brina82

Membro Storico
Professionista
Buongiorno a tutti, volevo chiedere aiuto perché devo gestire un appartamento disabitato per cui dovrei pagare 1300 euro all'anno solo di riscaldamento ed anche se le valvole sono tutte chiuse ed il consumo è pari a zero
L'amministratore mi dice che dipende da una legge sul fabbisogno energetico e non c'è niente da fare ma io pago il triplo degli altri proprio perché i mm di fabbisogno sono il triplo. Dice che dipende dal fatto che sopra c'è il tetto. Mi sembra esagerato e comunque ingiusto e perciò vi chiedo se posso fare qualcosa. Io non me ne occupavo in passato ma ci sarà immagino una delibera dell'assemblea con una relazione di un terno tecnico che assegna il fabbisogno. Posso richiederla e me lo consigliate? In generale potreste consigliarmi cosa fare considerando che per legge credo di non potermi staccare dal riscaldamento condominiale. È un furto. Pago come gli altri che consumano per 5 mesi ed ho un appartamento della stessa metratura. Inoltre di sole ne prende e mi sento un po' truffato, vorrei capire come agire. Mi hanno già parlato sul forum della nuova normativa del 2020 ma poi per capire come agire nello specifico servono competenze tecniche che non ho. Mi aiutereste a capire meglio cosa ho diritto di chiedere al condominio. Grazie in anticipo a chi vorrà aiutarmi.
So che ci sono diverse teorie sui consumi involontare.

Ti consiglio di farti dare l'elaborato e di far rifare i conti ad un termotecnico di fiducia, BRAVO.

Però dovresti almeno affittare quell'immobile... (anche se ciò esula dalla domanda).
 
La norma che prevedeva la introduzione della contabilizzazione individuale, (UNI 101 ?….) prevedeva un progetto per il calcolo delle dispersioni da cui la percentuale di consumo involontario attribuita alle u.i.

In realtà ci sono stati condominii che avevano deliberato una percentuale a forfait, anche prima fosse stabilita la UNI: e mi pare di ricordare, all’opposto, che una stessa legge o DLgs successiva, abbia concesso la deroga assembleare alle risultanze teoriche di un elaborato sul fabbisogno energetico.

Io in prov di TO mi sono ritrovato nella medesima situazione del postante per un alloggio all’ultimo piano di condominio anni ‘60 ( quindi privo di accorgimenti isolanti, ma già con solaio del tetto in CA.

Abbiamo a suo tempo raggiunto un compromesso, oggi penalizzante con alloggio sfitto, con due delibere;
1) percentuale di consumo involontario: 40% per tutti
2) effettuato isolamento del pavimento della soffitta , pagato al 50% dal condominio, al 50% più copertura in legno per renderlo calpestabile , da me proprietario del sottotetto.
Ho ottenuto questa collaborazione e comprensione (rara) , dimostrando che la limitazione delle dispersioni verso il tetto, andava a beneficio non solo dell’ultimo piano.
Sul sito Enea c’è un SW gratuito, Docet, col quale ho fatto le simulazioni.

Prima dell’intervento, l’ultimo piano spendeva al mc riscaldato circa 1,8 volte quanto i piani intermedi

Dopo l’isolamento il fattore si è ridotto a 1,2-1,3 e complessivamente c’è pure stato una riduzione

Come vedi la tutti aiuta, ma il rimedio più risolutivo è stato “isolare il soffitto”: tu dovresti porre come obiettivo di fare isolamento, e ottenere una riduzione della quota involontaria deliberata.
 
Ecco l'isolamento il condominio ne aveva parlato ma non si può fare nel caso specifico. Perciò devo puntare sul fatto di avere o meno un diritto ai sensi della normativa del 2020. L'ho letta ma non è chiarissima per me che non sono un tecnico, la riporto

d) quando i condomini o gli edifici polifunzionali sono alimentati da teleriscaldamento o teleraffreddamento o da sistemi comuni di riscaldamento o raffreddamento, per la corretta suddivisione delle spese connesse al consumo di calore per il riscaldamento, il raffreddamento delle unità immobiliari e delle aree comuni, nonché per l’uso di acqua calda per il fabbisogno domestico, se prodotta in modo centralizzato, l’importo complessivo è suddiviso tra gli utenti finali attribuendo una quota di almeno il 50 per cento agli effettivi prelievi volontari di energia termica. Gli importi rimanenti possono essere ripartiti, a titolo esemplificativo e non esaustivo, secondo i millesimi, i metri quadri o i metri cubi utili, oppure secondo le potenze installate. E’ fatta salva la possibilità, per la prima stagione termica successiva all’installazione dei dispositivi di cui al presente comma, che la suddivisione si determini in base ai soli millesimi di proprietà. Le disposizioni di cui alla presente lettera sono facoltative nei condomini o negli edifici polifunzionali ove alla data di entrata in vigore della presente disposizione si sia già provveduto all’installazione dei dispositivi di cui al presente comma e si sia già provveduto alla relativa suddivisione delle spese.»;

Mi sembra che questa norma cambi proprio il principio quindi dovrei farmi restituire i soldi dal 2020 mi sbaglio? Non c'è più il criterio del fabbisogno energetico.
 
Mi sembra che questa norma cambi proprio il principio quindi dovrei farmi restituire i soldi dal 2020 mi sbaglio? Non c'è più il criterio del fabbisogno energetico.
Intanto dovresti dire quale percentuale involontaria ti addebitano

In generale direi che hai inteso male.in passato si divideva comunque per metri cubi

Dopo l’imposizione della contabilizzazione prevale la individualità: e chi è più esposto ha maggiore esigenza di calore, e la solidarietà volontaria è merce rara. Bisogna cercare un compromesso
 
È veramente molto complicato e non capisco perché chi ha comprato un alloggio al piano terra debba essere ulteriormente penalizzato. Comunque grazie.
 
Dovrebbe anche verificare se ci sono i contanilizzatori
I ripartitori sono obbligatori da anni, e scrive da Torino, in condominio con Amministratore. Immagino quindi che la contabilizzazione individuale sia stata adottata. Nel caso uno si fosse staccato ed avesse eliminato i radiatori, la (% fissa gli sarebbe comunque addebitata (ci sono controversie in merito, ma in generale sembra così).

Il guaio per il nostro, è che la normativa tende a penalizzare gli svantaggiati: e da parte dei tecnici preposti c'è tutto l'interesse a "dirigere il traffico".
Mi pare che però decreti più recenti abbiano ammesso una maggiore discrezionalità affidata alle assemblee condominiali: che però vanno convinte. Dubito che il nostro, appellandosi a norme tecniche, possa trarre vantaggio rispetto alla attuale situazione.
 
Non sono più a Torino ma sono all'ultimo piano sì. Mi dispiace ma dalle carte che mi ha mandato ( non relazione tecnica ma solo tabella del riscaldamento annuale) non capisco bene. Devo contattare un termo tecnico per capire vero? Comunque vedo che due inquilini hanno speso di più per spese involontarie che per il consumo (e loro rispetto a me hanno consumato). Io non ho consumato ma pago 1.300 euro di fisso che etil doppio o addirittura il triplo di altri ( mi chiedo come può un giudice eventualmente avallare una ingiustizia del genere). Senza contare che la mia proprietà da ultimo piano magari ricercato perde notevolmente valore è vergognoso secondo me. Pero leggendo quella norma riportata più sopra sembra che non si parli più di fabbisogno energetico però ripeto sono cose tecniche ed io per ora non ci arrivo. Il professionista giusto da contattare è il termo tecnico me lo confermate?
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità
Indietro
Top