MartaP

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Buongiorno a tutti,
Da qualche mese ho iniziato a lavorare presso una piccola agenzia immobiliare, ma sin dall’inizio ho riscontrato un problema: la ricerca degli immobili. Premetto che ho già letto qualche discussione a riguardo, ma continuo a chiedermi “questo porta a porta è così necessario?” Il lavoro mi piace tantissimo, adoro il contatto con le persone, infatti non ho problemi a chiedere informazioni alla gente che incontro per strada o ai classici commercianti, mi piace fare gli appuntamenti acquisizione e convincere il cliente a darci il mandato e così via. Ma quando la mattina il mio responsabile mi manda a suonare campanelli in una zona mi blocco, probabilmente perchè mi metto nei loro panni e io non vorrei essere disturbata continuamente per sapere se “vende qualcuno in questa zona”. Volevo chiedervi solamente dei consigli, voi come fate a trovare nuovi immobili in vendita? E un’altra mia difficoltà è recuperare il recapito telefonico del proprietario, spesso famigliari, colleghi o amici non si “fidano” a lasciarmelo. Voi come fate?
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
questo porta a porta è così necessario

Rappresentarsi e’ imprescindibile Marta.

Se vuoi fare sempre buoni e tanti affari.

Diversamente, andrai ad ingrossare le file di tutti quegli agenti, che lavorano al contrario.

Quelli che costantemente corrono dietro a chi compera.
I Semplici apriporta dei prodotti che acquisiscono gli altri.
Oppure quelli che collaborano con tutta Italia.

Palliativi, utilizzati come terapia, inutili per un morbo letale, per qualsiasi intermediario:
La mancanza di prodotti.
Sempre Freschi, assortiti e di qualita’, vuoi per caratteristiche o per il prezzo, acquisiti e inseriti nel portfolio vendita.

Se hai i prodotti venderai a nastro.

Se li hai appetibili, i clienti ti verrano a cercare anche di notte, coi soldi in bocca.

Altro che come quei soliti ciabattini, pieni di etica e principi morali, che non si sporcano le mani.
Guarda caso hanno sempre il cliente acquirente pronto in canna.
Sempre col mutuo gia’ deliberato, magari al cento x cento.
See..
Campa cavallo che l’erba cresce.

Hanno sempre il cliente ma non hanno mai il prodotto o, se c’è l’hanno, era quello sbagliato.

Quindi l’importante e’ acquisire il prodotto.
Espedienti, trucchi, metodi e tecniche, chi piu’ ne ha piu’ ne metta.
Chissenefrega se qualcuno si sente disturbato dalla tua azione di ricerca.
Sei in giro a lavorare onestamente e non a rubare.
Per questo ultimo fine libera l’entusiasmo invece di limitarti.

Usa parole e termini positivi con i tuoi interlocutori.

Se vai da un condomino ed inizi con un, “scusi se la disturbo”, detto proprio da te, e’ ovvio che quello pensera’ che sei una disturbatrice e ti evitera’ senza prestarti attenzione.

Organizzati con un metodo.
Sistematico e ramificato per fare sempre meno fatica.

Piu’ della meta’ dei residenti di un condominio sanno bene c chi e’, che in quel momento vende o quale alloggio e’ vuoto oppure se si sta liberando.

Solo che non lo dicono al primo che passa.
 

MartaP

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Rappresentarsi e’ imprescindibile Marta.

Se vuoi fare sempre buoni e tanti affari.

Diversamente, andrai ad ingrossare le file di tutti quegli agenti, che lavorano al contrario.

Quelli che costantemente corrono dietro a chi compera.
I Semplici apriporta dei prodotti che acquisiscono gli altri.
Oppure quelli che collaborano con tutta Italia.

Palliativi, utilizzati come terapia, inutili per un morbo letale, per qualsiasi intermediario:
La mancanza di prodotti.
Sempre Freschi, assortiti e di qualita’, vuoi per caratteristiche o per il prezzo, acquisiti e inseriti nel portfolio vendita.

Se hai i prodotti venderai a nastro.

Se li hai appetibili, i clienti ti verrano a cercare anche di notte, coi soldi in bocca.

Altro che come quei soliti ciabattini, pieni di etica e principi morali, che non si sporcano le mani.
Guarda caso hanno sempre il cliente acquirente pronto in canna.
Sempre col mutuo gia’ deliberato, magari al cento x cento.
See..
Campa cavallo che l’erba cresce.

