Bagudi

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Agente Immobiliare
@Santi60 risulta anche a te che la parcella dei notai rimane esattamente la stessa sia che si venda a prezzo calmierato sia che si venda a prezzo di mercato, mentre il guadagno "extra" tra le 2 cifre è invece percepito dallo stato (in percentuale)?

I notai fino a pochi anni fa avevano un tariffario nazionale per scaglioni di prezzo: es. la parcella per una cantina che costava 5.000 euro costava minimo 800 € come un appartamento sotto una certa cifra (non ricordo più esattamente gli scaglioni...).
Non potevano rogitare al di sotto di una certa parcella fissa.

Poi con la liberalizzazione hanno potuto decidere le tariffe da applicare.
 

MissRossella

Membro Junior
Privato Cittadino
Non te la prendere se scherzo, meriteresti una laurea honoris causa, ironizzo sul fatto che a forza di seguire tutta questa vicenda la tua mente è compromessa dal "burocratese" :D

Dunque vi faccio un sunto delle perplessità a me sollevate...

In zona Garbatella ci sono appartamenti acquistati a 20.000.000 di Lire ai tempi, non sono ne 865/71 ne 10/77, ad oggi vengono venduti a 1.000.000 di Euro e sono praticamente *RUDERI*. Questi tizi non possono essere accusati di speculazione perchè non ci sono leggi specifiche che glielo vietano, quindi l'acquirente semplicemente li ignora (perculandoli).

E il problema nasce proprio qui: qualcuno è stato obbligato ad acquistare un diritto di superficie dal primo acquirente? La questione sollevata non è per niente banale perchè è stato l'acquirente ad essere incauto, dato che a Roma (e in tutta Italia) ci sono ancora tantissimi diritti di superficie in vendita dal costruttore. Tutte queste cause civili in corso avranno un lieto fine solo se all'acquirente sono state nascoste le informazioni sin dall'inizio, altrimenti c'è concorso di colpa.

A quanto pare queste non sono semplici "chiacchiere da bar" ma pare sia la posizione di alcuni notai...

Nessuno ha obbligato l'acquirente, hai ragione....è forse per questo che tutte le cause vinte (compresa l'ultima terminata con la famosa sentenza della cassazione) riguardano situazioni dove non si è arrivati al Rogito ma solo al preliminare.
 

giannelmo

Membro Attivo
Professionista
Nessuno ha obbligato l'acquirente, hai ragione....è forse per questo che tutte le cause vinte (compresa l'ultima terminata con la famosa sentenza della cassazione) riguardano situazioni dove non si è arrivati al Rogito ma solo al preliminare.
In realtà le informazioni nascoste ci sono eccome: quelle sul prezzo massimo di cessione. Mica niente!
 

EmiVal

Membro Attivo
Privato Cittadino
Nessuno ha obbligato l'acquirente, hai ragione....è forse per questo che tutte le cause vinte (compresa l'ultima terminata con la famosa sentenza della cassazione) riguardano situazioni dove non si è arrivati al Rogito ma solo al preliminare.

Nessuno ha obbligato l'acquirente?

Per cortesia, evitiamo di scrivere fesserie.
 

Santi60

Membro Attivo
Professionista
@Santi60 risulta anche a te che la parcella dei notai rimane esattamente la stessa sia che si venda a prezzo calmierato sia che si venda a prezzo di mercato, mentre il guadagno "extra" tra le 2 cifre è invece percepito dallo stato (in percentuale)? Cioè lo stato guadagna una percentuale sul prezzo della compra-vendita, mentre il notaio percepisce la parcella in base all'atto che si sta stipulando indipendentemente dalla cifra.

Quindi presumo che il notaio inseriva nei rogiti esattamente i soldi pagati dall'acquirente, ossia il prezzo di mercato, per cui tutti gli atti del passato sono "potenzialmente illegali".

Ripeto, suppongo, perchè la situazione è davvero ingarbugliata e non sembra esserci una vita d'uscita :triste:

Per quanto riguarda la parcella dei notai penso abbia risposto @Bagudi e non credo ci sia un legame proporzionale con il prezzo dell'appartamento, poi con la liberalizzazione delle tariffe penso che ciascun Notaio usi un metro diverso di valutazione.
Per le tasse di compravendita dal 2014 nelle vendite fra privati o, comunque, quando non si acquista dal costruttore (in quel caso si paga l'IVA, agevolata in caso di prima casa, o non agevolata negli atri casi) c'è una tassa proporzionale al valore catastale più 100 Euro fisse per la somma di Imposta catastale ed Ipotecaria con un minimo credo di 1.100,00 Euro (puoi vedere qui Calcolo Imposte di Compravendita Immobiliare 2014: acquisto prima e seconda casa ), indipendentemente dal prezzo pagato che, comunque DEVE essere indicato anche per permettere gli eventuali controlli e verifiche legate ai movimenti finanziari (assegni/bonifici etc..) che, adesso, superata una certa cifra, vengono comunicati all'Agenzia delle Entrate.
In linea di principio gli atti con prezzo di mercato sarebbero potenzialmente illegali, ma credo che ottenere tale risultato debba essere intrapresa un'azione legale, come quella che ha generato la Sentenza 18135, dai dubbi risultati e tempistiche. L'unica cosa certa è che per un'azione del genere si spende una barca di soldi fra avvocati e spese di giudizio e, se va bene, se ne parla tra 20 anni ...
 
