve è la prima volta che chiedo la vs consulenza saluto e ringrazio anticipatamente.
Nel luglio 2013 ho acquistato con agevolazioni prima casa in un comune diverso dalla mia allora residenza, Ad ottobre 2014 ho trasferito la residenza come chiesto dalla legge entro i 18 mesi, ad ottobre prossimo sarò costretta per motivi di lavoro a trasferire la residenza nel mio vecchio comune. In questo caso perdo le agevolazioni e rischio le sanzioni.Grazie
 

giobbe

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Sì il rischio c'è. Per usufruire delle agevolazioni ti sei impegnato a trasferire la residenza nel comune in cui si trova l'immobile. Spostare nuovamente la residenza dopo un anno può apparire come un modo di aggirare la legge.
In caso di controllo potrebbe dare luogo a una contestazione.
 

Umberto Granducato

Fondatore
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Agente Immobiliare
Sì il rischio c'è. Per usufruire delle agevolazioni ti sei impegnato a trasferire la residenza nel comune in cui si trova l'immobile. Spostare nuovamente la residenza dopo un anno può apparire come un modo di aggirare la legge.
In caso di controllo potrebbe dare luogo a una contestazione.

riferimenti di legge?
 

giobbe

Membro Ordinario
Privato Cittadino
riferimenti di legge?

Non credo che tu abbia bisogno che io ti citi riferimenti di legge.
L'obbligo di trasferire la residenza nel comune dove si trova l'immobile non prevede per quanto tempo poi questa debba esservi mantenuta.
Può bastare un anno, basta un mese o è sufficiente un giorno?
Qual'è il tempo che tu ritieni metta al sicuro dal rischio di perdere i requisiti?
Non parlo di certezza ma dell'eventualità, anche remota, che possa verificarsi.
 

CheCasa!

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Non credo che tu abbia bisogno che io ti citi riferimenti di legge.
L'obbligo di trasferire la residenza nel comune dove si trova l'immobile non prevede per quanto tempo poi questa debba esservi mantenuta.
Può bastare un anno, basta un mese o è sufficiente un giorno?
Qual'è il tempo che tu ritieni metta al sicuro dal rischio di perdere i requisiti?
Non parlo di certezza ma dell'eventualità, anche remota, che possa verificarsi.

Non esistono possibilità remote.
Non ci sono obblighi per il contribuente e quindi prescrizioni da seguire.

Non esistono circolari o risoluzioni dell'ADE che indichino problematiche in tal senso, non ho mai reperito sentenze che individuino problematiche del genere, né manuali di fiscalità immobiliare che facciano riferimento anche alla sola eventualità di sanzione.
 

giobbe

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Non esistono possibilità remote.
Non ci sono obblighi per il contribuente e quindi prescrizioni da seguire.

Non esistono circolari o risoluzioni dell'ADE che indichino problematiche in tal senso, non ho mai reperito sentenze che individuino problematiche del genere, né manuali di fiscalità immobiliare che facciano riferimento anche alla sola eventualità di sanzione.

Stai dicendo che non esiste l'obbligo di trasferire la residenza nel comune in cui si trova l'immobile acquistato con le agevolazioni prima casa?
 

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
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Stai dicendo che non esiste l'obbligo di trasferire la residenza nel comune in cui si trova l'immobile acquistato con le agevolazioni prima casa?

credo stia dicendo ciò che intendevo io: non esiste un tempo prestabilito per mantenere la residenza nell'immobile acquistato. La residenza va trasferita, ma non ci sono casi in cui l'acquirente sia stato sanzionato per averla (ri)spostata
 

giobbe

Membro Ordinario
Privato Cittadino
credo stia dicendo ciò che intendevo io: non esiste un tempo prestabilito per mantenere la residenza nell'immobile acquistato. La residenza va trasferita, ma non ci sono casi in cui l'acquirente sia stato sanzionato per averla (ri)spostata

Proprio il fatto che esista l'obbligo di trasferirla ma che non sia previsto un tempo minimo lascia lo spazio a dubbi. Teoricamente potrebbe bastare un giorno ma personalmente non mi sentirei tranquillo. Nonostante la mancanza di precedenti preferirei lasciarla per tutto il tempo in cui possono essere effettuati controlli.
Controlli che non è detto vengano effettuati e sicuramente è possibile che qualora vengano effettuati, considerino il ritrasferimento perfettamente regolare.
 

CheCasa!

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Proprio il fatto che esista l'obbligo di trasferirla ma che non sia previsto un tempo minimo lascia lo spazio a dubbi.

Se fosse come tu dici la legge discriminerebbe quelli che avrebbero l'obbligo di portare la residenza entro 18 mesi rispetto a quelli che dichiarassero (legittimamente) di disporre già della residenza all'interno del comune o di acquistare l'immobile ove sia presente la loro attività lavorativa.
Oppure anche la dichiarazione del contribuente in atto pubblico di disporre della residenza all'interno del comune senza indicazione di quanto tempo la si dovrebbe mantenere lascerebbe intendere il dubbio che debba esistere un tempo minimo?
E così pure per chi acquisti ove viene esercitata la propria attività lavorativa ci sarebbe il dubbio di particolari scadenze temporali?


Poichè parliamo di agevolazioni che esistono dal 1982, ovvero oltre 30 anni, un dubbio del genere sarebbe oramai stato oggetto di valutazione e precise indicazioni.
Ma, ripeto, se tu dovessi consultare testi appositi, quali:
- la fiscalità degli immobili - experta edizioni a cura di Giuseppe Aliano
- la tassazione degli immobili - Maggioli editori a cura di Maurangelo Rana
- immobili e fisco - sistema frizzera sole 24ore
- immobili e fisco - esselibri - a cura di Baldini Bonavia Dal Porto Gjoka...
noterai che il tuo dubbio rimarrebbe proprio tutto tuo, non condiviso neppure da uno studioso.
 

gagarin

Membro Attivo
Amm.re Condominio
Non credo che tu abbia bisogno che io ti citi riferimenti di legge.
Il forum sta trattando la stessa questione che avevo aperto io circa un mese fa (vedi): le risposte, naturalmente, sono state le più fantasiose, ma bisogna attenersi ai fatti e alla legge.
Tenendo presente che ciò che la legge non vieta o non disciplina è permesso, non risulta da nessuna parte l'obbligo di un tempo minimo di residenza nel Comune, dopo aver ottemperato al disposto di legge, trasferendo la residenza nello stesso Comune entro i 18 mesi dall'atto. Pertanto dovrebbe essere sufficiente trasferire la residenza nei termini e possibilmente mantenerla fino almeno al giorno seguente il 18° mese; poi, teoricamente, si potrebbe ritrasferirla altrove. L'AdE contesta? Lo faccia pure: vorrei vedere a cosa si "attacca". Personalmente procederò come ho scritto, con l'accortezza di inviare (PEC) all'AdE una copia del certificato di residenza, che attesti l'ottemperanza al disposto legislativo, prima del ritrasferimento.
 

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