Hanno sempre il cliente ma non hanno mai il prodotto o, se c’è l’hanno, era quello sbagliato.

Quindi l’importante e’ acquisire il prodotto.
Espedienti, trucchi, metodi e tecniche, chi piu’ ne ha piu’ ne metta.
Chissenefrega se qualcuno si sente disturbato dalla tua azione di ricerca.
Sei in giro a lavorare onestamente e non a rubare.
Per questo ultimo fine libera l’entusiasmo invece di limitarti.

Usa parole e termini positivi con i tuoi interlocutori.

Se vai da un condomino ed inizi con un, “scusi se la disturbo”, detto proprio da te, e’ ovvio che quello pensera’ che sei una disturbatrice e ti evitera’ senza prestarti attenzione.

Organizzati con un metodo.
Sistematico e ramificato per fare sempre meno fatica.

Piu’ della meta’ dei residenti di un condominio sanno bene c chi e’, che in quel momento vende o quale alloggio e’ vuoto oppure se si sta liberando.

Solo che non lo dicono al primo che passa.

La ringrazio per il suo consiglio.
Quindi devo proprio impegnarmi a suonare i campanelli 😄 Anche se non so mai cosa chiedere, se qualcuno vende nel condominio o in zone o se è lui che vende, bo sperimenteró un metodo.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
La ringrazio per il suo consiglio.
Quindi devo proprio impegnarmi a suonare i campanelli 😄 Anche se non so mai cosa chiedere, se qualcuno vende nel condominio o in zone o se è lui che vende, bo sperimenteró un metodo.

Quattro domande Marta.

Una in fila all’altra.
Sia che sei al citofono, al telefono, faccia a faccia (che e’ sempre meglio) oppure se sei al bar.

Col tempo imparerai.

Ad utilizzare pause ed intercalari.
Per catturare, per prima cosa, l’attenzione del tuo interlocutore.

Solo dopo si comincia con l’interrogatorio e mai prima.
Ricordati che sono i contatti che devono “cantare” e non tu.

Pensa che molto spesso, per le case indipendenti, al proprietario che domanda al citofono, nemmeno gli rispondo.
Mi allontano dall’apparecchio.
Alla ricerca di un contatto faccia a faccia.
Senz’altro più rivelatore di un microfono di plastica.

Perche’ se sprechi il fiato inutilmente, senza farti capire oppure usando argomenti e presentazioni sterili, dopo dieci contatti sarai gia’ esausta e scoraggiata.
Senza esperienza e’ sicuramente molto dura.
Ma Senza entusiasmo invece e’ praticamente finita.
Se e quando scoppi ritorna in ufficio.
Sempre meglio, di quei tanti ciabattini perdigiorno, che si imboscano in macchina, ad attendere l’orario di rientro.

Non appena catturi l’attenzione del tuo contatto, per prima cosa, chiedi se qualcuno Li’ vende.
Non altrove e ci mancherebbe.
Nove volte su Dieci incassi una risposta negativa se non seccata.

Come un duello di fioretto.

Incassi il colpo, rispondendo con cautela, quasi a dargli ragione, facendo un passo indietro, ma subito dopo avanzerai in attacco facendone due avanti, sempre con prudenza.
Che e’ proprio, cio’ che invece, devono perdere loro.

Perche’ nessuno, vuole rivelare i fatti suoi eo dei suoi vicini, ad un perfetto sconosciuto.
La motivazione e’ molto semplice:
Hanno paura.

Finche’ avranno paura resteranno abbottonati.
Pure se ti presentassi, con una bella torta al cioccolato per semplice timore, la rifiuterebbero con diffidenza.
Figuriamoci aiutare qualche avvoltoio delle agenzie immobiliari.

Le domande, le altre tre della sceneggiatura, servono proprio a spazzare via la paura e la diffidenza, affinche’ si aprano e vuotino il sacco sganciando le informazioni o le rivelazioni che ti servono.

Nell’ordine, gli chiedi se ha sentito qualcuno che vuole andar via o cambiare casa, stavolta nella zona o nell’edificio, se si tratta di un condominio.

Poi se ha notizia, di qualche casa vuota oppure che si e’ appena liberata.

Infine se e’ proprio lui che vorrebbe vendere e o cambiare.
Ecco che si comincia a dialogare entrando perfino scavando nel loro personale.

