il Custode

Custode del Forum
Membro dello Staff
Ormai siamo alla mercè del new media per eccellenza: Internet.
Per chi vuole promuovere la propria attività (brand reputation) o i propri prodotti/servizi non può fare a meno della pubblicità on line come AdWords e compagni o le inserzioni di Facebook per fare qualche esempio nel mare di offerte a disposizione.

A prescindere da quale servizio sceglieremo o ci verrà proposto, inevitabilmente ci troveremo di fronte ad una terminologia tecnica che ci lascerà interdetti e disorientati.

Ecco quindi una micro guida sul significato di questi acronimi così abusati ai giorni nostri sperando che vi sia utile a interpretare i dati assciutti di una campagna pubblicitaria o comunque che vi permetta di orientarvi di fronte a una proposta di qualche promozione.

Cominciamo col dire che questi termini non sono nati con internet, ma molto molto prima col marketing tradizionale (quello della matematica finanziaria, non dei pagliacci televisivi).

Rinunciando a una trattazione estesa dell'argomento - impossibile da affrontare tout court - vediamo insieme quali sono i termini più utilizzati e soprattutto quelli che è opportuno saper interpretare.

Click
Termine nato con l'informatica indica appunto il click del nostro ospite su uno dei nostri banner e relativo reindirizzamento ad una pagina del publisher

Editor e Publisher
L'Editor e il Publisher sono i due elementi che organizzano la campagna (senza intermediari, altrimenti si aggiunge un terzo elemento nella catena).
L'Editor in sostanza è il sito che ospita il banner e prende i soldi per la pubblicità, mentre il Publisher e il cliente che affida il proprio banner all'Editor affinchè venga pubblicato a determinate condizioni contrattuali.

Impression(s)
Le Impressions sono semplicemente le "comparizioni" che il banner fa nelle varia pagine. E' una parola da sapere a memoria mentre si contratta per la pubblicità su un sito: Mentre chi cliccherà il banner sarà una minima percentuale per impressions, il banner sarà comunque visto e produrrà "brand communication" ovvero aumenterà la diffusione del marchio e la percezione di averlo già conosciuto.
Inoltre spesso le campagne pubblicitarie on line si basano su un determinato numero di impressions al giorno/mese e spesso possono essere geolocalizzate o addirittura assegnate a fasce orarie.

Banner
Sempre per completezza, un banner non è altro che uno "striscione" che nel mondo di internet consiste di un elemento grafico più o meno animato che conterrà un messaggio pubblicitario.

Landing Page
La Landing Page non è altro che una "pagina di atterraggio" ovvero la pagina ove si "atterra" non appena si è cliccato un banner. Chi si occupa di pubblicità sa bene che una landing page è una parte sostanziale delle campagne pubblicitarie. Senza dilungarmi troppo immaginate di organizzare una campagna per la vostra città per acquisire case da vendere. Anzichè far atterrare i clienti potenziale sulla vostra home page che sarà soprattutto dedicata a chi la casa la cerca, li farete atterrare su una pagina costruira apposta per convincere il cliente che la vostra agenzia dispone di servizi idonei a vendere la sua casa presto e con successo. Spero sia abbastanza chiaro il concetto.

Geolocalizzazione
Non è un termine molto astruso ormai, ma per completezza possiamo dire che la geolocalizzazione è una funzione usata in pubblicità on line per stabilire da dove sia connesso l'utente che sta navigando in modo da sottoporgli banner altrettanto "localizzati" e quindi attinenti. Immaginate un ristorante di Roma che metta su una campagna locale.

CTR (Click-Through Rate)
Eccoci alla parte difficile. Il Click-through rate (siglato in CTR) ("Percentuale di clic" in italiano) è un tasso che misura l'efficacia di una campagna pubblicitaria on line. Se un banner o messaggio pubblicitario è visualizzato 100 volte (impression delivered, ogni volta che un banner è caricato su una pagina web ed essa è visualizzata nel monitor di un utente) e una persona vi clicca sopra, il CTR risulterà del 1%; è quindi considerato un indicatore significativo dell'interesse dell'utenza nei confronti del messaggio proposto.
Sebbene l'impression abbia il suo valore commerciale, un click è un click e vale di più quasi in ogni campagna.

CPM (Cost per Mille)
La pubblicità online può essere acquistata sulla base di quanto costa mostrare la pubblicità a 1.000 visitatori (ovvero 1.000 impressions).
Piuttosto di un costo assoluto, il CMP è la stima del costo di 1.000 impression dello stesso banner. Questa tradizionale formula di misurazione del successo pubblicitario può anche essere utilizzata in seguito con modelli basati sulle prestazioni, come la percentuale di vendita o il costo per azione (o CPA, in breve acquisto, richiesta ecc).

Un esempio di calcolo del CPM:
Il costo totale di gestione dell'inserzione ammonta a € 5.000
Il totale delle impression acquistate è di 1.000.000
Il CPM è calcolato come € 5.000/(1.000.000/1.000) = €5
CPM (Cost per mille)

eCPM (effective Cost per Mille)
il CPM e il eCPM sono praticamente la stessa cosa (in realtà non è proprio così). Basti sapere che il costo effettivo per mille impression di una campagna.

