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Utente Cancellato 74467

Ospite
Sono in trattativa per l'acquisto di un appartamento. Il condominio ha però in corso un contenzioso con uno dei condomini stessi per delle infiltrazioni d'acqua che si sarebbero verificate nel suo appartamento. La causa è ancora in corso né è possibile ipotizzarne la fine e l'esito.
Procedendo io all'acquisto, le eventuali spese di soccombenza a chi andrebbero addebitate, all'attuale proprietario o a me neo-acquirente?
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Sono in trattativa per l'acquisto di un appartamento. Il condominio ha però in corso un contenzioso con uno dei condomini stessi per delle infiltrazioni d'acqua che si sarebbero verificate nel suo appartamento. La causa è ancora in corso né è possibile ipotizzarne la fine e l'esito.
Procedendo io all'acquisto, le eventuali spese di soccombenza a chi andrebbero addebitate, all'attuale proprietario o a me neo-acquirente?

Puoi stabilire fin dal preliminare a chi spettano oneri ed onori.
Derivanti dalla causa.
Da trascrivere sul definitivo con l'adeguata assistenza di un notaio.
Che sappia inserire delle adeguate liberatorie.

Senza "inquinare" l'atto definitivo, inserendo trascrizioni che possano lasciare strascichi pendenti, che potrebbero scoraggiare o inibire quei nuovi acquirenti, se un domani vorrai vendere a tua volta.

La prassi non e' rara.

In linea di principio le cause si possono anche vincere.
Se dalla vittoria giudiziaria, ne potesse scaturire un risultato positivo, resta interesse del venditore stesso, vantarne gli onori.

La stessa logica vale per gli oneri.
 

ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
Procedendo io all'acquisto, le eventuali spese di soccombenza a chi andrebbero addebitate, all'attuale proprietario o a me neo-acquirente?
Premesso che non sono un avvocato ma ti rispondo per esperienza acquisita dovuta alla mia vetustà di professione da Agente Immobiliare ..... analizzando
(Quindi non prendere per buona la mia risposta ma prendila solo come spunto di riflessione)
Sicuramente arriveranno alte risposte ad avallare o correggere il tiro.

E' solito che i diritti od oneri maturati prima della data del rogito restano a carico del venditore ...
Da dire che nello specifico nulla è maturato se non l'ipotetico debito (a volte potrebbe essere un credito ma non mi sembra il tuo caso) nei confronti di un condomino

Mentre stavo scrivendo ho visto la risposta di Pyer quasi in contemporanea :)
la cito.
Puoi stabilire fin dal preliminare a chi spettano oneri ed onori.
Ho citato solo perchè ha risposto mentre stavo scrivendo ... condivido il punto.

Quindi è comunque un qualcosa ancora non definito (contenzioso in atto) ma che comunque rappresenta un problema

Come ha detto Pyer andrebbe specificato nell'atto l'esistenza del contenzioso e che se ne dovrà fare carico il venditore in caso di soccombenza da parte del condominio che dovrà risarcire i danni oltre che le spese.

Dato che nei confronti del condominio tu subentri come nuovo proprietario tra le parti chiamate in giudizio in qualità di condomino esiste una responsabilità solidale (se il tuo venditore dante causa non onora l'impegno di far fronte alle spese e costi del contenzioso anche se dichiarato in un atto qualora il condominio soccombesse) ne risponderesti comunque tu.

In sintesi la cosa migliore sarebbe analizzare la situazione e quantizzare i costi nel caso il condomino che ha mosso l'azione legale nei confronti del condominio abbia la meglio

Se i costi o il corrispettivo del rischio sono minimi, la sola dichiarazione del venditore di farsi carico delle spese potrebbe bastare (forse)

In caso di situazioni onerosamente parlando più pesanti sarebbe forse più opportuno prendere precauzioni del tipo un deposito da lasciare al Notaio riferito al corrispettivo del rischio
(poco attuabile visto i tempi lunghissimi per definire un contenzioso)...

Secondo il mio pensiero opterei per valutare tale elemento incognito e considerarlo anche al fine del prezzo di compravendita convenuto tra le parti.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Nella mia palazzina, ci fu una scaramuccia, tra il dentista che mi abitava di fianco e l'entita' condominio.
Che duro' tre anni.

Periodo in cui alcune case vennero trasferite comunque.
Guai se cosi' non fosse.

Mi capito' di vendere case, poste in complessi che si erano gia' visti accordare, un risarcimento di 70k euro da parte del tecnico progettista, a suo tempo incaricato.
Cause decennali.

Contesti, dove ancora vi erano in essere, contenziosi avverso ad altri attori responsabili.
Per cui l'effetto del patteggiamento del tecnico, poteva far bene confidare, in un esito positivo pure di questa altra vertenza.

I venditori stessi si adoperavano, per farsi regolamentare quei crediti, da riascuotere pure post vendita.

Ho citato solo perchè ha risposto mentre stavo scrivendo

Ciao Zi'..

Lo sai che puoi citarmi tutte le volte che vuoi.
 

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