America_USA

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Privato Cittadino
Vivo all’estero da anni fa è dal 2014 non pago il mutuo. Sono separato (separazione giudiziale) con assegnazione della mia casa mio figlio e alla mia ex. Matrimonio in separazione dei beni con casa e mutuo solo sotto mio nome. Dopo un po 'di ricerca (Ispezione Ipotecaria con note di iscrizione dell’Agenzia delle Entrate) ho scoperto che la casa NON è ancora stata pignorata!! Ma è questo possibile dopo 4 anni senza pagare il mutuo??

Ho cercato di convincere la mia ex a firmare per vendere la casa e dividere la somma ricavata, ma non ne vuole sapere nulla. Dopo quanto tempo la banca procede con il pignoramento e con la messa all’asta dell’immobile?
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Vivo all’estero da anni fa è dal 2014 non pago il mutuo. Sono separato (separazione giudiziale) con assegnazione della mia casa mio figlio e alla mia ex. Matrimonio in separazione dei beni con casa e mutuo solo sotto mio nome. Dopo un po 'di ricerca (Ispezione Ipotecaria con note di iscrizione dell’Agenzia delle Entrate) ho scoperto che la casa NON è ancora stata pignorata!! Ma è questo possibile dopo 4 anni senza pagare il mutuo??

Ho cercato di convincere la mia ex a firmare per vendere la casa e dividere la somma ricavata, ma non ne vuole sapere nulla. Dopo quanto tempo la banca procede con il pignoramento e con la messa all’asta dell’immobile?

Dipende da vari fattori.
Tutti legati all’interesse della banca.

Che prima di procedere valuta attentamente ogni questione.

In assenza di redditi e in presenza di dissesti finanziari-personali, la banca procede con cautela.
Perche’ l’autorita’ giudiziaria, invocata per decretare, potrebbe rilevare il dilatamento dei pagamenti, tra le motivazioni giustificate, se i quattrini vi occorrono per vivere.

Una volta innescata l’azione legale, la banca dovra’ rimettersi alle decisioni dell’autorita’ giudiziaria, senza possibilita’ di poter intervenire in maniera piu’ diretta.

Del resto, il valore dell’iscrizione dell’ipoteca, copre fino il doppio del capitale a suo tempo finanziato.

Accumulando e maturando ogni centesimo di interesse e di mora, per ogni minuto trascorso, senza che il pagamento sia stato ottemperato.

Di alla tua ex di rendersi disponibile alla vendita,
Diversamente si prepari a lasciar la casa comunque.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Vivo all’estero da anni fa è dal 2014 non pago il mutuo. Sono separato (separazione giudiziale) con assegnazione della mia casa mio figlio e alla mia ex. Matrimonio in separazione dei beni con casa e mutuo solo sotto mio nome. Dopo un po 'di ricerca (Ispezione Ipotecaria con note di iscrizione dell’Agenzia delle Entrate) ho scoperto che la casa NON è ancora stata pignorata!! Ma è questo possibile dopo 4 anni senza pagare il mutuo??

Ho cercato di convincere la mia ex a firmare per vendere la casa e dividere la somma ricavata, ma non ne vuole sapere nulla. Dopo quanto tempo la banca procede con il pignoramento e con la messa all’asta dell’immobile?

Buondì. Ottima scelta quella di cercare di vendere la casa, occhio però che occorre comunque saldare il debito prima del rogito (o comunque al massimo il giorno del rogito).

Non vi è arrivato neppure il precetto?

In che zona si trova l'immobile?