Le risposte che riceverai o che avrai ricevuto nel frattempo, più o meno, sono sempre le stesse:

Son tutti proprietari.
Stanno tutti bene.
La zona non la cambierebbero mai.
Se vendo dove vado? sotto il ponte?

In tutta questa sceneggiata, nelle pause, negli intercalari, tra una battuta di repertorio e l’altra, piano piano ti rappresenti.

Bigliettini da visita sempre pronti.

Col tempo e l’esperienza, imparerai i trucchi e le tecniche, per strappare le notizie dalla bocca delle persone, senza che queste, nemmeno se ne accorgono.

Prima un pezzettino di biscotto.
Poi mezzo biscotto.
Un biscotto intero e poi si mangeranno anche la torta.
 

josko

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Quattro domande Marta.

Una in fila all’altra.
Sia che sei al citofono, al telefono, faccia a faccia (che e’ sempre meglio) oppure se sei al bar.

Col tempo imparerai.

Ad utilizzare pause ed intercalari.
Per catturare, per prima cosa, l’attenzione del tuo interlocutore.

Solo dopo si comincia con l’interrogatorio e mai prima.
Ricordati che sono i contatti che devono “cantare” e non tu.

Pensa che molto spesso, per le case indipendenti, al proprietario che domanda al citofono, nemmeno gli rispondo.
Mi allontano dall’apparecchio.
Alla ricerca di un contatto faccia a faccia.
Senz’altro più rivelatore di un microfono di plastica.

Perche’ se sprechi il fiato inutilmente, senza farti capire oppure usando argomenti e presentazioni sterili, dopo dieci contatti sarai gia’ esausta e scoraggiata.
Senza esperienza e’ sicuramente molto dura.
Ma Senza entusiasmo invece e’ praticamente finita.
Se e quando scoppi ritorna in ufficio.
Sempre meglio, di quei tanti ciabattini perdigiorno, che si imboscano in macchina, ad attendere l’orario di rientro.

Non appena catturi l’attenzione del tuo contatto, per prima cosa, chiedi se qualcuno Li’ vende.
Non altrove e ci mancherebbe.
Nove volte su Dieci incassi una risposta negativa se non seccata.

Come un duello di fioretto.

Incassi il colpo, rispondendo con cautela, quasi a dargli ragione, facendo un passo indietro, ma subito dopo avanzerai in attacco facendone due avanti, sempre con prudenza.
Che e’ proprio, cio’ che invece, devono perdere loro.

Perche’ nessuno, vuole rivelare i fatti suoi eo dei suoi vicini, ad un perfetto sconosciuto.
La motivazione e’ molto semplice:
Hanno paura.

Finche’ avranno paura resteranno abbottonati.
Pure se ti presentassi, con una bella torta al cioccolato per semplice timore, la rifiuterebbero con diffidenza.
Figuriamoci aiutare qualche avvoltoio delle agenzie immobiliari.

Le domande, le altre tre della sceneggiatura, servono proprio a spazzare via la paura e la diffidenza, affinche’ si aprano e vuotino il sacco sganciando le informazioni o le rivelazioni che ti servono.

Nell’ordine, gli chiedi se ha sentito qualcuno che vuole andar via o cambiare casa, stavolta nella zona o nell’edificio, se si tratta di un condominio.

Poi se ha notizia, di qualche casa vuota oppure che si e’ appena liberata.

Infine se e’ proprio lui che vorrebbe vendere e o cambiare.
Ecco che si comincia a dialogare entrando perfino scavando nel loro personale.

Le risposte che riceverai o che avrai ricevuto nel frattempo, più o meno, sono sempre le stesse:

Son tutti proprietari.
Stanno tutti bene.
La zona non la cambierebbero mai.
Se vendo dove vado? sotto il ponte?

In tutta questa sceneggiata, nelle pause, negli intercalari, tra una battuta di repertorio e l’altra, piano piano ti rappresenti.

Bigliettini da visita sempre pronti.

Col tempo e l’esperienza, imparerai i trucchi e le tecniche, per strappare le notizie dalla bocca delle persone, senza che queste, nemmeno se ne accorgono.

Prima un pezzettino di biscotto.
Poi mezzo biscotto.
Un biscotto intero e poi si mangeranno anche la torta.
da manuale degno di un corso
 

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