Contatta il termotecnico e l'amministratore: se riesci a mascherare i nomi, posta la tabella di riparto del condominio, per vedere come sono suddivise ed indicate le spese di riscaldamento: di solito a fianco dell'importo in euro, c'è prima una colonna che riporta i millesimi, o i metri cubi, o le letture dei ripartitori.
 
Grazie, proverò a fare la scansione lunedì per la tabella ma ho già telefonato e la colonna millesimi mi hanno già detto che sono quelli del fabbisogno energetico ed è per quello che io pago il triplo di altri appartamenti che fra l'altro hanno beneficio se io accendo (quello sotto). È un paradosso.
 
che fra l'altro hanno beneficio se io accendo (quello sotto). È un paradosso.
In termini di calore hanno beneficio quelli sotto se accendi perchè disperderebbero meno.
Fatti dare la tabella millesimi del fabbisogno energetico di tutto il condominio: secondo me è la vecchia tabella dei metri cubi (volume da riscaldare) che si usava una volta per il riscaldamento.
Immagino che il tuo appartamento sia piuttosto grande rispetto agli altri. Poi se hanno tenuto conto delle dispersioni verso l'alto, certamente il tuo indice è peggiorato.

Perchè non è possibile coibentare il sottotetto? Un conto è chi paga, altro la impossibilità.
Come estrema ratio potrebbe essere fatto il cappotto all'interno, se l'altezza delle volte fosse di 3 mt: non scendere con l'isolamento sotto i 2,70: se è vuoto potresti prenderlo in considerazione: spesa sicuramente più efficace del cambio serramenti, e meno costosa. In genere 10 cm di isolante per cappotto con buona trasmittanza (bassa) sono sufficienti.

Io ho appunto fatto volentieri la spesa, proprio perchè altrimenti sarebbe stato proibitivo il costo del riscaldamento e difficile quindi da affittare.
 
Grazie per i consigli e se non risolvo altrimenti li prendo sicuramente in considerazione. Prima però voglio capire se c'è qualcosa che non va: come ti dicevo i millesimi in tabella sono i mm di fabbisogno energetico e me lo ha detto direttamente l'amministratore. Il fatto è che il mio appartamento come metri quadri è uguale a quasi tutti gli altri ma pago anche più del doppio di spesa involontarie. Nella sezione amministratori di condominio un utente molto gentile mi ha detto che secondo lui dopo l'introduzione di questo d.lgs. del 2020 il mio amministratore sta applicando la normativa sbagliata. Voglio verificare ma sono cose tecniche e non ci arrivo da solo. Mi piacerebbe che qualcuno qui sul forum mi spiegasse meglio questa norma che ho riportato più sopra. Parla di superficie a titolo esemplificativo e proprio non parla di mm di fabbisogno energetico e vorrei capire se una rideterminazione delle spese involontarie secondo i metri quadri o cubi è un mio diritto o meno.
 
leggendo quella norma riportata più sopra sembra che non si parli più di fabbisogno energetico però ripeto sono cose tecniche ed io per ora non ci arrivo.
Grazie per i consigli e se non risolvo altrimenti li prendo sicuramente in considerazione. Prima però voglio capire se c'è qualcosa che non va: come ti dicevo i millesimi in tabella sono i mm di fabbisogno energetico e me lo ha detto direttamente l'amministratore. Il fatto è che il mio appartamento come metri quadri è uguale a quasi tutti gli altri ma pago anche più del doppio di spesa involontarie. Nella sezione amministratori di condominio un utente molto gentile mi ha detto che secondo lui dopo l'introduzione di questo d.lgs. del 2020 il mio amministratore sta applicando la normativa sbagliata. Voglio verificare ma sono cose tecniche e non ci arrivo da solo. Mi piacerebbe che qualcuno qui sul forum mi spiegasse meglio questa norma che ho riportato più sopra. Parla di superficie a titolo esemplificativo e proprio non parla di mm di fabbisogno energetico e vorrei capire se una rideterminazione delle spese involontarie secondo i metri quadri o cubi è un mio diritto o meno.
Può sicuramente essere fatta una nuova verifica: però coinvolgerebbe tutto il condominio, e se fatta con una certa accuratezza potrebbe comportare un costo non trascurabile.

Non è nemmeno detto che il fabbisogno energetico calcolato attualmente sia stato fatto al meglio: intanto bisognerebbe disporre dei risultati, il metodo e software utilizzato, ed essere sicuri sia stato utilizzato con competenza.

Quanto si riferimenti che continui a citare, ( mi pare di averne letto solo uno) , quelli sono tratti dalla prima legge che introduceva l’obbligo di introduzione della contabilizzazione: questa concedeva una sorta di Deroga per il primo anno di introduzione, dove si permetteva agli amministratori di suddividere secondo il vecchio criterio della cubatura da riscaldare, in attesa di adeguarsi alla analisi energetica del fabbricato preliminare alla introduzione della contabilizzazione individuale.

Tali analisi energetiche normalmente sono state fatte sulla base di “modelli costruttivi” che attribuiscono certi parametri standard agli edifici realizzati in certe epoche. Non sempre corrispondono ai reali valori, fare analisi Termo grafiche delle pareti, solai, serramenti è sicuramente piuttosto impegnativo e non frequente.
Può essere che abbiano “male modellato” il vs edificio, con scelte soggettive:lo si vede con gli APE, se li fai fare a due tecnici diversi hai due risultati diversi.
Il tuo problema sarà quello di dimostrare o convincere i tuoi condomini che lo studio da te commissionato è più corretto di quello in uso.
 
In termini di calore hanno beneficio quelli sotto se accendi perchè disperderebbero meno.
Ma loro disperdono meno perchè ci sta lui a schermarli, e dopo di lui ci sta la tamponatura del fabbricato, che non è sua, ma appunto del fabbricato! Oppure ci sta il solaio non coibentato, che non è suo, ma sempre del condominio!. Poi ci sta l'esterno.

La norma dice ciò che dici tu, ma è semplicemente illogica.

Ti confermo il discorso discrezionalità da parte del condominio: in un condominio mi è capitato che deliberassero a favore degli appartamenti svantaggiati proprio perchè uscivano fuori cose incondivisibili, assurde, illogiche e soprattutto paradossali a livello di consumo energetico.

Concordo con Luca.
 
Beh, non è che la normativa sia completamente sballata. Ma manca di realismo e correttivi.

Quando abbiamo iniziato, in rete avevo trovato la norma Svizzera. Già allora la CH prevedeva dei correttivi ragionevoli per l’esistente.
 

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