Graf

Nominato ad Honorem
Staff Forum
Privato Cittadino
Sosteneva la mia professoressa di italiano di lavorare per il 50% per la pagnotta e per il 50% per la soddisfazione morale.
Questa frase, quanto mai veritiera e autentica, si potrebbe applicare universalmente nei confronti di tutti i lavori e professioni, anche a quella della Mediazione Immobiliare. In fondo, il lavoro, qualsiasi esso sia, nobilita sempre l’uomo.
Quindi, in questo periodo di crisi e di stallo del mercato immobiliare (speriamo breve e in via di superamento), esaminando la particolare situazione personale, quale percentuale del vostro lavoro “consacrate” alla “pagnotta” e quanto alla realizzazione personale? Vale a dire, in questo periodo di difficoltà, vi sembra di lavorare quasi solo per la gloria e poco per la grana? Vi accontentate delle soddisfazioni morali, in mancanza di un lucroso fatturato? Considerate un balsamo i ringraziamenti della gente e le pacche amichevoli sulle spalle?
Oppure, il non riuscire a raggiungere un guadagno adeguato agli sforzi compiuti e ai sacrifici fatti, è fonte di delusione, di sconforto morale, di tristezza, addirittura della paura di non farcela più, tale da determinare un venir meno anche della “dignità regale” della vostra professione?
Ma si può lavorare solo per il denaro?
Si può, invece, lavorare, principalmente, per la propria realizzazione professionale e per essere utili alla società, badando poco ai riscontri economici?
Oppure aveva ragione la mia professoressa d’italiano sul “fifty fifty” ?
 
Ma si può lavorare solo per il denaro?
Si può, invece, lavorare, principalmente, per la propria realizzazione professionale e per essere utili alla società, badando poco ai riscontri economici?

E' l'unione delle due domande che ti fanno crescere: con il denaro ti alimenti..........hai la possibilità (grazie all'alimento) di lavorare, di realizzarti e di essere utile alla società.

Oppure aveva ragione la mia professoressa d’italiano sul “fifty fifty” ?

Sicuramente parlava nella sua esclusiva qualità di dipendente statale...........loro la pensano così........gli autonomi...come sopra..
 
per me che sono a partita IVA e sono collaboratore, la fregatura è che ho i costi e le incombenze di un lavoratore autonomo, ma devo sempre sottostare a un titolare come un dipendente....come dire: il peggio dei due mondi si è unito:lol::wall:
 
Il lavoratore autonomo lavora al 50% per lo Stato e al 50% per sè. Di quest'ultimo 50% è giusto che la metà sia per la pagnotta e l'altra metà per la soddisfazione personale.
...quindi, alla fin fine, per la pagnotta rimane solo un magro 25% ...:|
 
Il lavoratore autonomo lavora al 50% per lo Stato e al 50% per sè. Di quest'ultimo 50% è giusto che la metà sia per la pagnotta e l'altra metà per la soddisfazione personale.
...quindi, alla fin fine, per la pagnotta rimane solo un magro 25% ...:|

Ben detto Enrikon! Acutissima quanto amara osservazione! :ok::hi::accordo:
 
La pagnotta?

Ultimamente l'unica pagnotta che si vede è quella del bar alla mattina. :hi:

Se non cambia presto l'unica soddisfazione a restare sarà proprio quella della
pagnotta al bar la mattina. :hi:
 
Per buona parte della mia vita lavorativa, ho lavorato più per la soddisfazione morale, il riconoscimento, l'amore per il lavoro.

Adesso, che sono costretta a pensare alla pagnotta....:wall::wall::wall:

Silvana
 

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