Comunque, se vi è stata l'assegnazione della casa coniugale da parte del giudice, tua moglie ha un diritto di abitazione che prevarrebbe sull'eventuale pignoramento: in altre parole, chi compra in asta in realtà acquisterà una nuda proprietà.
 

davideboschi

Membro Assiduo
Privato Cittadino
tua moglie ha un diritto di abitazione che prevarrebbe sull'eventuale pignoramento
Giusto. Quindi anche se fosse venduta all'asta, la casa sarebbe gravata da un diritto di abitazione a favore di tua moglie, per cui chi acquistasse non potrebbe disporne fino a che il diritto di abitazione perdura.
Se la tua ex non vuole vendere, può aspettare che la casa vada all'asta, forte del fatto che il diritto di abitazione scoraggerebbe qualsiasi possibile acquirente. Per cui a forza di ribassi la casa potrebbe andare all'asta per un prezzo tale che tua moglie (o chi per lei) potrebbe riacquistarla con poca spesa, posto che il diritto di abitazione nel frattempo non sia cessato. In tal caso potrebbe sì acquistarla ancora in asta, ma superando con l'offerta una concorrenza fatta di altre persone interessate all'acquisto.
Sulla durata del diritto di abitazione, bisogna vedere la sentenza di separazione:
- se la casa le è stata assegnata in quanto il figlio è convivente e minore, il diritto di abitazione cessa con la maggiore età del figlio (oppure con l'indipendenza economica di questo);
- se la casa le è stata assegnata personalmente, il diritto di abitazione cessa quando lo dice la sentenza;
- cessa comunque se lei si trasferisce altrove, o se rinuncia volontariamente.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Giusto. Quindi anche se fosse venduta all'asta, la casa sarebbe gravata da un diritto di abitazione a favore di tua moglie, per cui chi acquistasse non potrebbe disporne fino a che il diritto di abitazione perdura.
Se la tua ex non vuole vendere, può aspettare che la casa vada all'asta, forte del fatto che il diritto di abitazione scoraggerebbe qualsiasi possibile acquirente. Per cui a forza di ribassi la casa potrebbe andare all'asta per un prezzo tale che tua moglie (o chi per lei) potrebbe riacquistarla con poca spesa, posto che il diritto di abitazione nel frattempo non sia cessato. In tal caso potrebbe sì acquistarla ancora in asta, ma superando con l'offerta una concorrenza fatta di altre persone interessate all'acquisto.
Sulla durata del diritto di abitazione, bisogna vedere la sentenza di separazione:
- se la casa le è stata assegnata in quanto il figlio è convivente e minore, il diritto di abitazione cessa con la maggiore età del figlio (oppure con l'indipendenza economica di questo);
- se la casa le è stata assegnata personalmente, il diritto di abitazione cessa quando lo dice la sentenza;
- cessa comunque se lei si trasferisce altrove, o se rinuncia volontariamente.

Magari per salvaguardare vostro figlio, potreste provare ad attendere i ribassi, al fine di prenderla direttamente voi... Ciò però non toglie il fatto che lui possa restare debitore... :triste:
 

America_USA

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
@PyerSilvio Grazie mile per la risposta.

Impossibile raggiungere un accordo con lei. La casa è persa, e questo lo so benissimo.

Quindi, è impossibile sapere dopo quanto tempo la banca procede con il pignoramento. Niente da fare.
 

America_USA

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Buondì. Ottima scelta quella di cercare di vendere la casa, occhio però che occorre comunque saldare il debito prima del rogito (o comunque al massimo il giorno del rogito).

Non vi è arrivato neppure il precetto?

In che zona si trova l'immobile?

Comunque, se vi è stata l'assegnazione della casa coniugale da parte del giudice, tua moglie ha un diritto di abitazione che prevarrebbe sull'eventuale pignoramento: in altre parole, chi compra in asta in realtà acquisterà una nuda proprietà.

@brina82 Grazie mile per la risposta. Non so se qualcosa è arrivata visto che vivo all’estero e nulla è arrivato qui da me.

Ma se mi permetti un'altra domanda: nel 2016 La Cassazione ha emesso una sentenza che cambia il precedente orientamento in merito al diritto della ex-moglie di abitare la casa coniugale pur in presenza di un pignoramento da parte della banca perche L’ipoteca della banca prevale sull’assegnazione della casa coniugale, se la ipoteca della banca è stata trascritta prima della sentenza di separazione/divorzio.

Per quanto ne so, la cacciano fuori di casa comunque. Non è così?
 

brina82

Membro Storico
Professionista
@brina82 Grazie mile per la risposta. Non so se qualcosa è arrivata visto che vivo all’estero e nulla è arrivato qui da me.

