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Mercato vino spinge quello immobiliare
Ricerca Idealista.it, casali in Umbria e in Toscana i più costosi
22 SETTEMBRE 2015

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(ANSA) - ROMA, 22 SET - I prezzi delle case seguono il valore delle etichette DOC con Toscana e Umbria le più care. E' quanto risulta da una ricerca di Idealista.it che ha stilato la classifica italiana delle case con vigneto. I casali toscani e umbri sono i più blasonati e anche i più costosi: il prezzo dei casali nel Senese (Chianti e Montalcino) è in media di 3.154 euro al metro quadro, cifra che può variare anche di molto a seconda della tipologia di fabbricato ad uso in parte abitativo (castello, villa padronale, casale rustico).

Per la metratura si parte dai 300 metri a salire, una costante che riguarda tutte le proprietà agricole dell'Italia enoica, i cui valori di mercato scendono raramente sotto il milione di euro. Segue il Chianti delle colline fiorentine con una media di 2.755 ettari al metro quadro, le colline umbre (2.024 euro), il Chianti aretino (1.803). Segue poi la Lombardia con il Franciacorta (1.609), il Veneto con la zona del Valpolicella (1.508). Al settimo posto i vigneti dell'Etna con una media di 1.404 euro; all'ottavo le Langhe con 1.381 euro al metro quadro.

Secondo Vincenzo De Tommaso, responsabile ufficio studi di idealista: "Dopo l'ondata di investitori stranieri gli italiani sono tornati protagonisti: i passaggi di proprietà tra aziende vitivinicole sono sempre più appannaggio di imprenditori già presenti nel mondo del vino, anche se le eccezioni non mancano. Da non dimenticare che il successo di questo ritorno alla campagna è in parte strumentale all'attività dell'azienda vinicola, in parte alla tenuta del valore dell'investimento nel tempo, oltre all'integrazione con l'attività turistico-ricettiva (agrituristico), in grado di generare ulteriore reddito". Il vigneto è di moda.

Negli ultimi anni, complice la crisi, il mattone ha subito un calo dei prezzi e così l'investimento nei terreni coltivati a vigneto hanno sostituito la casa come bene rifugio. Nel caso dei prezzi dei vigneti a denominazione, secondo una rilevazione di Assoenologi del 2014, i terreni non solo hanno conservato il loro peso patrimoniale, ma si sono rivalutati fino al 20%. Oggi un ettaro d vigneto in Italia viene venduto mediamente a 36.000 euro, contro i meno di 20mila euro dei terreni ad altra vocazione.

La classifica dei vigneti italiani stilata da WineNews vede quelli altoatesini al top con 550.000 euro l'ettaro, seguiti da quelli dell'Amarone con quotazioni oscillanti fra i 480.000 e i 500.000 euro, e quelli del Prosecco nei territori di Conegliano e Valdobbiadene, dove la forbice sta tra i 380.000 e i 350.000 euro ad ettaro, analogamente alle quotazioni dei vigneti trentini.

A Barolo e Montalcino, capitali dei grandi vini italiani, i prezzi vanno, rispettivamente a 350.000 euro e tra i 350 e i 330.000 euro. Il fuoriclasse dei vigneti? In località Cartizze, nel trevigiano, dove l'ettaro raggiunge la cifra monstre di 1 milione e 200 mila euro, "sempre se si trovi qualcuno disposto a vendere", fanno sapere gli esperti di WineNews.

Per opportunità d'investimento in zone storiche, con prezzi inferiori a 100mila euro l'ettaro si può puntare sul Chianti dove le stime parlano di 80.000 euro nelle sottozone Colli Aretini, Colli Fiorentini Colli Senesi, Colline Pisane, Montalbano e Montespertoli. Interessanti opportunità per gli investitori anche alcune aree del Sud: sulle pendici dell'Etna i prezzi possono oscillare tra i 60.000 e i 120.000 euro, 50 e i 60.000 euro ad ettaro nella zona di Taurasi, in Campania. "Quello che è certo - secondo Vincenzo De Tommaso - è che la denominazione fa bene al patrimonio immobiliare". (ANSA).
 

ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
550.000 euro l'ettaro,
:shock:

Detto così ha del sensazionale
ovviamente oltre l'estenzione del terreno andrebbe valutato l'impianto com'è concepito riferirto alla coltivazione delle piante e la loro qualità e strutturalmente oltre il numero la loro disposizione e distanze tra filare e le altre filari (aggiungerei l'esposizione) ....... che dire.
Forse è stato omesso il valore e la consistenza delle strutture immobiliari insistenti su questi appezzamenti di terreno, ma questo è un dettaglio la cosa più grave è che
non sono stati menzionati i vigneti dei Castelli Romani :rabbia:
Mio zio si è risentito molto per questa mancanza

 

Carlo Garbuio

Membro Storico
Agente Immobiliare
E' quanto risulta da una ricerca di Idealista.it
ci sono AI che sostengono economicamente questo portale (ad esempio con canoni di abbonamento per gli annunci) che ... tratta argomenti di cui non ha la competenza creando disinformazione immobiliare?


Vincenzo De Tommaso, responsabile ufficio studi di idealista
eccolo qua

Nel caso dei prezzi dei vigneti a denominazione, secondo una rilevazione di Assoenologi del 2014,
quindi non di idealista.it

Prosecco nei territori di Conegliano e Valdobbiadene, dove la forbice sta tra i 380.000 e i 350.000 euro ad ettaro, analogamente alle quotazioni dei vigneti trentini.
beh, che dire ... che ho le prove che questa è un'affermazione ... azzardata e rischiosa"?

In località Cartizze, nel trevigiano, dove l'ettaro raggiunge la cifra monstre di 1 milione e 200 mila euro, "sempre se si trovi qualcuno disposto a vendere", fanno sapere gli esperti di WineNews.
quindi come l'avete calcolata la cifra esposta?

"Quello che è certo - secondo Vincenzo De Tommaso - è che la denominazione fa bene al patrimonio immobiliare".
:festa::festa::festa::festa::festa::festa::festa::festa::festa::festa:
mah!!!

con questi articoli stanno dando motivo agli AI professionisti per non fare o disdire i contratti in atto, gli altri invece ... pagano e di fatto sostengono queste improvvisazioni
 

eldic

Membro Storico
Privato Cittadino
Hai statistiche in tal senso? Mi spiego quante fratture di osso del collo dipendono dalle cadute accidentali in ambito domestico in abitazioni bilivello? Per dirlo dovresti citare la fonte.

ti dirò...
a prescindere da dovi ti procuri le fratture, quello che mi preoccupa è come gestire la quotidianità quando la frattura ce l'hai comunque e la camera da letto è al secondo livello di una scala lunga 3 metri.

io pensavo che le "soluzioni al limite" fossero quelle con le alzate da 18 centimetri.
ho visto scale con gradini da 20.
sa dio come le sali, con un gambone di gesso.
 

specialist

Membro Storico
Privato Cittadino
ti dirò...
a prescindere da dovi ti procuri le fratture, quello che mi preoccupa è come gestire la quotidianità quando la frattura ce l'hai comunque e la camera da letto è al secondo livello di una scala lunga 3 metri.
io pensavo che le "soluzioni al limite" fossero quelle con le alzate da 18 centimetri.
ho visto scale con gradini da 20.
sa dio come le sali, con un gambone di gesso.
Infatti un acquirente "lungimirante" dovrebbe evitare tassativamente simili soluzioni plurilivello. Stesso discorso per gli appartamenti in condomini senza ascensore. A parte gli infortuni, uno potrebbe anche ammalarsi e passare allo status di cardiopatico, obeso, invalido, etc.oltre a diventare anziano con difficoltà di deambulazione. Molto meglio un ampio appartamento o una villa su un solo piano.
 

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