threedesign

Membro Attivo
Privato Cittadino
Buongiorno,
mi sto interessando ad un immobile in vendita, che proviene da un'eredità di una zia verso la nipote.
Non ho ancora studiato esattamente la situazione, non ho controllato se ci sono figli (verificherò, ma non credo).

Da quello che ho letto (confermatemi se sbaglio) la legittima spetta solo al coniuge, ai figli ed ai genitori (in questo caso non vi dovrebbe essere nessuna di queste figure). Quindi il testamento può essere disposto liberamente? Può essere contestato, o per essere sicuri al 100% bisogna aspettare 5 anni dall'apertura della successione?

Infine, la cosa che ho letto che mi ha rassicurato più di tutte è questa:

1. – è possibile che una persona sia erede solo apparentemente (si pensi, ad
esempio, al caso in cui i figli del defunto si considerino, anche in buona fede, eredi, e
come tali presentino una denuncia di successione, mentre il defunto stesso ha disposto –
con un testamento che viene scoperto successivamente – esclusivamente a favore di una
terza persona, che e’ quindi il vero erede).
Si tratta di una situazione che può presentarsi nella pratica, anche con una certa
frequenza. In tal caso, chi acquista dall’erede apparente rischia di acquistare da un non
proprietario, e quindi di veder rivendicare la proprietà da parte dell’erede vero. Se però
viene trascritta l’accettazione di eredità a favore dell’erede apparente, chi acquista in
buona fede da quest’ultimo fa salvo il proprio acquisto (artt. 534, e 2652 n. 7, c.c.).
Anche coloro che acquistano dall’erede vero possono essere pregiudicati, se l’erede
apparente trascrive prima il proprio acquisto. Pertanto, coloro che acquistano dall’erede
vero fanno salvo il loro acquisto solo se l’accettazione di eredità (a favore dell’erede
vero) è trascritta anteriormente rispetto a quella di un eventuale erede apparente.

E' realmente così? Per "fatto salvo" si intende che comunque vada non mi possono mettere in mezzo in alcun modo o cos'altro?
E poi... come si fa a provare la buona fede?

Grazie a chi interverrà.
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Dalila_1

Membro Junior
Privato Cittadino
Se mancano quei soggetti (coniuge, discendenti, ascendenti) non ci sono legittimari. Questo non esclude che eventuali eredi legittimi possano impugnare il testamento, ad es. per incapacità naturale del testatore.
Per stare tranquilli bisogna aspettare 10 anni dall'apertura della successione.
Chi acquista dall'erede apparente fa salvo il suo acquisto se acquista a titolo oneroso e in buona fede.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Quindi il testamento può essere disposto liberamente?
Si, la persona senza figli o coniuge o ascendenti può lasciare i suoi beni a chiunque.
Questo non esclude che eventuali eredi legittimi possano impugnare il testamento, ad es. per incapacità naturale del testatore.
L'azione per impugnare il testamento per i casi di incapacità del testatore si prescrive in 5 anni dal giorno in cui è stata data esecuzione alle disposizioni testamentarie ( non 10). Art. 591 cc.
come si fa a provare la buona fede?
In linea di massima l'indicatore migliore è il prezzo di acquisto; se l'acquisto è fatto a
una cifra conforme al prezzo di mercato, appare abbastanza evidente che il terzo acquirente non aveva intenti truffaldini .

Il fatto che una persona senza figli lasci l'eredità ad una nipote mi pare normale; in ogni caso parlane con il notaio, che ti saprà ben spiegare pro e contro, dopo aver verificato i documenti, testamento compreso.
 

Dalila_1

Membro Junior
Privato Cittadino
Il termine di 5 anni vale per il testamento annullabile.
Ma in generale, per stare tranquilli, bisogna aspettare 10 anni. Ad es. indegnità a succedere.
 

threedesign

Membro Attivo
Privato Cittadino
Grazie innanzitutto per gli interventi.

A questo punto la domanda che mi pongo è: ma se l'acquisto è fatto salvo per l'acquirente perchè per stare sicuro deve aspettare 5-10 anni?

Io personalmente in che modo posso informarmi e verificare l'effettiva situazione (eredi legittimi, eventuale lesione diritti, contestazioni, azioni di riduzione, impugnazioni, etc)?
 
Ultima modifica:

threedesign

Membro Attivo
Privato Cittadino
Perché devi poter provare la buona fede. Se non riesci a provarla l'acquisto non è salvo.
Ho trovato questo: ai fini processuali la buona fede è presunta; sarà, in altre parole, chi la contesta a dover provare la mala fede del possessore.

Nel mio caso, ho appena controllato, acquisterei a sconto del 20-25% rispetto al prezzo medio indicato dall'omi ma non perché non acquisto in buona fede, bensì perché sull'immobile effettuerei pesanti e costose opere di ristrutturazione.

In questi casi interviene uno di quei periti che considerano poco l'effettivo mercato e stimano in base ai valori OMI? Se fosse così i problemi credo siano praticamente certi..
 

Dalila_1

Membro Junior
Privato Cittadino
Ho trovato questo: ai fini processuali la buona fede è presunta; sarà, in altre parole, chi la contesta a dover provare la mala fede del possessore.

Nel mio caso, ho appena controllato, acquisterei a sconto del 20-25% rispetto al prezzo medio indicato dall'omi ma non perché non acquisto in buona fede, bensì perché sull'immobile effettuerei pesanti e costose opere di ristrutturazione.

In questi casi interviene uno di quei periti che considerano poco l'effettivo mercato e stimano in base ai valori OMI? Se fosse così i problemi credo siano praticamente certi..
Il 534 c.c. dice che è chi acquista dall'erede apparente che deve provare la sua buona fede.
 

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