patrizio.car

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Buongiorno
sono nuovo del forum e volevo dei consigli su come gestire questa situazione; cerco di spiegare come meglio posso la situazione. Sono un commerciante all'ingrosso proprietario di un locale che è "sprovvisto" di bagno, il bagno che serve questo mio locale è attiguo al locale stesso ed è di proprietà di mio padre. In pratica , nel corso degli anni, mio padre mi ha fatto aprire una porta in un locale di sua proprietà che mi permette di accedere al bagno. N.B. tale bagno è accessibile solo dal mio locale, quindi in pratica il bagno attualmente è ad uso esclusivo del mio locale ed ha una sua ben precisa particella catastale ; tra me e mio padre non è stato stipulato ne contratti di affitto ne scritture private che regolamentavano questa situazione.
Adesso accade questo: io ho cessato la mia attività e vorrei affittare questo locale , premesso che non ci sono problemi di nessun genere con mio padre e che lui è disposto a concedermi l'uso del suo bagno collegato al mio locale, nel caso trovi da affittare il mio locale, come posso gestire la questione del bagno senza dover fare due contratti separati ? io per il locale commerciale, e mio padre per il bagno. Potrei ipotizzare di fare un contratto in comodato d'uso in cui mio padre mi concede il bagno (in comodato d'suo gratuito) e poi affittare quindi io il locale, comprensivo di bagno ? oppure quali altre (se ce ne sono) soluzioni potrebbero esserci .
Grazie in anticipo
Patrizio
 

Architetto

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Salve, per regolamentare al meglio la situazione vedo due strade: la prima ripristini e dai i locali allo stato di fatto (senza il servizio igienico); il secondo adegui i locali prima della locazione (come previsto dal codice civile); terzo e non ultimo, il nuovo gestore, provvederà ad adeguare oppure farà una convenzione con un esercizio pubblico che gli permetta di poter usufruire del servizio igienico. Da parte mia, la migliore è la seconda soluzione, in modo da rispettare le basi della norma e incrementare il valore dell'immobile.
 

francesca63

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Privato Cittadino
Potrei ipotizzare di fare un contratto in comodato d'uso in cui mio padre mi concede il bagno (in comodato d'suo gratuito) e poi affittare quindi io il locale, comprensivo di bagno ?
I redditi della locazione del bagno vanno comunque dichiarati da tuo padre.
Se oltre al bagno tuo padre non ha un suo locale nello stesso stabile, perché non ti vende o dona il bagno stesso, in modo da risolvere il problema in via definitiva ?
 

patrizio.car

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Grazie a tutti per le risposte
a questo punto mi viene da dire che , cercherò di valutare nel più breve tempo possibile l'acquisto del bagno, e nel caso prima di fare l'acquisto trovassi da affittare il locale, faremo due contratti diversi uno io, e uno mio padre ; questa seconda opzione (sempre che l'affittuario l'accetti) non dovrebbe creare problemi ... giusto ?
Grazie 1000 per i consigli / considerazioni
Patrizio
 

Architetto

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Professionista
Grazie a tutti per le risposte
a questo punto mi viene da dire che , cercherò di valutare nel più breve tempo possibile l'acquisto del bagno, e nel caso prima di fare l'acquisto trovassi da affittare il locale, faremo due contratti diversi uno io, e uno mio padre ; questa seconda opzione (sempre che l'affittuario l'accetti) non dovrebbe creare problemi ... giusto ?
Grazie 1000 per i consigli / considerazioni
Patrizio
Non lo trovo giusto perchè acquistare il locale igienico i altra proprietà significa privarlo a sua volta e metterlo in difficoltà in prossime valutazioni immobiliari, a meno che non ne sia dotato di altri; quanto invece trovo corretto l'adeguare i tuoi ambienti con servizi igienici in modo da essere indipendenti e non creare difficoltà a terzi.
 

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