Ma se mi permetti un'altra domanda: nel 2016 La Cassazione ha emesso una sentenza che cambia il precedente orientamento in merito al diritto della ex-moglie di abitare la casa coniugale pur in presenza di un pignoramento da parte della banca perche L’ipoteca della banca prevale sull’assegnazione della casa coniugale, se la ipoteca della banca è stata trascritta prima della sentenza di separazione/divorzio.

Per quanto ne so, la cacciano fuori di casa comunque. Non è così?

Sì hai ragione... Dovrebbe essere come da te indicato.
 

America_USA

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Giusto. Quindi anche se fosse venduta all'asta, la casa sarebbe gravata da un diritto di abitazione a favore di tua moglie, per cui chi acquistasse non potrebbe disporne fino a che il diritto di abitazione perdura.
Se la tua ex non vuole vendere, può aspettare che la casa vada all'asta, forte del fatto che il diritto di abitazione scoraggerebbe qualsiasi possibile acquirente. Per cui a forza di ribassi la casa potrebbe andare all'asta per un prezzo tale che tua moglie (o chi per lei) potrebbe riacquistarla con poca spesa, posto che il diritto di abitazione nel frattempo non sia cessato. In tal caso potrebbe sì acquistarla ancora in asta, ma superando con l'offerta una concorrenza fatta di altre persone interessate all'acquisto.
Sulla durata del diritto di abitazione, bisogna vedere la sentenza di separazione:
- se la casa le è stata assegnata in quanto il figlio è convivente e minore, il diritto di abitazione cessa con la maggiore età del figlio (oppure con l'indipendenza economica di questo);
- se la casa le è stata assegnata personalmente, il diritto di abitazione cessa quando lo dice la sentenza;
- cessa comunque se lei si trasferisce altrove, o se rinuncia volontariamente.

@davideboschi Grazie mile per sua risposta. Ma ho la stessa domanda per voi:

"nel 2016 La Cassazione ha emesso una sentenza che cambia il precedente orientamento in merito al diritto della ex-moglie di abitare la casa coniugale pur in presenza di un pignoramento da parte della banca perche L’ipoteca della banca prevale sull’assegnazione della casa coniugale, se la ipoteca della banca è stata trascritta prima della sentenza di separazione/divorzio."

la sentenza di separazione seganala che la casa le è stata assegnata a lei in quanto mio figlio vivi lì. Ma in questo articolo si legge:

Prevale l’ipoteca della banca trascritta prima della sentenza
C’è un altro aspetto molto importante di cui tenere conto. La Cassazione quest’anno ha emesso una sentenza che cambia il precedente orientamento in merito al diritto della moglie di abitare la casa coniugale pur in presenza di un pignoramento da parte della banca. Ci spieghiamo meglio. Prima di questa sentenza la giurisprudenza riteneva che, se anche l’immobile di proprietà del marito, adibito a casa coniugale, fosse stato ipotecato dalla banca prima della separazione, la moglie avrebbe comunque mantenuto il diritto di rimanervi a patto che avesse trascritto la sentenza di separazione/divorzio (con l’aggiudicazione dell’immobile in suo favore) prima della trascrizione del pignoramento. Questo significava che, a prescindere dal momento in cui la banca avesse iscritto l’ipoteca, la moglie poteva rimanere dentro la casa nonostante la stessa fosse stata aggiudicata all’asta a un terzo offerente. Questo indirizzo però è cambiato. Secondo la Cassazione, ora, prevale sempre l’ipoteca se anteriore alla trascrizione della sentenza di separazione/divorzio. Il che avviene quasi sempre, atteso che detta ipoteca viene iscritta nel momento in cui viene concesso il mutuo (tant’è che si chiama mutuo ipotecario). Con la conseguenza che oggi, l’unica carta che ha la ex moglie per potersi tutelare dal pignoramento della banca – per mancato pagamento delle rate del mutuo – è querelare l’ex marito, ma dovrà comunque liberare l’immobile in favore dell’eventuale aggiudicatario all’asta (leggi L’ipoteca della banca prevale sull’assegnazione della casa coniugale).
 

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