iteleo

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Privato Cittadino
Ragazzi con tutte queste incertezze la vedo molto dura e soprattutto lunga la problematica. Come faremo ad uscirne da tutto questo FILM.

Credo che abbiamo raccolta abbastanza elementi.

A questo punto, prima di chiedere un incontro con l'Ass. Berdini, potremmo fare un comunicato ai giornali illustrando le problematiche della delibera che provo a riassumere.

1. impossibilità a poter vendere gli alloggi per l'indeterminazione del costo di affrancazione finale in un quadro in cui tutti gli altri Comuni della penisola hanno già determinato un costo finale. Ciò determina la mancata applicazione da parte del Comune della legge 106/2011 che aveva l'obiettivo di agevolare il trasferimento di tali immobili con conseguente blocco del mercato immobiliare e crescita dei prezzi delle case costruite non in regime di edilizia convenzionata e agevolata, ovvero gli edifici dei palazzinari.

2. interpretazione unica nel panorama dei Comuni italiani della legge nazionale 865/71 e s.m.i. con richiesta, anche oltre 20 anni dalla stipula della Convenzione originaria, di procedere sia all'affrancamento sia alla trasformazione.

3. determinazione del valore commerciale del terreno attraverso un meccanismo di calcolo che genera evidenti distorsioni sui valori reali dei terreni in un contesto in cui il FORMEZ e la totalità dei Comuni italiani e la stessa legge 147/2013 (art 1 comma 392) hanno basato tale stime sul valori OMI dei prezzi reali di vendita e seguito quindi un calcolo dei corrispettivi che risulta più equo e corretto. Peraltro, tale differente determinazione per i 14 PdZ per i quali si poteva provvedere alla trasformazione, a seguito delle delibere 55/2011 e 297/2012, si viene a configurare, in caso di conferma dei valori venali della delibera 40/216, l'ipotesi di danno erariale a carico di tutti quei dirigenti e funzionari del Comune che hanno concesso tale trasformazioni a prezzi che risultano almeno 4 volte inferiori rispetto a quelli determinati, secondo noi erroneamente, con la precitata delibera 40/2016;

4. mancato interessamento della Corte di Conti del Lazio in merito alla riduzione dei valore venale dei terreni a seguito del pagamento delle opere di urbanizzazione, come da delibera della Corte dei Conti della Lombardia n. 61/2016.

Mandiamo tale comunicato a ROMA TODAY, Mesaggero, Metro e quell'altro giornale che danno alle metro, pagine FB di area 167 e Inquilini PdZ e poi chiediamo un colloquio con Berdini, De Vito e Calabrese, senza dirigenti dell'urbanistica.

Credo anche che sia costruttivo cercare di unire le forze per cui interessare @DiPiero, al quale chiederei un colloquio, e Gian Luca Riparbelli di Inquilini PdZ sia un passaggio obbligato.
 
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EmiVal

Membro Attivo
Privato Cittadino
Credo che abbiamo raccolta abbastanza elementi.

A questo punto, prima di chiedere un incontro con l'Ass. Berdini, potremmo fare un comunicato ai giornali illustrando le problematiche della delibera che provo a riassumere.

1. impossibilità a poter vendere gli alloggi per l'indeterminazione del costo di affrancazione finale in un quadro in cui tutti gli altri Comuni della penisola hanno già determinato un costo finale. Ciò determinata la mancata applicazione da parte del Comune della legge 106/2011 che aveva l'obiettivo di agevolare il trasferimento di tali immobili con conseguente blocco del mercato immobiliare e crescita dei prezzi delle case costruite non in regime di edilizia convenzionata e agevolata, ovvero gli edifici dei palazzinari.

2. interpretazione unica nel panorama dei Comuni italiani della legge nazionale 865/71 e s.m.i. con richiesta, anche oltre 20 anni dalla stipula della Convenzione originaria, di procedere sia all'affrancamento sia alla trasformazione.

