kuneo

Nuovo Iscritto
Ciao a tutti,

ho fatto un compromesso e non è stato riportato che la casa è stata costruita ante 1967. Manca il certificato di abitabilità della casa, sono stati fatti anche dei lavori di ristrutturazione nel 2005, ma a parte la DIA non c'è il certificato di abitabilità.
Posso considerare il contratto preliminare come viziato o qualcosa del genere?

manca anche la concessione edilizia essendo un immobile degli anni 50, è possibile appellarsi a qualcosa?

grazie

Mirko
 

roberto.spalti

Membro Senior
Agente Immobiliare
Se la DIA non ha modificato la distribuzione degli spazi o i rapporti aereo illuminanti la casa è da ritenersi conforme sotto il profilo urbanistico e l'agibilità può essere asseverata da un tecnico abilitato dopo le opportune verifiche e adeguamento degli impianti.
 

akaihp

Membro Attivo
Professionista
Se la DIA non ha modificato la distribuzione degli spazi o i rapporti aereo illuminanti la casa è da ritenersi conforme sotto il profilo urbanistico e l'agibilità può essere asseverata da un tecnico abilitato dopo le opportune verifiche e adeguamento degli impianti.

non vorrei fare l'avvocato del diavolo però...
una DIA non è di per sè sufficiente a dare per autorizzata una situazione preesistente.
Diverso è il caso di Permesso di Costruire, nel caso della DIA l'asseveratore è il professionista che firma.
In un qualsiasi momento (in verità anche con PdC) il comune può revocare il titolo autorizzativo in regime di autotutela nel caso riscontri delle gravi mancanze.
Il fatto che poi la DIA si ritiene perfezionata allo scadere del 30° giorno non implica automaticamente che essa sia necessariamente corretta.
In special modo parlando di immobili dei quali non si è certi della liceità urbanistica, se non ho capito male.

Facciamo il punto quindi:
- anche se non è scritto sul rogito, l'immobile è di che anno?
- i lavori fatti con autorizzazione edilizia sono stati fatti con DIA semplice (ex autorizzazione edilizia)? con cosidetta SuperDIA (in sostituzione di Concessione, valida fino al DPR380 solo in alcune regioni)?
- perchè manca il titolo autorizzativo? L'immobile è abusivo o semplicemente la copia dei documenti non si trova? La ricerca è stata fatta bene?
 

roberto.spalti

Membro Senior
Agente Immobiliare
Da quello che ho letto:
- anche se non è scritto sul rogito, l'immobile è di che anno?
anni 50

- i lavori fatti con autorizzazione edilizia sono stati fatti con DIA semplice (ex autorizzazione edilizia)? con cosidetta SuperDIA (in sostituzione di Concessione, valida fino al DPR380 solo in alcune regioni)?
Si parla di DIA del 2005, quindi presumo per opere interne

- perchè manca il titolo autorizzativo? L'immobile è abusivo o semplicemente la copia dei documenti non si trova? La ricerca è stata fatta bene?
Se l'immobile è del 50 è facile che non risulti nulla in Comune

Da qui la mia risposta.
 

akaihp

Membro Attivo
Professionista
Da quello che ho letto:
- anche se non è scritto sul rogito, l'immobile è di che anno?
anni 50

- i lavori fatti con autorizzazione edilizia sono stati fatti con DIA semplice (ex autorizzazione edilizia)? con cosidetta SuperDIA (in sostituzione di Concessione, valida fino al DPR380 solo in alcune regioni)?
Si parla di DIA del 2005, quindi presumo per opere interne

- perchè manca il titolo autorizzativo? L'immobile è abusivo o semplicemente la copia dei documenti non si trova? La ricerca è stata fatta bene?
Se l'immobile è del 50 è facile che non risulti nulla in Comune

Da qui la mia risposta.

ma infatti ho scritto "avvocato del diavolo", probabilmente la tua risposta è corretta. ma c'è una remota possibilità che...

se la DIA è per opere interne (ex aturoizzazione) è possibile che non sia stato verificato la liceità dell'immobile nel suo complesso e quindi, a cascata, anche la dia sia nulla. Quindi diciamo che la DIA non conta.
Se l'immobile è degli anni '50 allora è venuto dopo la legge urbanistica nazionale quindi un qualche straccio di documento dovrebbe esserci. Non ci sarà sicuramente un conteggio della volumetria ma una concessione generica sì.
Dipende molto dal comune.
Dopo aver fatto molte consulenze non do mai nulla per scontato. Vado prima ad indagare.
 
S

smoker

Ospite
ma infatti ho scritto "avvocato del diavolo", probabilmente la tua risposta è corretta. ma c'è una remota possibilità che...

se la DIA è per opere interne (ex aturoizzazione) è possibile che non sia stato verificato la liceità dell'immobile nel suo complesso e quindi, a cascata, anche la dia sia nulla. Quindi diciamo che la DIA non conta.
Se l'immobile è degli anni '50 allora è venuto dopo la legge urbanistica nazionale quindi un qualche straccio di documento dovrebbe esserci. Non ci sarà sicuramente un conteggio della volumetria ma una concessione generica sì.
Dipende molto dal comune.
Dopo aver fatto molte consulenze non do mai nulla per scontato. Vado prima ad indagare.

Se non ricorso male la Legge urbanistica è del 1942.

Smoker
 

Marco Giovannelli

Membro Attivo
Professionista
allora, se l'edificio è ante 67 a mio parere è tutto ok. mi spiego meglio:

allora mettiamo che il tecnico che ha redatto la dia nel 2005 abbia constatato che in comune non risulta nulla in merito alla legittimazione dell'immobile abbia, allegato alla dia suddetta la planimetria originale catastale ante 67 per provare che l'immobile in questione è edificato ante legge ponte. da qui penso che i tecnici comunali siano stati attenti a questo fatto, e ove avrebbero ritenuto necessario richiedere integrazione, avrebbero valutato eventualmente la richiesta della legittimità della preesistenza. quindi secondo me tutto ok. D'accordo con akaihp che la dia in se per se non da alcun titolo abilitativo ne tantomeno legittimità della preesistenza, ma ci sarebbe da controbbattere con il tecnico comunale che eventualmente dichiarassero nulla la dia (con conseguente notizia di reato al chi di dovere). Quindi a spanne posso dire che non c'è da preoccuparsi.
Per quanto riguarda l'abitabilità non è un problema che può inficiare l'atto di compravendita ne la buona fede del venditore in quell'atto pubblico.

saluti
 

antonellifederico

Membro Attivo
Professionista
per dichiarare un fabbricato ante 1967 legittimo devo ricorrere a grandi linee dei presupposti:
  • all'epoca (prima del 1967) comune sprovvisto del Piano di Fabbricazione
  • nel caso di presenza del PdF edificazione fuori i nuclei urbani
  • edificazione ante 1942 (nella mia città - Latina - ho visto progetti privati approvati in comune con Licenza del 1939, edificati all'interno della perimetrazione urbana)
 

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