House-Imm

Membro Ordinario
Agente Immobiliare
Buongiorno,
Avrei questo dubbio:
Vedo che ad oggi, nella mia zona, i prezzi degli affitti si sono abbassati e che si trovano degli immobili con le stesse caratteristiche di quello affittato anni fa, a prezzi più convenienti. Per altro, ho notato che molti proprietari non hanno neanche aumentato ai suoi inquilini l'ISTAT da qualche anno.

E così la domanda mi sorge spontanea.
Viste le condizioni attuali del mercato (lasciamo perdere il fatto che l'inquilino abbia le possibilità o meno di pagare) ed il fatto che gli immobili in locazione presentano dei prezzi inferiori a quelli richiesti 4 anni fa, un inquilino che ha un contratto 4+4 non avrebbe diritto a richiedere una riduzione dell'affitto anche se 4 anni fa ha accettato un contratto di locazione ad un prezzo più alto?
Cioè, non credo che la cosa giusta sia quella di dare la disdetta ed andarsene da un altra parte. Anche perché lì subentrano i costi di trasloco, di nuovi contratti di utenze, ecc, ecc.

Cioè, legalmente, in Italia un inquilino avrebbe questo diritto?

Grazie mille per la risposta.
 

maxc

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Se non si riscontrano vizi contrattuali nell'immobile dopo la firma del contratto, ovvero situazioni strutturali che ne impediscano il godimento al 100% della cosa, non è possibile chiedere alcuna riduzione del canone. Considera inoltre che gli aumenti istat tengono già conto della rivalutazione del canone di locazione, in effetti negli ultimi anni le percentuali applicate sono diminuite sensibilmente.
 

jhonny

Membro Attivo
Amm.re Condominio
Ciao,
di questi tempi molti conduttori usano utilizzare il brutto andamento economico per farsi abbassare il canone d' affitto ma ovviamente un contratto rimane un contratto per cui solo il locatore può decidere se è il caso di abbassarlo o no, in alcuni casi i conduttori cominciano a non pagare più regolarmente :risata:
 

paolo ferraris

Membro Ordinario
Agente Immobiliare
...come amministratore di proprietà conto terzi, posso assicurare che, almeno per le attività commerciali questo è già successo nel corso del 2009...con riduzioni anche sensibili...ma dipende da zona a zona...per i contratti uso abitazione, pur non essendoci "diritti" da far valere, nulla toglie che l'inquilino chieda una riduzione del canone pattuito...per un determinato periodo...ma ciò deve essere ovviamente frutto della volontà delle parti e poi comunicato alla agenzia delle entrate nei dovuti modi...percui parlane con il tuo proprietario o il suo amministratore...se sei un buon inquilino potrebbero avere comunque interesse a mantenerti come conduttore pagante...
saluti!
 

House-Imm

Membro Ordinario
Agente Immobiliare
Si, lo sappiamo che esiste di tutto e di più...
La domanda era basata sulla legalità o meno della richiesta di riduzione del canone, a prescindere del fatto che avesse o meno i soldi per pagare regolarmente.

Negli Stati Uniti, per esempio, questo si può fare. Quando il mercato scende e i prezzi di vendita di una casa scendono, anche gli affitti lo fanno ed il locatore è obbligato ad abbassare il canone. Mi sembra sia una cosa equa dato che se da una parte l'inquilino (se vuole spendere di meno) deve traslocare in un altro posto, dall'altra comunque chi entrerà al posto suo non sarà disposto a pagare quello stesso prezzo e alla fine dovrà cedere il locatore e riaffittare ad un prezzo inferiore.
Non mi sembra molto sensato.
 

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