Alesssandro

Nuovo Iscritto
Salve,
ho letto diversi messaggi nei forum riguardanti le corti comuni e il diritto di accesso, con le relative citazioni di sentenze in merito.
Molte risposte le ho già trovate in questi messaggi, però mi rimangono un paio di domande riguardo la situazione che sto per illustrare:
FATTI:
A. la mia abitazione, è sita nella parte terminale di una corte comune dove, negli ultimi sei anni, per accordo verbale fra comproprietari si è fatto accesso a piedi e uso della corte comune per posteggio auto senza problemi
B. di fronte al confine della mia proprietà, segnato da siepe del giardino, c'è un viaggetto sterrato che conduce verso dei campi, e dall'altro lato del vialetto c'è un edificio in via di crollo, che dista circa un metro dalla siepe del mio giardino
C. il proprietario di questo edificio in crollo, che non ha la sua abitazione nell'area del cortile condominiale, ha negli ultimi sei anni richiesto e sempre ottenuto lo spostamento delle auto parcheggiate, quando presenti, per poter accedere al suo "rudere" per fini differenti di volta in volta.
D. Meno di un mese fa ha nuovamente richiesto e ottenuto questo accesso temporaneo, richiedendolo individualmente a ogni condomino interessato: ma in una riunione di tutti proprietari successiva a queste richieste verbali ha detto che ci avrebbe fatto scrivere da un avvocato, cosa che è avvenuta, per poter esercitare il proprio diritto (che gli era stato comunque già accordato):shock::shock::shock:

DOMANDE:
a. ha senso la lettera di un avvocato a fronte di un diritto già "concesso" reiterate volte nel tempo?
b. ha senso la pretesa di alcuni condomini, consistente di andare a rivedere gli atti catastali anche di decenni fa, per comprendere se "l'accusatore" ha un diritto di passaggio (a piedi, o con mezzo)?
c. la distanza fra il "rudere" e il mio giardino, ed in particolare fra il "rudere" d. il lato della casa che si affaccia verso il rudere è di circa 10 metri: quel rudere può legittimamente essere edificato sopraelevandolo, oppure viene a ledere dei diritti sulla mia proprietà?
e. Nella lettera dell'avvocato si legge che l'accesso al rudere è "esclusivo" dalla corte comune, mentre di fatto il medesimo rudere è accessibile dal lato opposto da un campo, che alcuni dei condomini proprietari hanno trasformato in area sterrata di sosta (senza autorizzazioni, senza aver fatto nessun tipo di lavoro). Quando ho fatto presente questa realtà che non sussisteva nel passato, i condomini proprietari del campo/posteggio mi hanno aggredito dicendo che lì il diritto di accesso non sussiste. E' legittimo/legale?
F. infine... mi consigliate di rispondere tramite avvocato? Oppure di lasciar correre, dato che il diritto è stato reiteratamente concesso e non c'è intenzione di cambiare atteggiamento nemmeno in questa circostanza?
La supposizione di alcuni condomini è che l'accusatore voglia appunto costruire al posto del rudere qualcosa per venderlo, e che abbia fatto l'astuta mossa dell'avvocato per poter avere mano libera riguardo la costruzione - nella corte comune non avrebbe comunque spazio per mettere camion o gru, dato che sarebbero proprio davanti al cancello del giardino dove io parcheggio le auto insieme ai miei familiari).
Help!!!! :shock::shock::shock:
 

SALVES

Membro Senior
Professionista
alessandro, per il diritto di passaggio bisogna vedere cosa dice il rogito del terreno ove insiste il condominio, per quanto riguarda la paventata ipotesi che l'accusatore abbia la volontà di costruire a mio parere da come hai descritto i luoghi, l'accusatore potrebbe solo riattivare l'edificio dimostrando la cubatura esistente sempre prevedendo il regolamento e p.r.g. del comune ove è ubicato, se ha la fattibilità di poter realizzare quanto da voi sospettato e comunque consigliati con un tecnico e legale di tua fiducia.
 

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