Stefania Brancatelli

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Cara Stefania...tutti i miei post giravano attorno a questo argomento non a caso ma perche' ho avuto in passato una controversia su questo argomento sul quale da parte dell'avvocato della controparte era stato sollevato il problema che l'AI non puo' trattenere,custodire ....soldi non suoi. IO continuo a operare esattamente come facevo prima ,come fai te e molti altri colleghi ,perche' mi sembra nella logica la cosa piu' cautelativa per il cliente acquirente. La mia era una domanda (provocazione ) sul piano giuridico per capire esattamente se quello che abitualmente si fa e' una procedura corretta legalmente .In parte mi e' stato risposto ma si ci fosse una norma scritta che fa riferimento all'argomento la cosa sarebbe esaustiva....cosi' e' solo un parere di professionisti verso altri professionisti ( Antonello ).


Originariamente Scritto da Stefania Brancatelli
Certo che si, può e soprattutto deve!!!

Ti avevo risposto prima di leggere tutto il resto!
Antonello è stato prezioso come sempre.
In ogni caso è previsto anche dai formulari di proposta, per lo meno quelli FIMAA.
 

civicoseimmobiliare

Membro Junior
Agente Immobiliare
Grazie mille per la risposta.
Ma come faccio a capire che si tratta di tutto ciò? Io comunque sono d'accordissimo ad acquistarla, ma sn questi soldi prima del compromesso che mi spaventano. Perchè non fare il tutto al momento del compromesso?

Quando ti rechi in Agenzia per sottoscrivere la proposta di acquisto, assicurati che intesterai l'assegno (non trasferibile) al proprietario dell' immobile stesso, e che sia scritto in proposta, che se, la stessa non dovesse essere accettata, l'AI si impegna a restituire l' assegno senza alcuna penale. :ok:
 
P

prisco79

Ospite
E' prassi che in una proposta venga allegato un assegno di capparra intestato al venditore ma trattenuto dall'agenzia fino ad esito positivo o negativo( in questo caso restituito l proponente ) ...ma e' giuridicamente corretto fare questo???

Questa in linea di massima è la prassi quando si fa prima una proposta con un assegno di importo modesto, lo si lascia come cauzione in agenzia e per me è giusto visto che l'agenzia è il mediatore. Non mi sembra corretto darlo subito al venditore che potrebbe intascarselo:)
 

camerada

Membro Ordinario
Mediatore Creditizio
Anke io!!!tanta!!!

Aggiunto dopo 1 :



Si il prezzo va bene. Ma io questi 10000 non li do perchè: 1 l'agente vuole che l'intestatario sia lui 2 Molto importante: Non ho alcun documento della casa!!

Per prima cosa fatti rilasciare la documentazione, copia della planimetria, visura catastale e atto di provenienza che consegnati al tuo notaio di fiducia ti permettono le verifiche sull'immobile.
 

pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
Per prima cosa fatti rilasciare la documentazione, copia della planimetria, visura catastale e atto di provenienza che consegnati al tuo notaio di fiducia ti permettono le verifiche sull'immobile.
L'agente raccoglie la documentazione e fa un primo controllo, che nel limite delle sue capacità eviterà di dare giudizi sommari per certi, questa viene consegnata al TECNICO che ne controlla la completezza e fa le dovute integrazioni, se servono, il notaio poi, sulla base di queste, fa altri controlli e rogita. Il notaio capisce di regolarità urbanistica quanto io capisco di donne, chi mi conosce sa. :D
 

superpilu3000

Membro Attivo
Agente Immobiliare
cara stai molto attenta! è tutto sbagliato, anche se non per questo L'Agenti Immobiliari debba essere in mala fede i miei consigli sono questi:
1 farsi consegnare planimetria, certificato catastale e titolo di provenienza dove evincerai il proprietario (attenta ai venditori fallibili)
2 fare controllare al notaio di fiducia l'inesistenza di vincoli pesi o gravami vari,
3 controllare la rispondenza della planimetria allo stato di fatto,
4 controllare l'esistenza di mutui, condoni edilizi o eventuali Dia
5 farsi controllare da qualcuno (tipo noi) la proposta che andrai a firmare facendotene dare copia e postandola.
6 intestare la caparra al venditore e stabilire per iscritto la proovvigione dell'Agenzia, ed il momento della nascita del suo diritto (accettazione, preliminare etc etc)
è tutto in fase di trattazione e tutto nella disponibilità delle volontà delle parti, sia il prezzo che la mediazione, i tempi etc etc.
fatto tutto ciò BUONA CASA !!!!! :applauso::applauso:
 

pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
MI spiace ma consono affatto d'accordo.
1 farsi consegnare planimetria, certificato catastale e titolo di provenienza dove evincerai il proprietario (attenta ai venditori fallibili)
3 controllare la rispondenza della planimetria allo stato di fatto,

Sono operazioni che servono a poco e non garantiscono quasi per nulla la conformità urbanistica di un bene. Vanno prese come normale diligenza del mediatore, ma non servono a certificare NULLA.
 

sfilasto

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Concordo con i colleghi sulla procedura. Aggiungo che è nel suo pieno diritto richiedere, anche prima di formulare la proposta, copia dei documenti dell'immobile, quali atto di provenienza (atto di acquisto oppure denuncia di successione se è un immobile ereditato con atto di acquisto precedente, oppure atto di donazione oppure atto di assegnazione se è un immobile costruito da una cooperativa) visura catastale, scheda catastale con planimetria, informazioni sull'attività esercitata dal proprietario, per sapere se si tratti di soggetto fallibile o meno. Se l'agente è reticente e adduce pretesti per non consegnarle i documenti, Lei può sottoscrivere una dichiarazione di presa in consegna degli stessi, con obbligo di riservatezza.
 

Frastorm

Nuovo Iscritto
Vorrei capire meglio perché anche io ho lo stesso problema. Che vuol dire sottoscrivere una dichiarazione di presa in consegna dei documenti con obbligo di riservatezza? Ho visto una casa e mi piace, credo anche sia l'unica veramente a posto fra tutte quelle che ho visto, a naso mi fido di questi agenti immobiliari, ma non posso avere copia dei documenti prima della proposta. L'ho chiesto e richiesto, ma i documenti non me li inviano per posta elettronica nè mi fanno le fotocopie in ufficio. In più, la caparra è altissima. L'AI ha chiesto il 10% della cifra che propongo per acquisire, per la caparra confirmatoria, e in proposta scrive che ho due giorni di tempo per recedere (tramite fax con successiva raccomandata) caso mai trovassi degli intoppi. Ho potuto dare un rapido sguardo ai documenti catastali, in ufficio, mentre mi veniva spiegato il tutto, e il terreno su cui è costruito l'immobile è fonte di donazione. Si potrebbe fare una scrittura privata per evitare che altri eredi pretendano più di quel che hanno già ricevuto. Bene, ma vorrei leggermi con calma l'atto di donazione o farlo leggere al mio avvocato. Con calma, non in due giorni e successivi alla firma e a una generosissima caparra. Ma L'AI afferma che non è professionale far girare i documenti prima che sia firmata una proposta. Ho fatto un viaggio di quattro ore (andata e ritorno) per dare giusto una rapida occhiata. Ora il mio avvocato mi dice, se non ti danno i documenti provenienza e catasto, scappa. Ma a me questa casa piace, in più, ripeto, non mi sembra che ho a che fare con imbroglioni, solo che, dare tutti questi soldi e poi avere solo due giorni per controllare ed eventualmente recedere, mi mette ansia e pure un po' di rabbia.
 

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