Buongiorno a tutti!
Con la fidanzata siamo in una situazione di stallo e cerco un parere riguardante l'acquisto di una casa.
La casa era in vendita tramite varie agenzie da diverso tempo e il prezzo è stato abbassato notevolente rispetto al costo originale.
Ci siamo affidati all'agenzia dove veniva offerta al prezzo minore: subito ci hanno detto che c'erano alcune offerte che a breve decadevano ma che nel frattempo il venditore dove sistemare alcune carte relative all'inserimento in mappa e catasto.
La casa in questione è una singola allo stato di grezzo avanzato (impianto idraulico ed elettrico da ultimare, serramenti e pavimenti da finire), ferma ormai da più di 15 anni.
Dopo averla visionata e aver confemato che questa soluzione ci andava bene, ci affidiamo ad un geometra di fiducia per un sopralluogo un pò più tecnico per capire se gli atti depositati in comune rispettavano lo stato di fatto dell'immobile.
Già dalle prime misurazioni risultava che c'erano discrepanze dai 5 ai 15 cm sulle misure del perimetro, idem per i muri interni, scalini e posizione di porte e finestre (invertite o spostate). Quindi l'analisi si è fermata lì, avendo notato diverse incongruenze urbanistiche.
Il geometra quindi ci dice che è necessaria una sanatoria a carico del venditore.
A questo punto facciamo presente all'agenzia di queste difformità. Subito volevano sapere da parte del nostro geometra cosa c'era da sistemare (con tanto di misure): ovviamente non abbiamo passato questi dati in quanto l'analisi del fabbricato non era completa e perchè non era di competenza del nostro geometra quel tipo di lavoro, bensì a carico del venditore prima della vendita.
In seguito ad un incontro l'agenzia -in accordo con il venditore e dopo aver sentito il loro geometra e il loro notaio- ci mette davanti la possibilità di "sanare" queste difformità facendole rientrare in una SCIA, dichiarando che le difformità rientrerebbero nel 2% di tolleranza e che non variano perimetro e altri parametri catastali, citando il decreto semplificazioni.
Inoltre un loro tecnico accerterebbe che la casa è vendibile in quanto conforme alla vendita, cosa che ci consentirebbe di chiedere un mutuo SAL.
Di conseguenza, a seguito dell'acquisto, le varie irregolarità dell'immobile cadrebbero dentro questa SCIA che il venditore si impegnerebbe a pagare.
Tuttavia noi comunque dovremmo incaricare il nostro geometra per un rilievo completo per ridisegnare da zero il progetto della casa allo stato di fatto, con conseguenti costi e con l'incognita che ci possano essere altre difformità più gravi che non rientrano nel discorso 2%.
L'agenzia ha detto che è proprio per questo che il venditore vorrebbe evitare di incaricare un tecnico per fare lo stesso lavoro di sanatoria quando potremmo farlo noi prima di finire la casa in quanto in ogni caso noi dobbiamo richiedere al comune il permesso di ultimare la casa.
I dubbi quindi son molti:
Ci troviamo quindi a non sapere come muoverci in questo caso.
Nel frattempo abbiamo iniziato a fare preventivi mirati per i lavori di ultimazione in quanto la banca ce li chiede in vista del mutuo SAL, erogabile solo se la casa a livello urbanistico è a posto -da quel che ho capito-.
Spero di essere stato chiaro,
Grazie a chi mi aiuterà!
Con la fidanzata siamo in una situazione di stallo e cerco un parere riguardante l'acquisto di una casa.
La casa era in vendita tramite varie agenzie da diverso tempo e il prezzo è stato abbassato notevolente rispetto al costo originale.
Ci siamo affidati all'agenzia dove veniva offerta al prezzo minore: subito ci hanno detto che c'erano alcune offerte che a breve decadevano ma che nel frattempo il venditore dove sistemare alcune carte relative all'inserimento in mappa e catasto.
La casa in questione è una singola allo stato di grezzo avanzato (impianto idraulico ed elettrico da ultimare, serramenti e pavimenti da finire), ferma ormai da più di 15 anni.
Dopo averla visionata e aver confemato che questa soluzione ci andava bene, ci affidiamo ad un geometra di fiducia per un sopralluogo un pò più tecnico per capire se gli atti depositati in comune rispettavano lo stato di fatto dell'immobile.
Già dalle prime misurazioni risultava che c'erano discrepanze dai 5 ai 15 cm sulle misure del perimetro, idem per i muri interni, scalini e posizione di porte e finestre (invertite o spostate). Quindi l'analisi si è fermata lì, avendo notato diverse incongruenze urbanistiche.
Il geometra quindi ci dice che è necessaria una sanatoria a carico del venditore.
A questo punto facciamo presente all'agenzia di queste difformità. Subito volevano sapere da parte del nostro geometra cosa c'era da sistemare (con tanto di misure): ovviamente non abbiamo passato questi dati in quanto l'analisi del fabbricato non era completa e perchè non era di competenza del nostro geometra quel tipo di lavoro, bensì a carico del venditore prima della vendita.
In seguito ad un incontro l'agenzia -in accordo con il venditore e dopo aver sentito il loro geometra e il loro notaio- ci mette davanti la possibilità di "sanare" queste difformità facendole rientrare in una SCIA, dichiarando che le difformità rientrerebbero nel 2% di tolleranza e che non variano perimetro e altri parametri catastali, citando il decreto semplificazioni.
Inoltre un loro tecnico accerterebbe che la casa è vendibile in quanto conforme alla vendita, cosa che ci consentirebbe di chiedere un mutuo SAL.
Di conseguenza, a seguito dell'acquisto, le varie irregolarità dell'immobile cadrebbero dentro questa SCIA che il venditore si impegnerebbe a pagare.
Tuttavia noi comunque dovremmo incaricare il nostro geometra per un rilievo completo per ridisegnare da zero il progetto della casa allo stato di fatto, con conseguenti costi e con l'incognita che ci possano essere altre difformità più gravi che non rientrano nel discorso 2%.
L'agenzia ha detto che è proprio per questo che il venditore vorrebbe evitare di incaricare un tecnico per fare lo stesso lavoro di sanatoria quando potremmo farlo noi prima di finire la casa in quanto in ogni caso noi dobbiamo richiedere al comune il permesso di ultimare la casa.
I dubbi quindi son molti:
- - se dopo l'acquisto dai rilievi totali emergono difformità che non rientrano nella SCIA?
- - è normale che il geometra che seguirà i lavori di ultimazione debba ridisegnare il progetto della casa da zero ?
- - chi dovrà pagare i costi di eventuali sanatorie extra?
Ci troviamo quindi a non sapere come muoverci in questo caso.
Nel frattempo abbiamo iniziato a fare preventivi mirati per i lavori di ultimazione in quanto la banca ce li chiede in vista del mutuo SAL, erogabile solo se la casa a livello urbanistico è a posto -da quel che ho capito-.
Spero di essere stato chiaro,
Grazie a chi mi aiuterà!