U

Utente Cancellato 67606

Ospite
Nessuno ha obbligato l'acquirente?

Per cortesia, evitiamo di scrivere fesserie.
No scusate ma su questo punto non si può discore: abbiamo torto marcio.

Quando abbiamo comprato l'appartamento il prezzo ci stava bene e anche il fatto che era in diritto di superficie, almeno per me è stato così. Le cose sono cambiate solo dal momento della sentenza in oggetto, anzi dal momento che il Comune ci ha presentato il conto, altrimenti (almeno personalmente) non ci sarebbe mai passato per l'anti-camera del cervello di fare causa al venditore. Personalmente non mi sono mai sentito "fregato".

Però come dice @giannelmo se sono state nascoste alcune informazioni sin dall'inizio, tipo il rogito non cita la convenzione o non è stato detto all'inizio che era un diritto di superficie, beh le cose cambiano ... ma li siamo in ambito della TRUFFA.
 

EmiVal

Membro Attivo
Privato Cittadino
No scusate ma su questo punto non si può discore: abbiamo torto marcio.

Quando abbiamo comprato l'appartamento il prezzo ci stava bene e anche il fatto che era in diritto di superficie, almeno per me è stato così. Le cose sono cambiate solo dal momento della sentenza in oggetto, anzi dal momento che il Comune ci ha presentato il conto, altrimenti (almeno personalmente) non ci sarebbe mai passato per l'anti-camera del cervello di fare causa al venditore. Personalmente non mi sono mai sentito "fregato".

Però come dice @giannelmo se sono state nascoste alcune informazioni sin dall'inizio, tipo il rogito non cita la convenzione o non è stato detto all'inizio che era un diritto di superficie, beh le cose cambiano ... ma li siamo in ambito della TRUFFA.

Vabbè che il mondo è bello perché è vario, ma spero vivamente che le tue siano solo battute di spirito.

Questo tema è stato ampiamente discusso - e direi che è anche ampiamente chiuso - più di trecento pagine or sono.

A suo tempo, in molti, cavalcando l'iniziale entusiasmo di un anno fa, accolsero con gaudio l'idea di fare causa al precedente venditore.
Salvo poi accorgersi, un po' tutti, che il venditore stesso è spesso vittima, - oggi è più che mai evidente - allo stesso modo di chi ha acquistato.

Tuttavia, da qui a parlare di noi acquirenti con toni da "torto marcio", "concorso di colpa" e altre assurdità, ce ne corre di strada.

Inutile sottolineare come le cose siano cambiate dalla sentenza in poi: certo che sono cambiate, proprio perché c'è voluta una sentenza della Cassazione a Sezioni Unite per bloccare un andazzo che, probabilmente, faceva comodo a molti, ma di sicuro non faceva comodo a chi, come me, ha sborsato il doppio del prezzo imposto.

Il prezzo ci stava bene????? Oggi gli esperti di edilizia convenzionata spuntano come funghi: oggi si dice che all'epoca ci stava tutto bene, come se fossimo stati consapevoli ed esperti anche noi di 865/1971.
Ma dov'erano tutti gli "espertoni" di oggi quando chiedevo informazioni a tutti sul diritto di superficie? Erano lì a concedere mutui, a concludere perizie, fare consulenze, rogiti, e chi più ne ha più ne metta: magari è a loro che il prezzo stava bene, che ne dici? :rabbia:

Inutile ripetere che l'acquirente, tra nulla osta chiarimenti perizie mutui e in mezzo a quelli che "il diritto di superficie è solo una formalità di 99 anni, per il resto è tutto uguale", è l'evidente vittima sacrificale di un sistema marcio.

Ed è proprio perché qui il sistema è marcio che, quando il conto arriva, arriva al comune e ai notai, ma a pagare sono sempre gli stessi fessi che avevano pagato anche prima.
 
U

Utente Cancellato 67606

Ospite
Vabbè che il mondo è bello perché è vario, ma spero vivamente che le tue siano solo battute di spirito.
@EmiVal capisco la tua rabbia perchè è la stessa che ho provato io, ma questa che ti ho citato è la posizione (ufficiosa) dei notai, che stenterai a crederci ma hanno diritto di difesa anche loro. Putroppo quelle parole in effetti hanno scosso la mia coscienza ... evidentemente sembra anche la tua.

La differenza tra fare causa prima e dopo il rogito è abissale, perchè nel *DOPO* entra in gioco necessariamente anche il notaio, e quella è gente tosta, forse anche più del Comune; sfortunatamente per noi, fare causa sembra essere l'unica soluzione :triste:

PS - Ora c'è in atto un gioco di potere tra notai e comune anche chiamato "scarica-barile".
 

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