3. determinazione del valore commerciale del terreno attraverso un meccanismo di calcolo che genera evidenti distorsioni sui valori reali dei terreni in un contesto in cui il FORMEZ e la totalità dei Comuni italiani e la stessa legge 147/2013 (art 1 comma 392) hanno basato tale stime sul valori OMI dei prezzi reali di vendita e seguito quindi un calcolo dei corrispettivi che risulta più equo e corretto. Peraltro, tale differente determinazione per i 14 PdZ per i quali si poteva provvedere alla trasformazione, a seguito delle delibere 55/2011 e 297/2012, si viene a configurare, in caso di conferma dei valori venali della delibera 40/216, l'ipotesi di danno erariale a carico di tutti quei dirigenti e funzionari del Comune che hanno concesso tale trasformazioni a prezzi che risultano almeno 4 volte inferiori rispetto a quelli determinati, secondo noi erroneamente, con la precitata delibera 40/2016;

4. mancato interessamento della Corte di Conti del Lazio in merito alla riduzione dei valore venale dei terreni a seguito del pagamento delle opere di urbanizzazione, come da delibera della Corte dei Conti della Lombardia n. 61/2016.

Mandiamo tale comunicato a ROMA TODAY, Mesaggero, Metro e quell'altro giornale che danno alle metro, pagine FB di area 167 e Inquilini PdZ e poi chiediamo un colloquio con Berdini, De Vito e Calabrese, senza dirigenti dell'urbanistica.

Credo anche che sia costruttivo cercare di unire le forze per cui interessare @DiPiero, al quale chiederei un colloquio, e Gian Luca Riparbelli di Inquilini PdZ sia un passaggio obbligato.

@Giuseppe Di Piero
 

PeppeC.

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Credo che abbiamo raccolta abbastanza elementi.

A questo punto, prima di chiedere un incontro con l'Ass. Berdini, potremmo fare un comunicato ai giornali illustrando le problematiche della delibera che provo a riassumere.

1. impossibilità a poter vendere gli alloggi per l'indeterminazione del costo di affrancazione finale in un quadro in cui tutti gli altri Comuni della penisola hanno già determinato un costo finale. Ciò determina la mancata applicazione da parte del Comune della legge 106/2011 che aveva l'obiettivo di agevolare il trasferimento di tali immobili con conseguente blocco del mercato immobiliare e crescita dei prezzi delle case costruite non in regime di edilizia convenzionata e agevolata, ovvero gli edifici dei palazzinari.

2. interpretazione unica nel panorama dei Comuni italiani della legge nazionale 865/71 e s.m.i. con richiesta, anche oltre 20 anni dalla stipula della Convenzione originaria, di procedere sia all'affrancamento sia alla trasformazione.

3. determinazione del valore commerciale del terreno attraverso un meccanismo di calcolo che genera evidenti distorsioni sui valori reali dei terreni in un contesto in cui il FORMEZ e la totalità dei Comuni italiani e la stessa legge 147/2013 (art 1 comma 392) hanno basato tale stime sul valori OMI dei prezzi reali di vendita e seguito quindi un calcolo dei corrispettivi che risulta più equo e corretto. Peraltro, tale differente determinazione per i 14 PdZ per i quali si poteva provvedere alla trasformazione, a seguito delle delibere 55/2011 e 297/2012, si viene a configurare, in caso di conferma dei valori venali della delibera 40/216, l'ipotesi di danno erariale a carico di tutti quei dirigenti e funzionari del Comune che hanno concesso tale trasformazioni a prezzi che risultano almeno 4 volte inferiori rispetto a quelli determinati, secondo noi erroneamente, con la precitata delibera 40/2016;

4. mancato interessamento della Corte di Conti del Lazio in merito alla riduzione dei valore venale dei terreni a seguito del pagamento delle opere di urbanizzazione, come da delibera della Corte dei Conti della Lombardia n. 61/2016.

Mandiamo tale comunicato a ROMA TODAY, Mesaggero, Metro e quell'altro giornale che danno alle metro, pagine FB di area 167 e Inquilini PdZ e poi chiediamo un colloquio con Berdini, De Vito e Calabrese, senza dirigenti dell'urbanistica.

Credo anche che sia costruttivo cercare di unire le forze per cui interessare @DiPiero, al quale chiederei un colloquio, e Gian Luca Riparbelli di Inquilini PdZ sia un passaggio obbligato.
Grande iteleo, tutto giusto quello che hai detto. Speriamo bene, non mogliamo, perché il Comune deve obbligatoriamente trovare una soluzione e non solo a loro vantaggio a questo problema che ci affligge da quasi un anno.
 