Lead
Anche questo è un termine spesso usato in campagne pubblicitarie più mirate di quelle a impressions. Viene nominato quando l'editor viene pagato a "lead" ovvero a "contatti". E' il caso delle banche che fanno mutui o delle assicurazioni per esempio che organizzano campagne verticali su qualche prodotto finanziario.
In pratica pubblicano il banner, il visitatore lo vede (impression) lo clicca (click) arriva sulla pagina del prodotto/servizio (landing page) e lascia i suoi dati per essere ricontattato dalla banca/assicurazione (lead). Solo in quel caso viene pagato (molto a dire il vero) l'editor (cioè il sito che ospita il banner).

Conversion
E arriviamo quindi alla conversione. Nel web marketing il conversion rate è la percentuale di visitatori unici che hanno effettuato l'operazione desiderata visitando il sito. L'azione desiderata potrebbe essere condurre vendite, effettuare acquisti, osservare una pagina chiave del sito, o altre azioni misurabili.
Quindi possiamo dire che la conversione sia il nostro obiettivo. Utile per capire il successo di una campagna. Immaginiamo di acquistare una campagna a impressions dove ci interessa sia l'aspetto comunicativo del banner che il CTR. In questo caso possiamo impostare la nostra conversione (ovvero giudicare soddisfacente la campagna rispetto all'investimento) come CTR 2% e Lead 0,5% per il numero di impressions che abbiamo acqustato e da qui programmare le prossime campagna magari modulando il messaggio pubblicitario.

Bene tutto qui. Se avete domande sono a disposizione. E spero che questo piccolo sunto senza pretese sia utile ;)
 
S

SceglierCasa

Ospite
Ottimo lavoro Custode, sicuramente per chi non mastica bene l'argomento queste nozioni saranno sicuramente utili. Se permetti vorrei, senza alcuna pretesa, aggiungere un paio di cose che on hai scritto ma nelle quali si incappa spesso e volentieri quando si fa web advertising.

PPC
Il PPC (Pay Per Click) è l'acronimo che definisce la pubblicità nella quale si paga il Publisher per ogni click che i visitatori fanno sul nostro banner o sul nostro link pubblicitario.

PPL

Il PPL (Pay Per Lead) viene utilizzato per identificare una campagna pubblicitaria nella quale il Publisher viene pagato per ogni Lead ricevuto.

PPS
Con il PPS ( Pay Per Sale) viene identificata una tipologia di pubblicità dove il Publisher viene retribuito in base alle vendite (con un importo fisso o in percentuale).


Posizione dei banner nelle pagine
Altra cosa sulla quale volevo fare un appunto era la posizione della pubblicità sulle pagine del Publisher.

Per i banner sono da preferire (costi permettendo) posizioni alte nella pagina ( es. vicino al logo, come fanno casa.it o immobiliare.it), oppure in alto a sinistra (perchè è il primo posto dove gli occhi si posano).
E' una buona soluzione inoltre far posizionare i propri banner all'interno dei contenuti delle pagine ( es. tra il titolo ed il testo di una pagina, a metà di un testo, o alla fine di questo, in modo che il visitatore lo veda per forza quando consulta i contenuti.

---

Lead
Anche questo è un termine spesso usato in campagne pubblicitarie più mirate di quelle a impressions. Viene nominato quando l'editor viene pagato a "lead" ovvero a "contatti". E' il caso delle banche che fanno mutui o delle assicurazioni per esempio che organizzano campagne verticali su qualche prodotto finanziario.
In pratica pubblicano il banner, il visitatore lo vede (impression) lo clicca (click) arriva sulla pagina del prodotto/servizio (landing page) e lascia i suoi dati per essere ricontattato dalla banca/assicurazione (lead). Solo in quel caso viene pagato (molto a dire il vero) l'editor (cioè il sito che ospita il banner).

Perchè dici questo Custode? Sono d'accordo che il Lead viene pagato di più (a volte anche 10 euro per Lead), ma per me la Pubblicità basata sui Lead vale di più.

Riflettiamoci.. per te quanto vale avere i dati di un potenziale cliente interessato ai tuoi prodotti? Perchè bisogna ammettere che se una persona lascia la propria email e i propri dati sul tuo sito è perchè gli potrebbe interessare qualche tuo prodotto/servizio...
 

il Custode

Custode del Forum
Membro dello Staff
Perchè dici questo Custode? Sono d'accordo che il Lead viene pagato di più (a volte anche 10 euro per Lead), ma per me la Pubblicità basata sui Lead vale di più.

Grazie per il contributo ;)
Vedo che la discussione verte sul web marketing. Bene :)
Evidentemente quello che ho scritto si capisce poco... Volevo solo dire quello che dici tu: Le leading campaign sono molto efficienti proprio perchè viene pagato molto un risultato vero. Solitamente chi non è del settore si spaventa di fronte a preventivi di 10 (ma spesso 20) euro a lead, quando invece sono soldi spesi benissimo se uno ha un prodotto da vendere.
Quindi direi che siamo d'accordo :)
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Le Ultime Discussioni

Alto