Cyberpunk

Membro Junior
Privato Cittadino
Buongiorno a tutti, giro al forum il quesito perchè il non-parere ricevuto dal notaio che mi ha rogitato mi ha lasciato molto perplesso...
In breve, ho rogitato a Luglio 2015 un appartamento in cooperativa (con contributo regionale e convenzione con il comune), oggi, per problemi personali ho necessità di venderlo, mi aiutate a trovare una risposta ai seguenti quesiti ?

1. I 5 anni previsti dalla regione per poter vendere partono dalla data del rogito o dalla data di assegnazione dell'immobile ? (nel rogito è scritto testualmente "gli alloggi non possono essere alienati o locati prima dei cinque anni decorrenti dall'assegnazione o dall'acquisto")
2. La convenzione sottoscritta con il comune prevede invece 10 anni "Le eventuali alienazioni o locazioni degli alloggi da parte degli assegnatari o degli acquirenti devono avvenire in un termine non inferiore a dieci anni", è vero che adesso il termine è stato per legge ridotto a 5 ? Anche qui poi non è chiaro da quando parte il conteggio....
3. Ho chiesto al comune il prezzo di cessione (€ 1.500 per mq di superficie complessiva convenzionale), facendo un banale calcolo dovrei vendere ad un prezzo di circa € 30.000 più basso di quello pagato ed indicato nel rogito, è normale o il notaio doveva indicare quanto sopra nel rogito ?

Mi scuso per le tante domande ma, credetemi, lo stesso notaio mi ha parlato di "quadro normativo molto complicato....".
Grazie anticipate e buona giornata.
 

ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
Mi scuso per le tante domande ma, credetemi, lo stesso notaio mi ha parlato di "quadro normativo molto complicato....".
Lo stesso Notaio che ha rogitato nel 2015 avrebbe dovuto sviscerare il problema prima di fare l'atto (ma probabilmente tu sei il primo assegnatario ????)

Il problema comunque sia è decisamente complesso
Bisognerebbe capire come prima cosa se è un immobile in piena proprietà o in diritto di superficie.

In ogni caso quello che fà comunque fede in tutti gli atti è la convenzione e la legge di riferimento
(soprattutto quello ch'è riportato nella Convenzione e nell'atto di trasferimanto).

Solitamente il divieto di alienazione temporale parte dal momento dell'atto di cassione e comunque non prima che si sia saldato l'intero prezzo.

Alcune Regioni hanno hanno emanato alcune direttive che disciplinano le regole di cessione per gli alloggi in edilizia residenziale pubblica riducendo il divieto di alienazione da 10 a 5 anni solo in alcuni casi dove sussistanano determinati requisiti (ma anche quì ci sono molte perplessità sulla leggittimità o meno di tali determinazioni (stante almeno dagli studi fatti dal Consiglio Nazionale del Notariato).

Gli elementi che hai postato sono veramente pochi ed è difficile darti una risposta precisa

Secondo il mio pensiero devi assolutamente prendere per buono quello che è riportato nella Convenzione che andrebbe attentamente analizzata e l'atto di trasferimento
e comunque sottoporre i tuoi dubbi e quesiti all'Ente preposto che regola tali compravendite nel tuo Comune.

Ho chiesto al comune il prezzo di cessione (€ 1.500 per mq di superficie complessiva convenzionale), facendo un banale calcolo dovrei vendere ad un prezzo di circa € 30.000 più basso di quello pagato ed indicato nel rogito, è normale o il notaio doveva indicare quanto sopra nel rogito ?
Se te lo dice il Comune sicuramente sarà così,
(anche il Notaio che ha stipulato (molto probabilmente avrebbe dovuto tenerne conto)
 

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