Mobil

Membro Attivo
Privato Cittadino
Credo che abbiamo raccolta abbastanza elementi.

A questo punto, prima di chiedere un incontro con l'Ass. Berdini, potremmo fare un comunicato ai giornali illustrando le problematiche della delibera che provo a riassumere.

1. impossibilità a poter vendere gli alloggi per l'indeterminazione del costo di affrancazione finale in un quadro in cui tutti gli altri Comuni della penisola hanno già determinato un costo finale. Ciò determina la mancata applicazione da parte del Comune della legge 106/2011 che aveva l'obiettivo di agevolare il trasferimento di tali immobili con conseguente blocco del mercato immobiliare e crescita dei prezzi delle case costruite non in regime di edilizia convenzionata e agevolata, ovvero gli edifici dei palazzinari.

2. interpretazione unica nel panorama dei Comuni italiani della legge nazionale 865/71 e s.m.i. con richiesta, anche oltre 20 anni dalla stipula della Convenzione originaria, di procedere sia all'affrancamento sia alla trasformazione.

3. determinazione del valore commerciale del terreno attraverso un meccanismo di calcolo che genera evidenti distorsioni sui valori reali dei terreni in un contesto in cui il FORMEZ e la totalità dei Comuni italiani e la stessa legge 147/2013 (art 1 comma 392) hanno basato tale stime sul valori OMI dei prezzi reali di vendita e seguito quindi un calcolo dei corrispettivi che risulta più equo e corretto. Peraltro, tale differente determinazione per i 14 PdZ per i quali si poteva provvedere alla trasformazione, a seguito delle delibere 55/2011 e 297/2012, si viene a configurare, in caso di conferma dei valori venali della delibera 40/216, l'ipotesi di danno erariale a carico di tutti quei dirigenti e funzionari del Comune che hanno concesso tale trasformazioni a prezzi che risultano almeno 4 volte inferiori rispetto a quelli determinati, secondo noi erroneamente, con la precitata delibera 40/2016;

4. mancato interessamento della Corte di Conti del Lazio in merito alla riduzione dei valore venale dei terreni a seguito del pagamento delle opere di urbanizzazione, come da delibera della Corte dei Conti della Lombardia n. 61/2016.

Mandiamo tale comunicato a ROMA TODAY, Mesaggero, Metro e quell'altro giornale che danno alle metro, pagine FB di area 167 e Inquilini PdZ e poi chiediamo un colloquio con Berdini, De Vito e Calabrese, senza dirigenti dell'urbanistica.

Credo anche che sia costruttivo cercare di unire le forze per cui interessare @DiPiero, al quale chiederei un colloquio, e Gian Luca Riparbelli di Inquilini PdZ sia un passaggio obbligato.

Ce ne sarrebbero altre decine di cose paradossali, a partire dall' ambiguità e confusione della legislazione stessa alle sentenze un "po' originali" (Faber docet) della Cassazione, dalla mancata informazione dei consorsi ai soci a l'omissione di documentazione allegata ai rogiti, per finire alla situazione, la più paradossale, in cui si trovano i successivi acquirenti, che devono pagare il comune per omissioni del comune stesso.
Cosa non secondaria è che, nell'anno domini 2016, tutta la trafila non possa essere almeno in parte informatizzata e messa in rete, ma deve passare avanti e indietro, quando non tra una scrivaniae l'altra dello stesso ufficio, tra comune e enti terzi che hanno già dato scarsa prova di efficienza, vedi tempistica del pregresso in cui, dietro la richiesta di un corrispettivo per la trasformazione, non vengono neanche fornite informazioni su come questo è stato determinato. E potrei andare avanti...
 
