eremita

Membro Junior
Salve,
vorrei ricevere qualche commento in merito ad una casa totalmente abusiva la cui costruzione è iniziata nel 1984, ora all’asta ed alienabile perché si tratta di procedura esecutiva. Riassumo il più possibile:
“Intero fabbricato da terra a cielo posto in Comune di Rimini, …
, distinto nel Nuovo Catasto Edilizio
Urbano di detto Comune al foglio 147 particella 426 sub 4, zona censita 3…
, piano terra, categoria A/2, classe 5, vani 6,5, rendita catastale
€939,28.”
E’ stato chiesto il condono ma in data 23/6/2010 Prot. 99916 Prov. 15256 [Cfr. all. 3)] il Comune di Rimini ha emesso provvedimento di diniego al rilascio di concessione in sanatoria relativamente all’istanza di condono in quanto l'immobile non risulta sanabile né condonabile trattandosi di fabbricato edificato in totale assenza di concessione o di atti autorizzativi (ai sensi dell’art.31 della legge 47/85).
Si segnala inoltre che poiché il bene pignorato non è suscettibile di sanatoria, il prezzo di vendita (come determinato dallo stimatore) deve ritenersi riferito esclusivamente al valore del terreno, oltre al valore economico dell'uso dell'immobile fino alla demolizione.

Ogni commento è assai gradito, inoltre pongo tre domande:
1- Se la dovessi comprare, possono arrivarmi delle sanzioni per le irregolarità?
2- L’immobile adesso non è condonabile, ma se in futuro uscirà un nuovo condono, potrà essere regolarizzato oppure ormai non è più condonabile per sempre?
3- E’ molto probabile che venga abbattuto? Per cercare casi analoghi nella mia zona, mi sono informato su internet ed ho trovato solo l’abbattimento di una casa, ma era fatta sul terreno del demanio, per giunta vicino al fiume.

Grazie.
 

GiacoTecno

Membro Attivo
Professionista
Salve,
... casa totalmente abusiva la cui costruzione è iniziata nel 1984, ora all’asta ed alienabile perché si tratta di procedura esecutiva.
E’ stato chiesto il condono ma in data 23/6/2010 Prot. 99916 Prov. 15256 [Cfr. all. 3)] il Comune di Rimini ha emesso provvedimento di diniego al rilascio di concessione in sanatoria relativamente all’istanza di condono in quanto l'immobile non risulta sanabile né condonabile trattandosi di fabbricato edificato in totale assenza di concessione o di atti autorizzativi (ai sensi dell’art.31 della legge 47/85).......

Ogni commento è assai gradito, inoltre pongo tre domande:
1- Se la dovessi comprare, possono arrivarmi delle sanzioni per le irregolarità?
2- L’immobile adesso non è condonabile, ma se in futuro uscirà un nuovo condono, potrà essere regolarizzato oppure ormai non è più condonabile per sempre?
3- E’ molto probabile che venga abbattuto? Per cercare casi analoghi nella mia zona, mi sono informato su internet ed ho trovato solo l’abbattimento di una casa, ma era fatta sul terreno del demanio, per giunta vicino al fiume.

Grazie.

Salve, vorrei capire se è stato presentato condono prima della vendita fallimentare o dopo, mi spiego meglio.....

Se vi è una procedura esecutiva e l'immobile viene messo all'asta dal momento che si conclude con un atto di trasferimento il nuovo proprietario può presentare istanza di condono entro 120 giorni ai sensi se non erro art.40 Legge 47/85 (quindi sanabile, a meno che non ci siano vincoli di inedificabilità assoluta, ma ho qualche dubbio altrimenti il CTU l'avrebbe evidenziato al Giudice).
Quindi non dovrebbero esserci problemi, ma devi caricarti del costo dell'oblazione, oneri concessori, spese tecniche e tutto quanto per il rilascio del provvedimento di condono (fatti bene i conti, non si sa mai.....)
 

domenico blandino

Nuovo Iscritto
Professionista
Salve.
Rispondo per la mia esperienza di CTU, sperando che sia utile al quesito posto.
Gli immobili pignorati entrano nella proprietà dell'acquirente attraverso un decreto di trasferimento che è atto diverso dalla compravendita fra privati. Un immobile, anche totalmente abusivo e non sanabile, può essere trasferito, purchè l'acquirente sia ben conscio di quello che sta comprando (il valore di stima, presumibilmente basso, non deve essere l'unico elemento di scelta).
Naturalmente, se l'aspettativa di un nuovo condono o la prassi (qui al sud purtroppo è molto spesso così) rendono la non sanabilità non un grosso impiccio perchè tanto non sarà demolito, allora l'acquirente "rischia" di fare un bell'affare, fermo restando che comunque l'immobile non è rivendibile ad altri privati se prima la situazione non è sanata.
 

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