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Sandro Gaetani

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
In comune girano valori diversi dai 2500 euro citati.Si parla di 15000 euro oltre al costo del terreno non ancora pagato dal comune.
Inoltre i tempi saranno lunghissimi perché con la delibera 13 del 5 agosto scorso giunta Raggi hanno stabilito tempi di risposta di sei mesi da quando la domanda è completa.
Bisogna creare una class action altrimenti saremo per anni senza poter disporre la vendita dell'immobile.
Sandro
 

Santi60

Membro Attivo
Professionista
In comune girano valori diversi dai 2500 euro citati.Si parla di 15000 euro oltre al costo del terreno non ancora pagato dal comune.
Inoltre i tempi saranno lunghissimi perché con la delibera 13 del 5 agosto scorso giunta Raggi hanno stabilito tempi di risposta di sei mesi da quando la domanda è completa.
Bisogna creare una class action altrimenti saremo per anni senza poter disporre la vendita dell'immobile.
Sandro
Per una class action bisogna essere in tanti.
Per questo motivo ho cominciato a diffonere su FB il Link alla nostra discussione su questo Forum.
Invito gli altri a fare lo stesso.
 

Santi60

Membro Attivo
Professionista
Ce ne sarrebbero altre decine di cose paradossali, a partire dall' ambiguità e confusione della legislazione stessa alle sentenze un "po' originali" (Faber docet) della Cassazione, dalla mancata informazione dei consorsi ai soci a l'omissione di documentazione allegata ai rogiti, per finire alla situazione, la più paradossale, in cui si trovano i successivi acquirenti, che devono pagare il comune per omissioni del comune stesso.
Cosa non secondaria è che, nell'anno domini 2016, tutta la trafila non possa essere almeno in parte informatizzata e messa in rete, ma deve passare avanti e indietro, quando non tra una scrivaniae l'altra dello stesso ufficio, tra comune e enti terzi che hanno già dato scarsa prova di efficienza, vedi tempistica del pregresso in cui, dietro la richiesta di un corrispettivo per la trasformazione, non vengono neanche fornite informazioni su come questo è stato determinato. E potrei andare avanti...
Sicuramente una procedura informatica, per altro suggerita da FormezPA nel documento preparato qualche anno fa, renderebbe il tutto molto veloce e,sopratutto trasoarente!
Ecco che avrebbe senso il coinvolgimento di RpR, se invece si utilizza questa partecipata solo per inserire un inutile passaggio cartaceo in più è solo uno spreco di tempo e, cosa ancora più grave, di denaro pubblico che potrebbe essere usato meglio per ridurre i valori venali esagerati e sotto alcuni aspetti anche fuori dalle normative (vedi 20% massimo di incidensa del suolo sui costi di trasformazione e mancato abbattimento del 25% per interventi a scopi sociali)
 

lupin3

Membro Attivo
Privato Cittadino
In comune girano valori diversi dai 2500 euro citati.Si parla di 15000 euro oltre al costo del terreno non ancora pagato dal comune.
Inoltre i tempi saranno lunghissimi perché con la delibera 13 del 5 agosto scorso giunta Raggi hanno stabilito tempi di risposta di sei mesi da quando la domanda è completa.
Bisogna creare una class action altrimenti saremo per anni senza poter disporre la vendita dell'immobile.
Sandro
Come già scritto diffondiamo queste notizie e coinvolgiamo più persone possibili... .molta gente è all' oscuro di tutto!!!
 

Sandro Gaetani

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Sono stati stanziati 20 milioni di euro per le attività
Da svolgere RPR.
Io credo che stanno creando a tutti i cittadini romani danni tali da superare gli incassi presunti.Non so se sia lecito impedire il mercato immobiliare e imbalsamarlo per anni.
Di fatti e' una illecita interferenza e i danni conseguenti verranno caricati al comune.
Muoviamoci
 

giannelmo

Membro Attivo
Professionista
Sono stati stanziati 20 milioni di euro per le attività
Da svolgere RPR.
Io credo che stanno creando a tutti i cittadini romani danni tali da superare gli incassi presunti.Non so se sia lecito impedire il mercato immobiliare e imbalsamarlo per anni.
Di fatti e' una illecita interferenza e i danni conseguenti verranno caricati al comune.
Muoviamoci
Ti correggo, il mercato immobiliare è tutt'altro che fermo e, grazie all'esclusione dal mercato degli immobili PEEP, chi doveva vendere costosissimi scannatoi rimasti per anni invenduti li sta finalmente vendendo.
 

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